bice biagi con il padre enzo

È MORTA A 75 ANNI BICE BIAGI, FIGLIA DI ENZO: GIORNALISTA E SCRITTRICE – L'ANNUNCIO DI "ARTICOLO 21", ASSOCIAZIONE DI CUI ERA GARANTE: “FORTE E VOLITIVA, IRONICA E FRANCA, È SEMPRE STATA ACCANTO AL PADRE NELLA LOTTA CONTRO L’EDITTO BULGARO DI BERLUSCONI” – L’INTERVISTA DEL 2018: “SGOBBAVO TANTO PER FAR DIMENTICARE CHE ERO ‘LA FIGLIA DI’. MI È SEMPRE MANCATA L’AMBIZIONE. DA DOVERISTA, COME PAPÀ, VOLEVO SOLO FARE LA MIA PARTE. QUANDO PENSO A LUI, LO VEDO NELLA CASA DI CAMPAGNA, SOTTO IL PORTICO. LE SUE ULTIME PAROLE FURONO…”

1. E' MORTA BICE BIAGI, FIGLIA DI ENZO

bice biagi 2

(ANSA) - E' morta Bice Biagi, figlia di Enzo, giornalista e scrittrice. Lo rende noto Articolo 21, associazione alla quale Bice Biagi contribuiva nel ruolo di garante.

 

Originaria di Bologna, 75 anni, si è spenta la mattina del 16 marzo. "Forte e volitiva, ironica e franca, Bice è sempre stata accanto al padre nella lotta contro l'editto bulgaro di Berlusconi che si abbatté su di lui, Luttazzi e Santoro il 18 aprile 2002, quando era alla Rai. Ha sempre avuto come impegno - ricorda Articolo 21 - la difesa dei diritti delle donne e come baluardo di riferimento la Costituzione.

 

bice biagi 3

All'epoca dei primi movimenti studenteschi era iscritta alla Facoltà di Lettere alla Statale di Milano ed era già molto attiva nel sostenere battaglie di libertà". "Ho imparato da mio padre che, a rendere "davvero libera" una donna, era soprattutto il lavoro. Su tale principio ho basato la mia attività di giornalista e quella personale", diceva di sé.

 

Dall'attentato di Piazza Fontana fino alla rivoluzione culturale del '68 e agli anni 70 Bice Biagi è stata testimone dei profondi cambiamenti del mondo e della società da protagonista, raccontandoli. "Una perdita dolorosa, un vuoto incolmabile come quello lasciato da Enzo, tra i fondatori insieme a Bice di Articolo 21", si legge sul sito dell'associazione.

  

2. INTERVISTA A BICE BIAGI, LA FIGLIA DI ENZO

Estratto dell’articolo di Stefano Lorenzetto per il “Corriere della sera” – 3 novembre 2018 – da www.cinquantamila.it – la storia raccontata da Giorgio Dell’Arti

enzo biagi rai

 

[…] Bice Biagi è la primogenita di Enzo. «Parlo con lui tutti i giorni. Da un lato mi manca, dall’altro c’è sempre. Mi sembra ieri quando la sera facevamo a gara con L’eredità di Carlo Conti. Leggeva le cinque parole e subito imbroccava la sesta». È l’unica in famiglia ad aver scelto il mestiere del padre. Ma con il giornalismo ha chiuso. Dall’11 agosto 2015 fa la nonna. […]

 

A che età decise di fare la giornalista?

bice biagi vittorio feltri

«Non lo decisi. Ero laureata in lettere, davo lezioni di latino. Papà mi disse: “La Rizzoli ha comprato Il Mondo. Quasi quasi chiedo che ti prendano, senza pagarti”. Mi ritrovai in un’accozzaglia di figli e nipoti. C’era anche Francesco Merlo. Dicevano che non era bravo, pensi quanto sono lungimiranti i nostri colleghi».

 

Fu un esordio duro?

«Sgobbavo tanto per far dimenticare che ero “la figlia di”. Mi è sempre mancata l’ambizione. Da doverista, come papà, volevo solo fare la mia parte».

bice biagi.

 

[…] Ha perdonato Silvio Berlusconi per l’«editto bulgaro» che nel 2002 estromise suo padre dalla Rai?

«Mi sembra una parola così importante... Chi sono io per perdonare? Diciamo che mi ricordo. Quell’anno perse la moglie, perse il lavoro. Non aveva né hobby, né passioni. Fu come togliergli tanto, tanto, tanto... Rachele, figlia di mia sorella Carla, ricorda sempre: “In un giorno vedemmo il nonno diventare vecchio”».

 

Che cosa direbbe Enzo Biagi dell’Italia governata da M5S e Lega?

«Sarebbe angosciato. Le sue preoccupazioni di allora mi sembrano bazzecole al confronto con ciò che accade oggi. Perché la mia generazione non è riuscita a trasmettere i valori che ci hanno insegnato i nostri genitori? Perché tutto questo odio, questa aggressività?».

bice biagi

 

[…] Ha il carattere di suo padre.

«Me lo dicono in tanti. Io sono più paziente. E non ho vissuto solo per il lavoro: anche per la famiglia, per le amicizie, per giocare a burraco. Alle 12.15 della domenica la mamma radunava a pranzo figlie, generi e nipoti. Si mangiava con l’imbuto, perché lui doveva correre nella sede Rai di corso Sempione a seguire le partite di calcio in bassa frequenza. Alla fine interrompemmo la consuetudine».

 

Poveruomo, dopo tanto lavoro...

«L’unica volta che mi portò a vedere un film avevo 9 anni, Moby Dick, al cinema Missori, ma io avrei preferito Sette spose per sette fratelli. Era fissato con il circo: se arrivava a Pianaccio, ci toccava sorbircelo pure lì. Mi prometteva sempre di accompagnarmi in gita a Venezia. Per fortuna Carla ha sposato Stefano Jesurum, che ha i parenti in laguna, altrimenti non avrei mai visto il Canal Grande».

 

editto bulgaro di berlusconi

Qual era la sua miglior dote?

«La coerenza. Per quella, gli perdonavi l’eccesso di permalosità. Avrebbe querelato persino chi scriveva che portava gli occhiali. Mi toccava rimproverarlo. Allora mi sbatteva giù il telefono. Dopo tre ore richiamava. Non chiedeva scusa, ma ti faceva capire che era costernato».

 

[…] Comunque, un’avventura irripetibile.

«Sì, papà ci ha regalato una vita straordinaria. Una volta al mese, Giuseppe Prezzolini giungeva a trovarci in treno, da Lugano, con la consorte Gioconda. Mamma gli preparava la crostata di fragole. Lui mangiava quelle e lasciava nel piatto la pastafrolla. Venne a pranzo a casa nostra persino Tommaso Buscetta, con la moglie Cristina e il figlio di 19 anni, del quale non si sapeva neppure il nome. Lo chiamavano Junior. Gli leggevi la tristezza negli occhi. Non poteva avere né identità, né morosa, né amici. Arrivarono in via Vigoni su tre vetture diverse. L’ex boss di Cosa nostra si fece precedere da un fascio di rose. Alla fine lo accompagnai giù in strada. Mentre attendevamo l’auto blindata della polizia, mi disse: “Lo sa che stando qui potrebbe beccarsi una sventagliata di kalashnikov?”. Risalii in casa con la schiena ingessata».

bice biagi con il padre

 

[…] Quali furono le sue ultime parole?

«“Bice, e il mio orologio?”. Era un Piaget. Gli promisi che glielo avrei rimesso al polso».

 

Quando pensa a lui, come lo vede?

«Sorridente, nella sua casa di campagna, seduto sotto il portico».

bice biagi stefano lorenzetto con enzo biagibice biagi. 3bice biagi. 5bice biagi. 4bice biagi. 1feltri bice biagienzo biagi e indro montanelliil fatto di enzo biagi il fatto di enzo biagi BICE BIAGI VITTORIO FELTRIfeltri bice biagibice biagi. 2

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...