paolo rossi blanco

 “PURTROPPO NON SONO STATO MAI PALPATO DA UNA FAN COME È ACCADUTO A BLANCO. UNA MOLESTIA QUELLA? NO…”– PAOLO ROSSI SCATENATO: "IL POLITICALLY CORRECT È PEGGIO DELLA CENSURA. PRIMA ERA TUTTO PIÙ SEMPLICE. C’ERANO DEGLI SCHIERAMENTI MOLTO CHIARI, OGGI SI HA A CHE FARE CON L’INVISIBILE" - LA POLITICA? “NON ESISTE”. "LA MUSICA E LA COMICITA’ SONO UN GENERE DI CONFORTO VISTO CHE SIAMO IN GUERRA” – VIDEO

 

 

Da mowmag.com

 

paolo rossi kamikazen

Senza mai perdere la vena ironica che lo contraddistingue, sia in teatro che in Tv, quando chiamiamo Paolo Rossi ci confessa candidamente di essersi perso in un museo. Trovata l'uscita, ci concede un'intervista che accompagna con il suo realismo gioioso e diretto. L' artista, passato dal cabaret al teatro, dai programmi televisivi alla musica, ha dato voce anche a un brano che altrimenti avrebbe rischiato di restare chiuso in un cassetto, assumendosi la responsabilità, direttamente dall’iconico palco dell’Ariston, di consegnare di nuovo al grande pubblico la penna di Rino Gaetano.

 

E, a quarantuno anni dalla sua scomparsa, ci ha raccontato com’è nato il progetto di “In Italia si sta male”, e il perché sia stato chiamato proprio lui a interpretarlo. Spaziando poi dalla politica ai temi più attuali, il ritratto della politica italiana che ci ha consegnato è piuttosto triste e desolante: “In Italia il periodo più florido è stato quello dei Comuni”. E ancora: “Ogni paese ha il governo che si merita”. 

 

paolo rossi

 

Ricorda quando ha ascoltato per la prima volta una canzone di Rino Gaetano?

La memoria più vivida la ho nella canzone che ho portato a Sanremo “In Italia si sta male”, perché era la prima registrazione fatta in casa, incompiuta e quindi mi sembrava di assistere all’atto creativo. Credo che la prima canzone di Rino che ho ascoltato sia “Aida”.

 

Le sue canzoni, nonostante abbiano più di quarant’anni, sono sempre d’attualità. Secondo lei perché?

Perché il mood della scrittura della canzone, sia dal punto di vista melodico che il testo in sé, hanno a che fare con la natura umana e la storia. Quindi per forza di cose non passano mai. La storia e le storie, come dicono in Andalusia, spesso ritornano ma non in modo uguale. Le canzoni a volte ricordano questa circolarità.

 

paolo rossi cover

Tra l’altro lei è uno dei pochi ad aver cantato un suo brano inedito, nel 2007 a Sanremo. Com’è nato quel progetto?

Come spesso capita nel mio mestiere mi hanno chiamato proponendomi di farlo. Presumo che cercassero più un cantanteattore che un cantante, per cui la scelta è ricaduta su di me. L’interpretazione era più importante del virtuosismo vocale. L’attore porta la canzone e quindi porta anche il ricordo di chi l'ha scritta, anche se in quel caso era un inedito.

 

A parte questa, quale canzone di Rino le sembra adatta ai tempi che stiamo vivendo oggi?

Due anni fa avrei risposto “Ma il cielo è sempre più blu”, ma oggi che è divorata dal consumismo devo trovarne un’altra. A me piace molto “Aida”. La storia del proprio paese si racconta molto meglio quando c’è dentro una storia d’amore. Questo non vale solo per la musica ma anche per il teatro, la letteratura e tanto altro.

 

Che tempi stiamo vivendo, sia a livello sociale che politico?

Stiamo vivendo dei tempi che ci mettono con le spalle al muro riguardo la coerenza. Faccio un esempio riguardante il mio campo: è più politico fare uno spettacolo impegnato sulle periferie molto di sinistra, però in un monologo da solo in un grande teatro borghese, oppure prendere una compagnia e andare a fare uno spettacolo in periferia di sano intrattenimento.

 

paolo rossi 8

In questo momento la cosa più politica, e credo che Rino Gaetano sarebbe d’accordo con me, è che dovremmo considerarci un genere di conforto visto che siamo in guerra. Non è solo la guerra dei telegiornali, ma anche quella psichica e nelle nostre case. Il conforto in guerra è importante, perché sono i viveri e le munizioni.

 

Lei si sente un po' il Rino Gaetano della nostra epoca?

No, io sono un burattinaio. Credo che la cosa più importante sia che non si deve diventare il più bravo, ma imparare a fare ciò che si sa fare e che nessun altro potrebbe fare in modo uguale. Questa è la differenza.

 

Forse Rino Gaetano oggi avrebbe preso in giro il politicamente corretto. Qual è invece il suo rapporto con quella che sembra una censura preventiva?

paolo rossi 7

Io ho vissuto una censura in un passato recente in cui era tutto più semplice. C’erano degli schieramenti molto chiari, oggi si ha a che fare con l’invisibile, con la polvere che non ti fa vedere bene le cose rischiando l’autocensura.

 

Io credo che ogni volta che c’è un problema il compito degli artisti sia quello di aggirare l’ostacolo, farne uno spunto creativo. Giocare con il paradosso. Questa censura è peggio della precedente, e non voglio neanche immaginare come sarà la prossima.

 

Ricordo suoi spettacoli e monologhi in cui ha preso in giro la classe politica, anche in maniera feroce. Oggi sarebbe ancora possibile?

Oggi il vero obbiettivo è la natura umana, perché ognuno ha il governo che si merita.

 

Cosa la fa più arrabbiare della politica attuale?

Non mi fa più arrabbiare perché non la considero politica. 

mano sul pacco di blanco al concerto di piazza duomo 1

 

Quale governo vorrebbe in un prossimo futuro? Pd? Pd-M5S? Pd-Meloni? Salvini, Meloni e Berlusconi?

Io non credo sia necessario un governo, ci sono paesi che vivono benissimo senza. In Italia il periodo più florido è stato quello dei Comuni. Credo che la democrazia sia in crisi in tutte le sue forme e istituzioni. Quando votiamo una persona votiamo anche i suoi segretari, i sottoposti, i figli, gli amici e quelli che potrebbero ricattarlo. Votando una persona in realtà se ne votano circa 280.  

 

E cosa direbbe il suo amico Enzo Jannacci di una figura come Draghi?

Lui si interessava poco della figura dei politici, non voleva renderli delle star. Oggi sarebbe ancora più difficile, rispetto a prima, imitare uno che è già un imitatore. Fare la parodia della parodia è impossibile. Quando sono già ridicoli loro bisogna trovare un’altra via.

 

paolo rossi 9

In passato ha collaborato con tanti grandi artisti, compreso il premio Nobel Dario Fo, un altro che è sempre andato contro il conformismo. Chi sono gli artisti che oggi, oltre lei, le sembrano più interessanti e fuori dagli schemi?

Mi sento sempre più solo.

 

Chi sono i politici che le rubano il mestiere, cioè le sembrano così comici che è difficile ironizzarci?

No, bisogna solo trovare una via traversa. Il nostro compito è anche quello di risvegliare la mente, e portare un po' di lucidità. Portare emozioni anche attraverso le canzoni di Gaetano. Un cambiamento, se non si può cantare e non si può ballare a me non interessa. 

 

blanco a piazza duomopaolo rossi 4

Rino Gaetano cantava nel 1976 “Mio fratello è figlio unico”, denunciando la condizione degli sfruttati e malpagati. Con il precariato, le partite Iva e lo sfruttamento nella logistica siamo sicuri di stare meglio di allora?

Assolutamente no, si sta meglio rispetto al medioevo o all’800 e basta poco per stare peggio.

 

Ci dica la verità, le è mai capitato di essere palpato da una fan come è accaduto a Blanco?

Mi viene da rispondere purtroppo di no.

 

Se le fosse successo l’avrebbe considerata una molestia?

paolo rossi 10

Mi sarei chiesto il perché, ma non l’avrei considerata una molestia.

 

A parte tutto, vogliamo salutarci pensando che comunque domani “il cielo è sempre più blu”?

A Roma sì, è più blu che da altre parti. Anche a Trieste è abbastanza blu, nonostante sia più vicina a Kiev che a Reggio Calabria.

paolo rossi 6mano sul pacco di blanco al concerto di piazza duomo 5paolo rossi 2paolo rossi 3

 

mano sul pacco di blanco al concerto di piazza duomo 4rino gaetano 3mano sul pacco di blanco al concerto di piazza duomo 2rino gaetano 14rino gaetano 9rino gaetano 12mano sul pacco di blanco al concerto di piazza duomo 3

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…