roberto herlitzka

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI – ROBERTO HERLITZKA È STATO UN GIGANTE DELLA SCENA TEATRALE, MA ANCHE AL CINEMA: IL MASSIMO FU CON “BUONGIORNO, NOTTE”, DOVE RIUSCÌ A DARE DI ALDO MORO IL RITRATTO SOFFERENTE E VITALE NON SOLO DELLO STATISTA TRADITO, MA DI TUTTO UN PAESE AVVOLTO DALLA TENEBRE DI COMPLICITÀ E COMPLESSI DI COLPA – NON ERA MAI SOLO UN ATTORE CHE INTERPRETA UN PERSONAGGIO MA QUALCOSA CHE CI APRIVA PORTE MOLTO PIÙ GRANDE… - VIDEO

 

Roberto Herlitzka rip

Marco Giusti per Dagospia

 

chiara cajoli roberto herlitzka

Il mondo del teatro e quello del cinema piangono la scomparsa di Roberto Herlitzka, 86 anni, che non ha retto né la lontananza forzata dalle scene, né la scomparsa dell’adorata moglie, Chiara Cajoli, che se ne è andata due mesi fa con suo grande dolore.

 

Un gigante della scena, grande lettore di Dante, che ha attraversato tutto il teatro italiano del 900, impostato all’Accademia da un maestro come Orazio Costa, col quale si divertiva fare gare di traduzione dal latino, e poi diretto dai maggiori registi italiani, da Mario Missiroli a Luigi Squarzina, da Antonio Calenda a Luca Ronconi, da Gabriele Lavia a Gianfranco De Bosio.

 

 

marco bellocchio roberto herlitzka

Forte nel repertorio classico, suo uno spettacolare Jago nell’Otello messo in scena da Lavia con Massimo Foschi ultimo Moro di Venezia “pitturato”, ma sempre aperto a sperimentare.

 

Ma fu un gigante anche al cinema, iniziato relativamente tardi, nel 1973 grazie a Lina Wertmuller in ruoli perlopiù grotteschi, “Film d’amore e d’anarchia”, “Pasqualino Settebellezze”, “Scherzo del destino”, ma dove è cresciuto enormemente grazie alle sue incredibili partecipazioni ai film di Marco Bellocchio, il primo è “Il sogno della farfalla”, che toccano il massimo con "Buongiorno, notte", dove riesce a dare di Aldo Moro, prigioniero dele BR, il ritratto sofferente e vitale non solo dello statista tradito dalla politica italiana, ma di tutto un paese avvolto dalle tenebre di complicità e complessi di colpa.

 

roberto herlitzka in buongiorno, notte

Nei suoi film maggiori, penso a quelli di Bellocchio, ma anche ai film di Paolo Sorrentino, "La grande bellezza", "Loro", di Roberto Andò, "Il bambino nascosto", di Paolo Taviani, "Lonora, addio", la sua ultima apparizione, non apporta solo il contributo di un grande attore.

 

Porta qualcosa in più che ci rimanda a tutta la nostra grande tradizione teatrale del dopoguerra e alla sua raffinata impostazione culturale.

 

Non più due tre anni fa ha finito una monumentale, complessa traduzione dal “De Rerum Naturae” di Lucrezio, edito dal La Nave di Teseo, che hanno letto sotto la sua direzione Massimo Foschi e Marco Foschi.

 

 

 

roberto herlitzka e giusi merli la grande bellezza

Per questo credo che abbia illuminato, in questi ultimi vent'anni, quasi tutti i tanti film, piccoli e grandi che ha interpretato. Penso solo all’incredibile Dracula, che si vantava di poter interpretare senza alcun trucco speciale, del curioso “Sangue del mio sangue” di Bellocchio, alla follia “Attacco alieno dall’interspazio” di Alessio Gonnella, al censurato “Raiot” di Sabina Guzzannti in tv dove interpretava l’ambiguo personaggio di Ludovico Cerchiobot, al personaggio di Alinardo di Grottaferrata nella recente serie “Il nome della rosa” diretta da Giacomo Battiato.

 

bruno cariello e roberto herlitzka in sangue del mio sangue

Mettiamoci anche l’Indro Montanelli di “1993”, la serie sull’ascesa di Berlusconi al potere, il personaggio di Crepuscolo in “Loro” di Sorrentino.

 

Quando appare in un film, Herlitzka non è mai solo un attore che interpreta un personaggio, è qualcosa che ci apre porte molto più grande. Forse perché viene da una storia personale complessa, nato a Torino nel 1937 da padre ebreo ceco, è costretto a emigrare in Argentina per sfuggire alle leggi razziali e a prendere il nome della madre, Berruti.

 

Quando torna a Torino studia al liceo classico Massimo D’Azeglio e poi parte per l’Accademia a Roma e lì diventa attore. Sarà Costa a fargli fare i primi ruoli a teatro e le prime apparizioni nella tv degli anni ’60. Recita di tutto, Calderon de la Barca, D’Annunzio, Ibsen, Shakespeare, Cechov, ma lo ricordiamo anche ne “Il candelaio” di Giordano Bruno.

 

roberto herlitzka a teatro 2

Al cinema, che inizia nel 1973, non sembrerebbe molto interessato, anche se nel cinema impegnato del tempo ha buoni ruoli, “La villeggiatura” di Marco Leto, “L’invenzione di Morel” di Emidio Greco, “Oci Ciornie” di Nikita Mikhalkov, “Gli occhiali d’oro” di Giuliano Montaldo, oltre ai tanti film della Wertmuller. Ma è l’incontro con Bellocchio che lo trasforma in un attore di cinema.

 

Gira stravaganze come “A ridosso dei ruderi” di Franco Brocani, l’erotico autoriale “Il corpo dell’anima” di Salvatore Piscicelli, “Il mnemonista” del videoartista Paolo Rosa, ma quando esplode nel finale antistorico di “Buongiorno, notte” di Bellocchio, capiamo che per anni abbiamo sottovalutato questa straordinario attore sempre stretto in ruoli o grotteschi o teatrali.

 

roberto herlitzka in sangue del mio sangue

 

Gira davvero una marea di film, non preoccupandosi troppo dei soggetti e dei ruoli, ma ci piace molto in “La città ideale” di Luigi Lo Cascio, “Bella addormentata” di Bellocchio, “Notti magiche” di Paolo Virzì, “Lontano, lontano” di Gianni Di Gregorio, “Il bambino nascosto” di Roberto Andò, fino a “Leonora, addio” di Paolo Taviani, il film sul viaggio infinito delle ceneri di Pirandello nell’Italia fascista che non solo sembra segnare la fine di un cinema, ma anche della nostra cultura novecentesca, che la nuova cultura di destra vorrebbe azzerare col ritorno a un’Italia marinettiana e d’annunziana che non faccia i conti col dopoguerra.

roberto herlitzka chiara cajoli roberto herlitzka foto di bacco (1)roberto herlitzka chiara cajoli foto di baccoroberto herlitzka foto di bacco (1)roberto herlitzka 2roberto herlitzka 1roberto herlitzka in buongiorno, notteroberto herlitzka foto di bacco (2)roberto herlitzka a teatroroberto herlitzkaroberto herlitzka lontano lontano

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...