bibi andersson

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - PER CAPIRE CHE ATTRICE MERAVIGLIOSA ERA BIBI ANDERSSON, SCOMPARSA A 83 ANNI DOPO DIECI IN OSPEDALE, BASTEREBBE RIVEDERE PER INTERO IL SUO INCREDIBILE MONOLOGO IN ''PERSONA'' DI BERGMAN DOVE DESCRIVE UNA SORTA DI STUPRO CHE SUBISCE AL MARE IN ITALIA. MONOLOGO CHE DA NOI VENNE MASSACRATO DALLA CENSURA, ESATTAMENTE COME VENNE MASSACRATO IL CELEBRE MONTAGGIO DI APERTURA DEL FILM DOVE SI VEDEVA UN PENE ERETTO. NOI ITALIANI QUEL PENE NON LO ABBIAMO MAI VISTO E QUEL MONOLOGO LO ABBIAMO SENTITO A METÀ (QUI INTEGRALE)

 

 

 

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Bibi Andersson

 

liv ullmann e bibi andersson

Per capire che attrice meravigliosa era Bibi Andersson, scomparsa a 83 anni dopo dieci anni passati in ospedale, basterebbe rivedere per intero il suo incredibile monologo in Persona di Ingmar Bergman dove descrive una sorta di stupro che subisce al mare in Italia. Monologo che da noi venne massacrato dalla censura, esattamente come venne massacrato il celebre montaggio di apertura del film dove si vedeva un pene eretto. Noi italiani quel pene non lo abbiamo mai visto e quel monologo lo abbiamo sentito a metà.

 

Ma la sua potenza di attrice era tale che in Persona, un film che sostiene quasi interamente da sola visto che la sua coprotagonista, la allora esordiente Liv Ullman, non parla mai per scelta, ci colpì lo stesso. Del resto era impossibile non amare Bibi Andersson, forse la più bella e la più aperta di tutte le attrici di Ingmar Bergman, che la diresse in 13 film, quasi tutti capolavori, come Il volto, Il posto delle fragoleIl settimo sigilloIl toccoUna passioneL’occhio del diavoloSogno di una notte di mezza estateAlle soglie della vita.

 

bibi andersson e liv ullman

Se Ingrid Thulin aveva una bellezza più algida e torbida e Harriet Andersson era più ragazzina, Bibi Andersson, che interpretò quasi tutti i film di Bergman degli anni ’50 e ’60 prima dell’arrivo della norvegese Liv Ullman, seppe trasformare le nevrosi e le paure del cinema del suo maestro in qualcosa di umano e di immediatamente comprensibile in ogni parte del mondo. E fu popolarissima ovunque. Nata nel 1935 a Kungsholen, Stoccolma, come Berit Elisabeth Andersson esordì giovanissima sia nel cinema che nel teatro alternandolo sempre nella sua vita.

 

La troviamo in un piccolo ruolo in una Signorina Giuliadel 1951, ma anche in una serie di spot per i saponi Bris già diretta da Igmar Bergman, che non solo la scoprì e la rese popolare in tutto il mondo, ma ebbe con lei una relazione importante nei primi anni ’50. Assieme a Max Von Sydow, Gunnar Bjorstrand, Ingrid Thulin fece parte del cast fisso dei grandi film di Bergman che vennero visti in tutto il mondo. Ma Bibi Andersson portava sempre nei suoi personaggi una carica di dolcezza, di umanità che stemperavano le crudezze di film come Il volto Il settimo sigillo.

bibi andersson

 

Negli anni ’60 fece film anche fuori dalla Svezia. La troviamo a Hollywood in un western civile come Duello a El Diablo di Ralph Nelson a fianco di James Garner e Sidney Poitier, dove interpretera una ragazza rapita dagli Apache che difende il figlio che ha avuto da un guerriero, ma anche in Italia nella commedia di Alberto Sordi sul divorzio Scusi lei, è favorevole o contrario? e nel drammatico Violenza al sole di Florestano Vancini, dove recita con Giuliano Gemma e Gunnar Bjorstrand. Ma lavorò anche in Francia, diretta da André Cayatte e da Sergio Gobbi in film non sempre riuscitissimi, o in Belgio, in una storia lesbica allora scandalosa, Il sogno di Laura, diretta da George Sluizer.

bibi andersson

 

 John Huston la volle per una spy story piuttosto riuscita, Lettera al Kremlino, Robert Altman per un troppo cerebrale Quintet, Anthony Page per I Never Promised You A Rose Garden, James Toback per Exposed, Marco Bellocchio per Il sogno della farfalla. Otto Preminger la diresse a teatro in America, e sempre a teatro recitò con Christopher Plummer in Dopo la caduta di Arthur Miller.  Per la tv fece Un nemico del popolo diretta da George Shaefer a fianco di Steve McQueen.

bibi andersson.

 

In patria venne diretta anche da Vilgot Sjoman, dal suo secondo Marito, Kjell Grede, che la volle come la prima moglie di Strinberg in L’autodifesa di un pazzo, un film prodotto da Bergman, da Lars-Magnus Lindgren, dalla geniale Mai Zetterling per Le ragazze. Non tradì mai Bergman, che la volle con sé anche quando andò in tv al Dick Cavett Show nel 1971 per una puntata dove venne addirittura chiamato “Ingrid Bergman”. Recitò per lui anche in molti film più tardi, come in Scene da un matrimonio.

 

Si sposò quattro volte, con Lars Glazer, col regista Kjell Grede, col politico Pehr Ahlmark e con Gabriel Mora Baeza. Fu proprio vivendo con questo quarto marito in Francia che nel 2009 venne colpita da un colpo apoplettico che le fece perdere la capacità di parlare. Tornò così in Svezia ma non si riprese mai più.

bibi andersson

 

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT