PAGARE LE TASSE PER FARSI PRENDERE PER IL CULO DA TIZIANO FERRO - SERGIO RIZZO: ''IL CANTANTE LE AVEVA PROVATE TUTTE CONTRO L'AGENZIA DELLE ENTRATE CHE GLI CONTESTAVA DI AVER TRASFERITO LA RESIDENZA IN GRAN BRETAGNA PER PAGARE MENO TASSE. ANCHE DIRE DI ESSERE EMGRATO IN QUANTO OMOSESSUALE, IN FUGA DA QUESTO PAESE OMOFOBO. MA I GIUDICI DELLA CASSAZIONE GLI HANNO RISPOSTO CHE... ''- I CASI DI VALENTINO ROSSI, PAVAROTTI CHE PORTÒ L'ASSEGNO A VINCENZO VISCO DAVANTI AI FOTOGRAFI, MARADONA, FISICHELLA, ALBERTO TOMBA

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Sergio Rizzo per ''la Repubblica''

 

tiziano ferro tiziano ferro

Tiziano Ferro le aveva provate tutte contro l'Agenzia delle Entrate che gli contestava di aver trasferito la residenza in Gran Bretagna al solo scopo di pagare meno tasse del dovuto. Perfino sostenendo di aver dovuto emigrare per la propria omosessualità: il che, visto il tasso di omofobia ancora ahimè presente in questo Paese, ci poteva anche stare eccome. Ma non è servito. E sarebbe un caso come tanti, se qui il peso della sentenza della Cassazione si misurasse solo con i 6 milioni da pagare. Perché questa volta i giudici hanno sentenziato che il cantante avrebbe forse meritato una sanzione ancora più esemplare, e non per i fatti. Bensì per una semplice questione di moralità.

 

tiziano ferro e jovanotti balla per me tiziano ferro e jovanotti balla per me

Per la Cassazione non soltanto Tiziano Ferro ha gli strumenti culturali per comprendere appieno che cosa è giusto o sbagliato, ma siccome è pure un personaggio pubblico ha il dovere di avere una condotta etica maggiore rispetto agli altri contribuenti. Uno come lui non si può limitare a rispettare le regole, ma dev' essere cosciente che dà l'esempio. E darlo. Perché l'esempio, in un Paese dove l'evasione fiscale e contributiva sfiora da anni i 110 miliardi l'anno, e un ministro (Tommaso Padoa-Schioppa) che per aver detto «Le tasse sono bellissime» spiegando come senza tasse non ci sarebbero scuole e ospedali venne crocifisso, può essere decisivo per vincere una battaglia di civiltà.

 

TIZIANO FERRO IN LACRIME A SANREMO TIZIANO FERRO IN LACRIME A SANREMO

Quella contro chi, con l'evasione, ruba alla collettività. Soprattutto può essere decisivo soprattutto per la parte sensibile della società: i giovani, per i quali qualche cantante o ancor più certi sportivi sono figure cui ispirarsi. Pensate solo a un campione del calibro di Diego Armando Maradona e alla battaglia ingaggiata contro il fisco per evasioni milionarie. Uno dei tanti. Perché purtroppo la lista dei personaggi pubblici e famosi, che seguendo questa nuova tesi della Cassazione non avrebbero in passato dato l'esempio, è semplicemente chilometrica.

 

Grazie anche a qualche cortese incentivo che spunta di tanto in tanto. L'aveva detto, vent' anni fa, anche Giulio Tremonti quando non era ancora ministro: «Il caso di un famoso tenore dimostra che evadere è vantaggioso in forza dei concordati fiscali decisi dal governo nel 1996"». Poi però Tremonti diventò ministro dell'Economia e firmò forse la più spettacolare sfilza di condoni che si sia mai vista, ma questa è un'altra storia. Il tenore, già: Luciano Pavarotti. Lo accusarono di aver evaso una quarantina di miliardi di lire, e lui si accordò per pagarne 25.

TIZIANO FERRO TIZIANO FERRO

 

Portò di persona l'assegno al ministro Vincenzo Visco con fotografi e reporter. E poi dichiarò sorridente: «Mi sento più leggero, nell'animo e non solo». Alludeva, ovviamente, al portafoglio. Ma forse era sollevato pure per aver risparmiato un sacco di soldi. Certo più leggeri si devono essere sentiti tanti personaggi pubblici. Talvolta neppure soltanto per colpa loro, ma del manager, dell'agente, del commercialista o del papà.

 

Qualche caso? Molto alleggerito si è certamente sentito il campionissimo di motociclismo Valentino Rossi a causa dei 43 milioni di euro che nel 2008 il Fisco gli chiese di pagare. O l'ineguagliabile asso degli sci Alberto Tomba, che di miliardi di lire ne dovette sborsare una decina sull'unghia. Decisamente meglio andò invece al pilota di Formula 1 Giancarlo Fisichella.

 

tiziano ferro 7 tiziano ferro 7

Raggiunto a Montecarlo da una cartella esattoriale (italiana) da 17 milioni di euro e passa, concordò di pagarne 3,8: meno di un quarto. Perché succede regolarmente che per chiudere una pendenza con l'Agenzia delle entrate, quando si parla di contestazioni milionarie, la faccenda si concluda con un bel taglio delle somme contestate. Conviene a entrambi, al Fisco e al personaggio ricco e famoso.

 

Non conviene del tutto, invece, ai contribuenti onesti. Che quando gli arriva una cartella devono pagare tutto, fino all'ultimo centesimo, e con gli interessi. E senza tanti furbi si sentirebbero anche loro molto più leggeri.

tiziano ferro ceretta in messico tiziano ferro ceretta in messico TIZIANO FERRO TIZIANO FERRO nicoletta mantovani luciano pavarotti nicoletta mantovani luciano pavarotti tiziano ferro tiziano ferro pavarotti by ron howard pavarotti by ron howard TIZIANO FERRO NEL VIDEO DI SOSTEGNO AL GAY PRIDE A LATINA TIZIANO FERRO NEL VIDEO DI SOSTEGNO AL GAY PRIDE A LATINA VALENTINO ROSSI VALENTINO ROSSI valentino rossi valentino rossi maradona maradona maradona maradona DIEGO MARADONA MOSTRA IL CULO DIEGO MARADONA MOSTRA IL CULO giancarlo fisichella con la moglie luna giancarlo fisichella con la moglie luna DIEGO ARMANDO MARADONA DIEGO ARMANDO MARADONA tiziano ferro sulle donne messicane coi baffi tiziano ferro sulle donne messicane coi baffi

 

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