aldo giovanni giacomo big

UNO E NON PIÙ TRINO - ALDO, GIOVANNI E GIACOMO SEPARANO LE STRADE: UN NUOVO FILM PER BAGLIO, PRIMO RUOLO DRAMMATICO DI STORTI, PORETTI A TEATRO - ALDO: "CON GIOVANNI ERAVAMO AMICI GIÀ PRIMA. FACEVAMO I MIMI ALLA SCALA E GUADAGNAVAMO BEI SOLDINI. A MILANO ALLA FINE DEGLI ANNI '70 C'ERA UN BEL FERMENTO, IL CIAK, LO SMERALDO, CI SIAMO RITROVATI LÌ. OGGI NON CI SONO I LOCALI MA I SOCIAL CHE IO NON USO, LA TECNOLOGIA MI SPAVENTA. SONO MATTO, HO MOLLATO IL POSTO FISSO"

1- ALDO, GIOVANNI E GIACOMO: LE STRADE SEPARATE DEL TRIO

Valerio Cappelli per il “Corriere della Sera

 

aldo baglio

«Ma dobbiamo parlare del Trio?», chiede Aldo Baglio. Al Taormina Film Fest si prende Una boccata d'aria, come il titolo del suo secondo assolo diretto da Alessio Lauria (dal 7 luglio nelle sale per 01).

 

«Un ruolo inedito per me, avevo bisogno di fare altre cose, non volevo fare l'Aldo che conoscono tutti». Via dalle battute, dagli sketch, dalla gestualità larga da folletto, dalle sue «facce».

 

aldo baglio

«Abbiamo tutti bisogno di sperimentare. Se Giovanni e Giacomo mi hanno dato consigli? No, ognuno si fa gli affari suoi. Ma il Trio non si tocca, la gente continua a guardarci su YouTube, non ci abbandonano neanche nei film brutti. Stiamo lavorando a quello nuovo, Il più bel giorno della nostra vita. Uscirà a Natale».

 

Un tuffo nell'usato sicuro dell'umorismo surreale: «Due soci d'affari sposano i loro figli e arrivo io come un tornado alla Hollywood Party con la mia esuberanza che fa danni incredibili».

 

ALDO BAGLIO

Nel film cerca di salvare la sua pizzeria sull'orlo del fallimento, un segreto che tiene nascosto alla moglie (Lucia Ocone), un'eredità contesa e un rapporto conflittuale col fratello che non vede da anni.

 

Curioso: gli altri due del Trio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti, hanno sterzato anch'essi su toni amari: il primo verrà a Taormina con la sua opera prima, Le voci sole: «E' il mio primo ruolo drammatico, è la storia attualissima di una famiglia che si disgrega, una caduta agli inferi, storia attualissima, io ho perso il lavoro durante la pandemia e vado in Polonia per cercarne un altro»; Giacomo recita a teatro con la moglie Daniela Cristofori in Funeral Home, il titolo suggerisce l'aria che tira.

 

aldo giovanni e giacomo

Aldo dice che quel pizzaiolo ha molto di lui: «Potrei essere uno che dice bugie e nasconde le cose, quella vigliaccheria e fragilità le conosco, mi appartengono. Ho amici che si sono ritrovati schiacciati dal debito con le banche cercando di vivere al di sopra delle loro possibilità. Il pizzaiolo fa i conti col passato».

 

aldo giovanni e giacomo tu la conosci claudia

Lei in questa storia ha ritrovato qualcosa delle sue origini umili? «Beh, abbiamo girato in una Sicilia non di cartolina, dove sono stato fino a tre anni prima di trasferirci a Milano, abbiamo girato a Vita, un paesino colpito dal terremoto dove vita non c'è. Io ho fatto la terza media, ho lavorato presto in un'officina sognando di fare il tornitore; ho studiato da disegnatore meccanico solo che sono arrivati i computer.

 

aldo giovanni e giacomo

Poi l'impiego alla telefonia pubblica, ma dovevo vivere tutta la vita così? Mi ritrovai col rischio di perdere il lavoro statale: volli perderlo. I miei colleghi della Sip mi dicono che li facevo ridere, io non me lo ricordo».

 

aldo giovanni giacomo

E il Trio? «Con Giovanni eravamo amici già prima. Facevamo i mimi alla Scala e guadagnavamo bei soldini, volevamo comprare un furgone e fare spettacoli nelle piazze. A Milano alla fine degli Anni '70 c'era un bel fermento, il Ciak, lo Smeraldo, ci siamo ritrovati lì. Oggi non ci sono i locali ma i social che io non uso, la tecnologia mi spaventa».

 

aldo giovanni giacomo

Dice che tutti e tre hanno cominciato «in modo inconsapevole, anche i nostri personaggi, i nostri Tafazzi, sono nati per caso», Giacomo Poretti era capo infermiere, Giovanni Storti insegnava acrobazia in una scuola…

 

aldo giovanni e giacomo1

Al primo film da solo, Aldo si presentò intimidito, leggendo un biglietto ringraziò produttori e compagni di viaggio per avergli dato quella possibilità. «Non andò benissimo il mio debutto, qui c'è una squadra forte e si vede, il film, lasciatemelo dire, è venuto bene».

 

2 - ALDO: «SONO MATTO, HO MOLLATO IL POSTO FISSO»

Anna Maria Piacentini per “Libero Quotidiano

 

Taormina. L'appuntamento è con Aldo Baglio, protagonista del film fuori concorso Una boccata d'aria, in coppia con Lucia Ocone (che nei prossimi giorni ritirerà il premio Nino Manfredi). Esilarante? Non direi: è qualcosa di più. Diretto da Alessio Lauria, l'attore torna ad essere un protagonista che va oltre i confini del famosissimo trio, anticipa i trend del mercato inagurando dal 7 luglio nei cinema un film "puro", semplice, ma pieno di vita. Una parentesi prima di tornare al trio, come lui stesso ammette. «Aldo e Giovanni non si toccano, a Natale torniamo insieme sul grande schermo con il film Il giorno più bello della mia vita».

 

SILVANA FALLISI E ALDO BAGLIO

Aldo, ci parli della sua carriera? In fondo non l'ha mai fatto...

«Avevo 16 anni, vivevo a Milano, dove sono cresciuto. Lavoravo in un'officina meccanica, mi piaceva l'idea di fare il tornitore, ma mia mamma voleva che avessi un posto fisso. Erano gli Anni 70, mi sono licenziato e mi hanno preso alla Sip, dopo tre mesi di corso».

 

ALDO BAGLIO GIOVANNI STORTI

Perchè poi è andato via? Stipendio sicuro, possibilità di carriera: pensava già di fare l'attore?

«No, ma spesso mi chiedevo: dovrei vivere tutta le vita così? Allora sono andato dal mio capo e gli ho detto: voglio licenziarmi».

 

Negli Anni 70 il posto fisso era un gran regalo. Il suo capo avrà pensato: questo è matto!

«Infatti era molto sorpreso e mi ha chiesto di ripensarci: questo è un lavoro statale, se ne rende conto? Ma sta scherzando?».

 

ronaldo aldo baglio

Invece?

«Ho lasciato. Avevo già conosciuto Giovanni e a Milano ci siamo messi a cercare lavoro. La sera andavamo nei localini, abbiamo fatto i provini e ci hanno preso. Peccato che molti di quei posti meravigliosi, come il Derby non ci sono più. Che ricordi...».

 

Uno in particolare?

«Un sogno fantastico che è arrivato da solo quando con Giovanni siamo riusciti a comperare un furgone e a lavorare nelle piazze. Piacevamo alla gente, quei luoghi erano una conferma».

 

aldo giovanni giacomo

Milano per lei è stata una città molto importante, giusto?

«Assolutamente sì. Se non fossi stato a Milano non ce l'avrei mai fatta. Ci sono arrivato che avevo tre anni. Sì amo la Sicilia, ma il mio rapporto con lei è la vacanza, quasi il Paradiso... ma Milan è Milan...».

 

ajeje brazorf aldo giovanni e giacomo

Già allora la considerara viva, capace di darle ciò che avrebbe voluto?

«Sì, era brillante, ti faceva sognare. Andavamo anche al Ciak, era bello, ti appassionava. Mio papà era diverso da me, ma ha fatto molti lavori a Milano, credo anche il tassista abusivo. Ha una storia fantastica, spesso ho pensato di farla scrivere per poi girare anche un film. Devo trovare la produzione... vedremo. Non si dice che l'arte è sperimentazione?».

 

aldo giovanni giacomo

L'attualità fa piangere, ci manca uno spunto divertente a cui aggrapparci. Vogliamo certezze. Per esempio, conferma che il trio andrà avanti?

«Assolutamente sì. Ci è piaciuto allontanarci un po', ma il trio non si tocca. Per fortuna siamo tutti in crescendo». Soddisfatto del ruolo che ha avuto nel film di Lauria? «Incosciamente sì, ho sempre cercato di guardarmi dentro. C'è anche una riflessione sul mondo del lavoro.

 

aldo giovanni e giacomo gli svizzeri

Chissà quanti si ritroveranno in queste dinamiche, come quello di dover affrontare i debiti. Nel film ho una pizzeria, sono pieno di cose da pagare e le banche non aiutano. Purtroppo questa è una realtà. Però qui c'è un papà che non assomiglia al mio. Mi ispiro a mia madre, una donna perfetta».

 

Prima di chiudere, cosa pensa del Monza in serie A?

«Ne sono felice, è la mia squadra. È come prendere "una boccata d'aria". Guarda caso è anche il titolo del mio film».

Ultimi Dagoreport

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...