PANDEMIE E QUARANTENE GIÀ VISTE AL CINEMA - DALLA ''KAMMERSPIEL'' TEDESCA AL ''CONTAGION'' CON GWYNETH PALTROW. MA PURE ''PERFETTI SCONOSCIUTI'' CON IL LOCKDOWN FAMILIARE E IL PAPA CHE CAMMINA A VIA DEL CORSO CHE SUPERA IL MIGLIOR SORRENTINO. MA LO SPETTRO CHE SI AGGIRA PER I TAVOLI DI SCENEGGIATURA È UN ALTRO: IL NEO-NEOREALISMO. USCIRE DALLA PANDEMIA COME DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE. LE MIGLIORI PENNE DELLA NOSTRA GENERAZIONE SONO GIÀ AL LAVORO, CON LO STRUMENTO PIÙ RAFFINATO CHE POSSIEDANO: IL COPIA & INCOLLA

-

Condividi questo articolo


 

Federico Pontiggia per il “Fatto quotidiano

 

Déjà-vu, déjà-vu pandemico.

contagion contagion

Complice la serrata per il Covid-19, viviamo in un mondo inaudito, ma non inedito: abbiamo già visto e ascoltato tutto. Dai classici della canzone italiana urlati dal balcone alla programmazione televisiva (Tutti a casa con Rai Movie) e streaming (la Cineteca di Milano ha fatto addirittura un palinsesto; unica novità Ultras di Francesco Lettieri, da domani su Netflix), vince l' archivio, se preferite, la library: old but gold, nel migliore dei casi.

 

Se il solito, impareggiabile Ettore Scola affidava al Vittorio Gassman di C' eravamo tanto amati l' imperituro "Il futuro è già passato, e non ce ne siamo neanche accorti", noi ci stiamo accorgendo che questo presente in quarantena l' abbiamo già vissuto: al più, lo stiamo sopravvivendo.

Nei tempi, nei modi, perfino nei generi.

 

contagion contagion

Kammerspiel. Cent' anni addietro la Germania espressionista teneva a battesimo il Kammerspiel, letteralmente "recitazione da camera". Vale a dire, un "piccolo teatro destinato a recite che cercano un intimo rapporto con lo spettatore" oppure "film o rappresentazione teatrale di intreccio semplice, intimo e psicologico, la cui azione si sviluppa tra pochi personaggi, con un dialogo limitatissimo e una scenografia basata su pochi ambienti".

 

Non è forse, soprattutto alla voce "dialogo limitatissimo", quel che stiamo sperimentando nella nostra casalinga reclusione involontaria? La variante filmica del Kammerspiel annovera L' ultima risata di Friedrich Wilhelm Murnau (1924): pregevole, ma qui e ora dal titolo piuttosto infelice.

 

perfetti sconosciuti perfetti sconosciuti

Contagion. Se tra un flashmob e l' altro si guarda fuori dalla finestra, il campo lungo risulta familiare: Contagion di Steven Soderbergh, anno 2011, metteva sul set la pandemia, addebitava al pipistrello (più maiale) il contagio, insomma, faceva del finzionale Mev-1 l' antesignano dell' attuale Covid-19. A richiamare via Instagram il déjà-vu - anzi, nel suo caso il già recitato - è stata l' interprete Gwyneth Paltrow: "I' ve already been in this movie".

 

Perfetti sconosciuti. Contagion è il primatista di visioni più o meno legali, ma l' Italia non sta a guardare: Perfetti sconosciuti (2016), il campione di incassi e di remake di Paolo Genovese. L' unità di spazio, tempo e azione è la medesima, nella realtà del lockdown si aggiunge alla cena il pranzo e si sottraggono gli amici, una famiglia basta e avanza. Occhio al cellulare, e occhio alla realtà: "Sofia - diceva la madre Kasia Smutniak - sta vivendo il dramma di uscire dalla scena familiare", "Ecco, facciamola uscire - ribatteva il padre Marco Giallini - senza romperle troppo i coglioni", solo che oggi non si può uscire. Almeno fino al 25 marzo.

 

PAPA FRANCESCO A PIEDI IN VIA DEL CORSO PAPA FRANCESCO A PIEDI IN VIA DEL CORSO

Il Papa. L' abbiamo vista tutti, l' avevamo già vista in molti: la foto icastica di Papa Francesco che cammina in una via del Corso semideserta. Scatto che cattura lo Zeitgeist, sintetizza mille editoriali, invera svariate analisi: chi avrebbe mai potuto immaginare un pontefice che in una Roma desolata se ne va a fette seguito a distanza dalla scorta? Ebbene, due registi: Nanni Moretti e Paolo Sorrentino. Il primo con Habemus Papam - altro film del 2011, annata assai preveggente - e il suo papa Michel Piccoli che si dà per l' Urbe, il secondo con il dittico seriale The Young Pope e The New Pope, di cui quella fotografia potrebbe legittimamente essere di scena. Ma non solo: vi ricordate Giulio Andreotti (Toni Servillo) che rifà, anzi, prefà quella passeggiata sotto scorta ne Il Divo (2008)?

 

PAPA FRANCESCO A SAN MARCELLO AL CORSO PAPA FRANCESCO A SAN MARCELLO AL CORSO

Camera e tinello. No, non va tutto bene: per un Moretti che preconizza, per un Sorrentino che trasfigura, c' è tanto altro cinema patrio che, Covid-19 o meno, il naso fuori dall' uscio non lo mette. Le geometrie invariabili sono del dramma da cameretta, della commedia bilocale e monorisata, del dramedy con angolo scottura: quanti ne abbiamo visti, e quanto abbiamo faticato a digerirli? Camera e tinello ubicati Roma, talvolta con vista Gasometro, altri Mandrione, sovente in Prati: si mangia, si parla, che barba, che noia.

Dopo averne fatto il nostro pane quotidiano in quarantena, riusciremo - riusciranno i patri sceneggiatori - a mandarli in soffitta?

renzo rossellini sul set di roma citta aperta renzo rossellini sul set di roma citta aperta

 

Da "Roma città riaperta" a "Germania paziente zero"? Ma lo spettro che si aggira per i tavoli di sceneggiatura è un altro: il Neo-Neorealismo. Uscire dalla pandemia come dalla Seconda guerra mondiale, mutatis mutandis, rifare il cinema che ci rese grandi e celebrati in tutto il mondo, risciacquare gli andreottiani panni sporchi da Cannes a Berlino, con affaccio sugli Oscar Oltreoceano. Le migliori penne della nostra generazione sono già al lavoro, con lo strumento più raffinato che possiedano: il copia & incolla.

 

Teniamoci pronti a un Miracolo a Codogno, venato di irrealismo magico; Roma città riaperta, con echi rosselliniani e karaoke condominiali; Germania Paziente Zero, genere on the road sovranista; Non c' è pace tra i balconi, con due proiezioni giornaliere già fissate alle 12.00 e alle 18.00; Umberto Covid, con l' originario voltaggio senile ma l' upgrade del cane in sharing per la passeggiata. Chi vivrà vedrà: pardon, rivedrà.

il film contagion il film contagion contagion contagion contagion contagion il film contagion il film contagion

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...