IL NECROLOGIO DEI GIUSTI – SE NE VA ALEX PONTI, 68 ANNI, PRODUTTORE, FIGLIO DI CARLO PONTI. LA SUA PRODUZIONE MAGGIORE, COME ESECUTIVO, È LA COMMEDIA AMERICANA DEL 1991 “OSCAR – UN FIDANZATO PER DUE FIGLIE”, DIRETTO DA JOHN LANDIS CON SYLVESTER STALLONE - FECE COLPO IL SUO PRIMO MATRIMONIO NEL 1980, AL QUALE PER MOTIVI LEGALI NÉ IL PADRE NÉ SOPHIA LOREN POTERONO PARTECIPARE, CON LA FOTOGRAFA PRISCILLA RATTAZZI, LA FIGLIA DI SUSANNA AGNELLI E DI URBANO RATTAZZI. SI RISPOSÒ POI CON L’ATTRICE E REGISTA SANDRA MONTELEONI, GIÀ MOGLIE DI LUCA CORDERIO DI MONTEZEMOLO... - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

Se ne va Alex Ponti, 68 anni, produttore, figlio di Carlo Ponti, fratello di Guendalina Ponti e fratellastro di Carlo e Eduardo Ponti. Rampollo del jet set internazionale, cercò di farsi largo nel cinema americano alla fine degli anni ’70 legandosi al padre e poi alla stessa Sophia nei suoi progetti cinematografici, non sempre fortunati tra America e Italia.

 

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Fece colpo il suo primo matrimonio, con grande festa a Santo Stefano nel 1980 dove per motivi legali né il padre né Sophia Loren poterono intervenire, con la fotografa Priscilla Rattazzi, la figlia di Susanna Agnelli e di Urbano Rattazzi. Un matrimonio che durò solo due anni. Si risposò poi con la attrice e regista Sandra Monteleoni, già moglie di Luca Corderio di Montezemolo.

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Forte dell’esperienza produttiva paterna, entra nel mondo del cinema nel 1979 partendo da Hollywood con un sub-Jaws pieno di ferocissimi piranhas brasiliani, “Killer Fish – Agguato sul fondo”, filmone di Antonio Margheriti con Lee Majors, Karen Black, Margaux Hemingway, Marisa Berenson, coprodotto con Farrah Fawcett e suo marito Lee Majors, forte di un budget, allora ricco, di 6 milioni di dollari. In un primo tempo il suo socio nel progetto era il figlio di Dino De Laurentiis, Federico, che morirà tragicamente nel 1980.

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 Il film vanta, secondo quanto scrisse Vincent Canby sul “New York Times”, ''un uragano, un tornado, un crollo di una diga, un incidente aereo, una barca che si incaglia e una zattera di salvataggio che affonda''. Nel 1980 co-produce con Roger Gimbel per la EMI Television Programs il biopic televisivo su Sophia Loren, “Sophia Loren: Her Own Story”, diretto da Mel Stuart con Sophia nel doppio ruolo di se stessa e di sua madre, Armand Assante come il padre, John Gavin come Cary Grant, Edmund Purdom come Vittorio De Sica e Rip Torn come Carlo Ponti. Mai arrivato in Italia.

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Cerca di mettere in piedi, sempre per Sophia protagonista, una Sophia che non può ancora tornare in Italia, “The Maria Callas Story”, un biopic sulla Callas che non riuscirà a portare a termine. Produce subito dopo il film che doveva segnare nel 1984 il grande ritorno di Sophia al cinema in Italia, “Qualcosa di biondo” o “Aurora” diretto da Maurizio Ponzi, sceneggiato da Gianni Menon e Franco Ferrini su un soggetto di Sergio Citti, con suo figlio Edoardo di 11 anni nel ruolo proprio del figlio, Philippe Noiret, Marisa Merlini, Ricky Tognazzi, , seguito dalla miniserie televisiva “Mamma Lucia”, sempre con Sophia Loren, e nel 1990 dalla nuova versione tv di “La ciociara” per la regia di Dino Risi con Andrea Occhipinti e Robert Loggia, prodotto dal padre Carlo Ponti, dove ha solo la produzione esecutiva.

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E’ produttore poi di “Sabato, domenica, lunedì” di Lina Wertmuller con Sophia Loren, Luciano De Crescenzo, Luca De Filippo, Alessandra Mussolini. In un primo tempo cerca di chiuderlo in America, ambientandolo a Pittsburgh, per la regia di Peter Bogdanovich e Sophia in coppia con Marcello Mastroianni e un contratto con la Warner di 10 milioni di dollari. La sua produzione maggiore, però come esecutivo, è la commedia americana del 1991 “Oscar – Un fidanzato per due figlie”, diretto da John Landis con Sylvester Stallone, Ornella Muti, Kirk Douglas, Yvonne De Carlo, remake di un successo francese.

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Torna al cinema dopo un’assenza di dieci anni con i documentari “Madri” e “Vietato sognare” di Barbara Cupisti nel 2007, seguiti da quelli di Luca Archibugi, “Senza scrittori” e “Albuna Micheli”. Il suo ultimo lavoro per il cinema è il documentario di Francesco Saponaro “Eduardo: La vita che continua” con Luca De Filippo, Raffaele La Capria e Francesco Rosi.

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