marco travaglio rai viale mazzini

PALINSESTI INTRAVAGLIATI – IL DIRETTORE DEL "FATTO": “VA DI MODA DIRE CHE LA RAI È SOVRANISTA, MA GLI UNICI SOVRANISTI RINVENUTI IN 600 ORE DI PALINSESTO SONO POLETTI, LA CUCCARINI E MONICA SETTA. UN’OCCUPAZIONE MILITARE IN PIENA REGOLA..” – “QUASI NESSUNO INVECE NOTA IL PREOCCUPANTE VUOTO DI INNOVAZIONE DI QUELLA CHE DOVEVA ESSERE LA ‘RAI DEL CAMBIAMENTO’ E INVECE PARE VILLA ARZILLA. O TELETERZAETÀ…”

 

 

Marco Travaglio per "il Fatto Quotidiano”

 

Il "sovranismo" si porta su tutto, come il trench, il jeans, il cardigan e il beige.

marco travaglio

Quando qualcuno, nei talk show, è a corto di argomenti, fa una bella tirata contro i "sovranisti" e fa la sua porca figura. Ora per esempio va di moda dire che la Rai è "sovranista". Lo scrivono i due quotidiani nazareni, Repubblica ("C' è voglia di sovranismo nei programmi della nuova Rai") e il Giornale ("Fiorello illumina mamma Rai (incinta di mille sovranisti)").

 

bruno vespa foto di bacco

Incuriositi, siamo andati a spulciare nei nuovi palinsesti presentati l' altroieri, a caccia di qualche figlio di Putin, qualche nipote di Orbán (dopo quelle di Mubarak), qualche cugino di Trump. Che sarebbero quasi augurabili, visto che si tratterebbe comunque di volti nuovi, energie fresche e - vedi mai - idee innovative. A parte i re degli ascolti, che la Rai fa bene a tenersi stretti (Arbore, Carrà, Fiorello, Fazio, Angela padre e figlio, Littizzetto, Sciarelli, Venier, Carlucci, Daniele, Incontrada, Ventura, Insinna, Conti, Magalli), abbiamo rinvenuto alcuni reperti archeologici di un certo pregio: Vespa, Augias, Costanzo e Minoli. Che si siano convertiti al sovranismo in tarda età? Improbabile.

corrado augias foto di bacco

 

Sarà allora madama Isoardi? Difficile. La ex first fidanza, dunque ideologa del sovranismo gastronomico (alla Prova del cuoco solo gulash orbaniano e caviale del Volga), ha appena svelato di essere stata lei a mollare il Cazzaro Verde, dunque niente: solo agnolotti del plin, vitel tonné e brasato al Barolo.

 

ELISA ISOARDI

Idem per Carlo Cracco, che approda a Rai2, vergine (almeno che si sappia) da sospetti sovranisti. Rai3 è tutta Dandini-Report-Berlinguer, che parrebbero proprio immuni dal contagio (a parte il recente, inverecondo servizietto di Report ai Sì Tav, a maggior gloria di Lega-Pd-FI e di tutto il partito degli affari).

 

carlo cracco

Così come Costantino della Gherardesca, già habitué della Leopolda, che Repubblica assicura esser "tornato a furor di popolo" (nei bar e sugli autobus non si parla d' altro). Poi ci sono Diaco, Balivo, Fialdini, Guaccero, Matano, Sottile e Timperi, che non parrebbero proprio spie russe o camicie brune. Enrico Ruggeri e Gigi D' Alessio (ora su Rai1) sono sempre stati un po' conservatori, ma dubito che basti, anche perché perlopiù cantano: il sovranismo mica si accontenta. Franco Di Mare, chiamato dagli umoristi di Rai1 a sostituire Fazio, parrebbe più versato per i pannolini Pampers che per l' ideologia nazionalista.

COSTANTINO DELLA GHERARDESCA APRI E VINCI

 

Infatti gli unici "sovranisti" rinvenuti in oltre 600 ore settimanali di palinsesto delle reti Rai sono tre. Roberto Poletti, ruspante volto delle tv private lombarde e biografo di Salvini.

Lorella Cuccarini, che debuttò in Rai con Baudo nel 1985 (governo Craxi), ma ultimamente ha rilasciato dichiarazioni patriottarde.

 

roberto poletti valentina bisti unomattina estate

E - pensate un po' - Monica Setta, prezzemolina delle ospitate a gettone, che in tv e in radio bivacca da vent' anni (Rai, anche Yoyò e Gulp, Mediaset, La7, Agon Channel, Telenorba, Radio24, RadioAdige, Radionorba), ma è in odor di amicizia con la Isoardi. Anche dai grandi esclusi (si fa per dire), e cioè la Clerici, la Volpe e la Parodi, è difficile arguire una discriminazione ideologica: bisognerebbe prima capire come la pensano, e soprattutto se.

lorella cuccarini alberto matano

 

Ricapitolando: la formidabile morsa sovranista che attanaglia l' Italia e dunque la Rai, dopo aver espugnato il notiziario più marginale, cioè il Tg2, con Genny Sangiuliano, è riuscita a piazzare a Uno mattina il turboleghista Poletti e, nelle prime ore del sabato e della domenica, la Setta; e a presidiare il primo pomeriggio di Rai1 con la Cuccarini a La vita in diretta.

 

monica setta

Un' occupazione militare in piena regola. È proprio il caso di parlare di "voglia di sovranismo", come dice Repubblica (che vanta una decina di firme a libro paga di Viale Mazzini). E di "mille sovranisti", come assicura il Giornale (sono tre o quattro, ma fa niente). Intanto, a furia di inseguire questo e altri ridicoli fantasmi, quasi nessuno nota il preoccupante, desolante vuoto di idee e di innovazione di quella che doveva essere la "Rai del cambiamento" e invece pare Villa Arzilla, un ospizio per vecchie glorie. O TeleTerzaEtà, la tv via cavo per arteriosclerotici di Amici miei atto III , sponsorizzata da "Mingo, il pannolone per vecchi pisciatori".

FABRIZIO SALINI

 

Il dg Salini è un bravo e onesto manager e il direttore di Rai2 Freccero è un direttore folle e vulcanico, ma visti i risultati non basta. Il caso di Daniele Luttazzi, annunciato in pompa magna e poi gettato via con la solita pietosa bugia dei soldi e della satira sulla religione (che sarebbe, non si sa bene perché, proibita), la dice lunga sul guinzaglio cortissimo ormai imposto a chi lavora nel cosiddetto servizio pubblico, da sempre servizietto privato dei partiti.

 

paola ferrari

Ma sempre più mediocre, cioè direttamente proporzionale al livello dei leader politici. La Lega è lì dalla notte dei tempi (entrò trionfalmente in Rai nel lontano 1994, a bordo di B., per non uscirne mai più) e ora, oltre ai suoi veterani, ha imbarcato tutto il peggio dei berluscones, dei finiani e anche di qualche sinistro in cerca di un nuovo padrino e padrone (lo scempio di RaiSport parla da sé, con la Domenica Sportiva tornata agli anni 90 con i sarcofagi di Jacopo Volpi e Paola Ferrari in De Benedetti).

 

Salvini non deve nemmeno sforzarsi a reclutarli: li raccatta. Ciò che lascia senza parole sono i 5Stelle, che in Viale Mazzini non hanno nessuno da salvare né da piazzare (e, purtroppo per loro, si vede). Dunque non avrebbero nulla da perdere e tutto da guadagnare nel battersi per una riforma che sottragga finalmente la Rai alle grinfie dei governi e dei partiti e la consegni a chi ci lavora e a chi la guarda. La riforma che tutti annunciano da sempre e nessuno realizza mai. Fosse anche l' ultima cosa che fanno, la gente perbene gliene sarebbe grata a vita.

roberto poletti valentina bisti MARCO TRAVAGLIO

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...