roberto bolle franco zeffirelli

PERNACCHIE PER "SCESPIRELLI" – NATALIA ASPESI: “LA NOSTRA CRITICA DI SINISTRA OBBLIGAVA ANCHE NOI MITI SPETTATORI A NON AMARE LE SUE LUSSUOSE VERSIONI DI 'ROMEO E GIULIETTA' E 'LA BISBETICA DOMATA' TRASCURANDO IL FATTO CHE QUEI FILM PORTAVANO SHAKESPEARE ANCHE A CHI NON SAPEVA CHI FOSSE” – I FISCHI DELL'AMANTE LUCHINO VISCONTI, 'L’AIDA' CON ROBERTO BOLLE IN TANGA, PLACIDO DOMINGO “NEGRONE STUPENDO NON SEMPLICEMENTE BRONZE' MA NERO UGANDA" E LA “BURROSA” RICCIARELLI – VIDEO: LA CAMERA ARDENTE A PALAZZO VECCHIO

 

 

 

 

franco zeffirelli 2

GIUSTI: "NUN HAI VISTO ER GESÙ DE ZEFFIRELLI!”...DA QUEL FILM IN POI IL SUO CINEMA NON È STATO MOLTO AMATO. ANZI. LE RECENSIONI DEI SUOI FILM SUI SITI AMERICANI SONO UN DISASTRO: “FRATELLO SOLE, SORELLA LUNA? SEMBRA UN ALBUM DA COLORARE”. L'ASSURDO "IL GIOVANE TOSCANINI" FISCHIATO A VENEZIA (LUI SOSTENNE CHE FU UN ATTACCO PREMEDITATO DEI COMUNISTI CONTRO DI LUI), LA MACCHIETTA URLANTE DEI TEMPI BERLUSCONIANI, LO ZEFFIRELLI REGISTA DI CAPOLAVORI TRASH, COME "CALLAS FOREVER", O L'ULTRA' VIOLA GETTAVANO UNA PESANTE OMBRA SULLO ZEFFIRELLI MIGLIORE...

 

camera ardente di franco zeffirelli a palazzo vecchio 6

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/giusti-quot-nun-hai-visto-er-gesu-de-zeffirelli-rdquo-quel-206065.htm

 

 

QUANDO L' ITALIA FISCHIAVA ZEFFIRELLI

Natalia Aspesi per “la Repubblica”

camera ardente di franco zeffirelli a palazzo vecchio 7

 

C'era un silenzio frenetico a quella prima di una nuova Aida diretta da Chailly con la regia di uno Zeffirelli già ultraottantenne e in carrozzella: sul palcoscenico Roberto Bolle, in microtanga di fiori, per il resto nudissimo con le più belle natiche mai viste alla Scala e altrove, aveva praticamente azzerato Verdi, nel senso che tutta l' attenzione si concentrava sul suo corpo atletico che volava di qua e di là.

roberto bolle in tanga nell'aida di zeffirelli diretta da chailly 2

 

Nell' intervallo una commossa fila di antichi zeffirelliani premette davanti al suo palco, maestro ci salvi dalla Bohème nazista e dalle Walchirie al circo, torni a ridarci per sempre armigeri e schiavi, damine settecentesche e tossicolanti dell' Ottocento! Io fui immediatamente cacciata dagli sguardi del Mito che negli anni talvolta mi aveva concesso la parola e talvolta no.

franco zeffirelli 1

 

Il giorno dopo i critici altezzosi rimpiansero sconsolati la vecchia Aida che Zeffirelli aveva allestito sempre alla Scala nel 1963, diretta dal meraviglioso Giovanni Gavazzeni, e stordente di flabelliferi, portainsegne, sfingi, piramidi e orde etiopi. Tanto eccelsa che con gran brontolamenti del regista, quella nuova venne venduta a scatola chiusa, Bolle o non Bolle. E quella vecchia, preziosa per sempre, è già stata ridata nel 2018.

visconti, vitti, zeffirelli, bose estate 1949

 

C' erano stati anni in cui Zeffirelli mi aveva trattato con magnanimità: a Cannes, nel 1986, davano in concorso il suo Otello , film-opera diretta da Lorin Maazel: certo della meraviglia del suo film e di se stesso, sorvegliato dalla cagnetta Bambina, raccontò come Domingo era un Otello perfetto per età, stupidaggine e innocenza, "un negrone stupendo, non semplicemente bronzé ma nero Uganda, la Ricciarelli, la più bianca e burrosa delle donne con quell' incarnato veneto, li faremo restare secchi in Sudafrica e Stati Uniti".

franco zeffirelli e luchino visconti

 

Celeberrimo nel mondo, grandi star americane felicissime di lavorare con lui, in Italia non era affatto amato. La nostra critica cinematografica dichiarata di sinistra come tanti registi e cinefili, obbligava anche noi miti spettatori che oggi verremmo sbeffeggiati come radical chic, a non amare le sue lussuose versioni di Romeo e Giulietta e La bisbetica domata trascurando il fatto che quei film, amatissimi dal pubblico, portavano Shakespeare anche a chi non sapeva chi fosse.

 

 

camera ardente di franco zeffirelli a palazzo vecchio 2

Ma già allora un grande critico come Tullio Kezich aveva iniziato un ravvedimento per film come Storia di una capinera , Jane Eyre e Un tè con Mussolini . Ma il teatro zeffirelliano lo aveva già conquistato, a cominciare da un Romeo and Juliet diretto all' Old Vic di Londra, "una delle vette emozionali della mia carriera di spettatore". Per non parlare di Dario Fo e Franca Rame che più di sinistra di così, allora, non si poteva essere.

franco zeffirelli.

 

 

 

 

 

Alla mostra di Venezia nel 1988, il valoroso Zeffirelli alla conferenza stampa per il suo film, certo non riuscito, Il giovane Toscanini fu accolto da ululati e pernacchie dei cosiddetti facinorosi in anticipo sul costume dei social. E Franca, indignata: "Mi hanno fischiato tutta la vita, sono tutta un brivido per lui, vado a dargli dei baci". Dario: "Ecco qui la via Crucis, questi selvaggi sembrano formiche che divorano un bacherozzo". Andai a trovarlo a Roma, nella sua villa sull' Appia Antica un po' stile Liberace, affacciata su un bel giardino: dappertutto foto sue di quando era un bel ciuffone biondo nel film L' onorevole Angelina con Anna Magnani, 1947, della regina Elisabetta II con tiara che gli dà la mano, con la Callas che bacia a occhi chiusi, con Tennessee Williams e Leonard Bernstein, a Hollywood con Dino Risi. Su una parete bianca, sola, la foto di Luchino Visconti di Horst.

 

 

franco zeffirelli silvio berlusconi

Il maestro, il protettore, l' amante, poi anche l' ostacolo: come quando il giovane Franco si era conquistato una prima regia teatrale, la Lulù di Bertolazzi, e Visconti in platea con molti amici continuò a fischiare. Un' altra volta, racconta nella sua autobiografia, nella casa dove vivevano insieme, scomparvero piatti d' oro e altro: fu fermato, portato in commissariato, interrogato. "Luchino non disse una parola alla fine però non ero che l' amante di un uomo famoso che in realtà non si fidava di me e che non mi aveva mai veramente accolto nello stretto cuore della sua vita".

 

franco zeffirelli

Poi ci fu il grande errore di entrare in politica per amore di Berlusconi, eletto senatore con Forza Italia per due mandati, 1994-1996. Anticomunista va bene, ma eccessivo certo il suo sostegno a una proposta di legge che per tutelare l' embrione pretendeva la condanna a morte per le "assassine" in ricordo della cara mamma, ragazza madre che aveva rifiutato di abortire. La sua bella autobiografia uscì in tutto il mondo nel 1986: da noi vent' anni dopo. Ho riaperto la versione inglese e sorpresa massima: me l' aveva regalata lui, gennaio 1999, con dedica "alla cara Natalia"!

franco zeffirelli nella sua casa museo sull'appia antica 5franco zeffirelli e richard burtonstoria di una capinerafranco zeffirelli nella sua casa museo sull'appia antica 2Zeffirelliluchino viscontifranco zeffirelli cappelle mediceezeffirelli con visconti e la callaszeffirellizeffirellialberto sordi franco zeffirelli silvana pampaninicamera ardente di franco zeffirelli a palazzo vecchio 8camera ardente di franco zeffirelli a palazzo vecchio 9camera ardente di franco zeffirelli a palazzo vecchio 14camera ardente di franco zeffirelli a palazzo vecchio 12roberto bolle in tanga nell'aida di zeffirelli diretta da chailly 1gina lollobrigida e franco zeffirellifranco zeffirellifederico fellini franco zeffirellizeffirelli visconti alla scalafranco zeffirelli con l'amata zia lidezeffirelli tognazzi, baudo, arbore, liza minnelli, boncompagnifranco zeffirelli e maria callasfranco zeffirelli nella sua casa museo sull'appia antica 12franco zeffirelli nella sua casa museo sull'appia antica 6franco zeffirelli nella sua casa museo sull'appia antica 15franco zeffirelli nella sua casa museo sull'appia antica 29franco zeffirelli nella sua casa museo sull'appia antica 1franco zeffirelli nella sua casa museo sull'appia antica 3franco zeffirelli nella sua casa museo sull'appia antica 7franco zeffirelli nella sua casa museo sull'appia antica 4

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?