sound napoli

NON SOLO NEOMELODICI - IL NUOVO SOUND DI NAPOLI CONQUISTA LA SCENA MUSICALE: OLTRE A LIBERATO E AI SOLITI RAPPER, PRENDE PIEDE ANCHE UNA GENERAZIONE DI MUSICISTI ISPIRATA DAI GRANDI INNOVATORI COME PINO DANIELE, BENNATO, ALAN SORRENTI E NINO BUONOCORE –  IL SUCCESSO DEI "NU GENEA", DAVIDE NAPOLEONE, MEG, NZIRIAN E NAPOLI SEGRETA - VIDEO

Paolo Ferrari per “la Stampa”

nu genea 3

 

Il Vesuvio osserva sornione la sua Napoli sparare lava sonora incandescente sul mondo intorno. Quando alla radio partono Marechià dei Nu Genea oppure Io, tu e l'estate di Napoleone la sensazione è che dietro quell'eleganza e quei groove ci sia qualcosa che viene da lontano. Dalle viscere della città in cui più è riconoscibile un Dna sonoro e attitudinale capace di scorrere con naturalezza di generazione in generazione.

 

La Nuova Compagnia di Canto Popolare proiettò il folk sui palchi dei grandi raduni alternativi, Napoli Centrale segnò un punto di non ritorno sul fronte funk partenopeo, Pino Daniele rivoluzionò in direzione black il sapore della canzone d'autore nazionale reduce dall'insolente sverniciata rock' n'roll inflittale da Edoardo Bennato, gli Almamegretta hanno portato nel mondo il dub del Golfo. Di tutti loro rimane traccia, a volte evidente, in altri casi custodita nel profondo dell'anima.

 

nu genea 5

Sul primo fronte s' incontrano omaggi espliciti: il misterioso cantautore digitale Liberato ha da poco pubblicato una cover di Cicerenella, un classico del repertorio NCCP, mentre gli stessi Nu Genea, duo di produttori e musicisti di area elettronica, nel loro disco Bar Mediterraneo hanno inserito una calorosa versione di Vesuvio del combo militante Anni Settanta «E' Zezi». 

 

davide napoleone 3

Per quanto concerne Davide Napoleone, trentenne della provincia di Salerno migrato in Piemonte, la lezione di Pino Daniele è indelebile: «Iniziai a esibirmi per strada nel centro storico di Napoli cantando le sue canzoni - racconta - ed è rimasto un faro. In seguito ho approfondito le indagini, rendendomi conto di come lui, Alan Sorrenti, Napoli Centrale e Nino Bonocore siano stati decisivi per trasformare il dialetto campano in linguaggio universale come non accadeva dai tempi di Carosone».

 

davide napoleone 1

 Con una considerazione interessante: «La differenza tra loro e noi - spiega Davide - consiste nel fatto quella generazione era stanziale sul territorio, mentre noi viaggiamo e magari viviamo anche fuori: io a Torino, i Nu Genea a Berlino e Siracusa».

 

meg 2

Anche Meg ha visto il mondo, ma sente la forza del legame con Napoli, tant' è che il suo nuovo album, in uscita il 30 settembre, s' intitola Vesuvia. Così recita la narrazione che lo accompagna: «Sono cresciuta alle falde del Vesuvio, la sua sagoma è casa e sento il suo richiamo sempre, anche quando sono dall'altra parte del pianeta. Lo sogno di notte in maniera ricorrente: sin da bambina sono ossessionata da lui, è una presenza imponente nella mia coscienza ed è parte indissolubile di me. Ogni sua zolla, ginestra, sentiero, è come una mia cellula, capello, ruga. È mia madre e mio padre. Da quando ho aperto gli occhi è il mio imprinting».

 

nziria 2

A sottolineare la natura femminile attribuita al vulcano un parterre di ospiti che comprende Elisa, Emma, Katia Labèque e Nziria. Quest' ultima è capostipite di un nuovo sottogenere, hard neomelodic, in cui il neomelodico popolare poggia su basi techno gabber per raccontare storie di sapore no gender. La sua Hard tarantella si incastra alla perfezione nella trama che lega passato e presente del Golfo. 

 

Si allargano così gli orizzonti, urgenza comune al duo Nu Genea: «Entrambi - spiegano Massimo Di Lena e Lucio Aquilina - abbiamo consumato i dischi del cosiddetto Neapolitan Power, da Pino Daniele a Napoli Centrale e Tony Esposito, possiamo sentirci onorati di essere accostati a loro ma sentiamo ancora di più l'influenza di una città sotterranea, invisibile a livello nazionale». 

 

napoli segreta 2

Con la complicità dei collezionisti Lorenzo Sannino, in arte Famiglia Discocristiana, e Gianpaolo Della Noce, in consolle DNApoli, tra mercatini delle pulci, racconti, incontri con personaggi dimenticati è nato così il progetto Napoli segreta, giunto al secondo volume: «Abbiamo ottimizzato e rimesso in circolazione il filone disco funk Anni Settanta e Ottanta della città, lavorando sodo per rintracciare i cantanti e i detentori dei diritti. Qualcuno era reticente, magari perché il 45 giri in questione era stato finanziato con fondi non proprio leciti, altri hanno risposto con entusiasmo». 

 

Così la Sexy Pummarola di Gibo & Pummarola Band o i potenti singoli di Tonica & Dominante sono finiti nelle cuffie di tanti insospettabili under 30 europei.

 

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