staino craxi reagan 80

OTTANTA, GLI ANNI DELLA RESA DEI CONTI - NEL 1979 NASCE BOBO, MUORE MARCUSE E DENG INVENTA IL COMUNISMO CAPITALISTA. REAGAN IN AMERICA E THATCHER IN INGHILTERRA, GORBAËV A MOSCA, CRAXI A ROMA: DELLA RIVOLUZIONE DEL ‘68 NON RIMANE CHE LA MEMORIA. IL BOBO DI STAINO FUNZIONA COME UN ALIAS NOSTALGICO E ROMANTICO, COSCIENZA CRITICA DEL PASSATO SESSANTOTTINO. AL CONTRARIO SCOTTO DI LUZIO RIESCE A INDIVIDUARE LA GIUSTA DIAGNOSI: GLI OTTANTA SONO GLI ANNI DELLA RESA DEI CONTI

idiota di Bobo - staino

Pasquale Chessa per “il Messaggero”

 

Nel 1979 nasce Bobo, muore Marcuse e Deng inventa il comunismo capitalista. Siamo all'alba degli anni Ottanta. Non saranno anni ruggenti, anche se arrivati al punto di svolta del decennio si chiuderanno con il ruggito della Pantera. La Storia non lo sente. 

 

Saranno il decennio della restaurazione: con Ronald Reagan in America e con Margareth Thatcher in Inghilterra, con la svolta a destra di Deng Xiaoping in Cina, con Gorbaëv a Mosca, con la Marcia dei quarantamila, i quadri della Fiat che sfilano a Torino contro i sindacati. C'è anche Bettino Craxi, disegnato da Giorgio Foratini con gli stivaloni totalitari di Mussolini.

 

staino

Della rivoluzione del Sessantotto non rimane che la memoria. Sopravvive nel mito romantico di una generazione nata «troppo tardi», che si rammarica di aver mancato l'appuntamento con la Grande Storia, quella «seconda gente» di cui parlava il poeta Giovani Pascoli, costretta a rivivere la missione etica e politica degli ideali ereditati dai padri. 

 

Adolfo Scotto di Luzio

Freud la chiamava «coazione a ripetere». Ne sentiamo ancora l'eco nella autobiografia che Sergio Staino ha dettato a due suoi fervorosi estimatori, Mario Gamba e Marco Feo, intitolata Quell'idiota di Bobo. Idiota come Mykin, si intende: «Quello che credo è di essere stato educato molto bene dall'etica di mio nonno comunista ... ». Bobo funziona come un alias nostalgico e romantico, coscienza critica del passato sessantottino... 

 

Adolfo Scotto di Luzio

«Politica e illusioni di una generazione nata troppo tardi» spiega il sottotitolo del saggio di Adolfo Scotto di Luzio che «Nel groviglio degli anni Ottanta» cerca il bandolo della nostra e della sua storia generazionale. («Nascere troppo tardi è in questo senso un sentimento tipico della modernità politica, che affiora fin dagli anni successivi alla Rivoluzione francese e alla fine dell'avventura napoleonica»). 

 

Vent'anni dopo l'eredità dei maestri è degradata di fronte alle sentenze della storia, di fronte allo sfaldarsi delle strutture culturali, politiche ed esistenziali: dal trionfo del privato alla dimensione postideologica lo spirito della generazione ritrova la sua immagine nei versi di Vasco Rossi: «ognuno diverso, / e ognuno in fondo perso dietro ai fatti suoi». 

 

thatcher Reagan

POTERE

È successo infatti che i maestri del Sessantotto si ritrovino dall'altra parte del potere, nei giornali, nelle fabbriche, in parlamento, per i nuovi contestatori che hanno coltivato le illusioni della prima rivoluzione studentesca. 

 

E persino Herbert Marcuse, il filosofo del grande rifiuto della democrazia repressiva, diventa per loro difficile da maneggiare... Come l'ossimoro di Staino che si dichiara «anarchico-riformista». Nonostante l'accostamento, davvero azzardato con il principe Myskhin, «L'idiota» di Dostoevskij, la satira di Bobo non riesce a uscire dalla gabbia del genere, la cultura della satira surrogato della politica, per farsi interprete della Storia.

 

IL SESSANTOTTO - MANIFESTAZIONE DI PIAZZA

Al contrario Scotto di Luzio si immerge con puntiglio nei grovigli degli anni Ottanta. Riesce così a individuare i processi di modernizzazione nati con il Sessantotto, dagli stereotipi esistenziali ai modelli abitativi, dai rapporti famigliari ai rapporti sessuali, costruendo un sapiente reticolo di citazioni e suggestioni che vanno da Umberto Eco a Bob Dylan, da François Furet a John Lennon, da Raymond Aron a Pat Garrett and Billy the Kid (regia di Sam Peckinpah), da Guy Debord a Lawrence Kasdan autore del Grande freddo. Giusta la diagnosi: gli Ottanta sono gli anni della resa dei conti.

LA PRIMA PAGINA DI STAINO SULLA CRISI DELL UNITAstaino ricorda vincinoGorbaciov Reaganmargaret thatcher helmut kohl ronald reaganbettino craxi e ronald reaganDeng Carter ronald reagan bettino craxiDeng TRUMP REAGANIL SESSANTOTTOmaggio francese 68IL SESSANTOTTOSessantotto manifestazionethatcher Reagan

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."