PIÙ VERO DEL FALSO - DELBECCHI: '''STRISCIA' COL DEEPFAKE SI CONFERMA IL NOSTRO UNICO PROGRAMMA EDUCATIONAL, IL SOLO A METTERCI SOTTO GLI OCCHI QUELLO CHE GLI ALTRI FINGONO DI NON VEDERE, O NON VEDONO PROPRIO. L'UNICO APPUNTO CHE SI PUÒ FARE È AVERCI MOSTRATO IL RENZI PIÙ CREDIBILE A MEMORIA DI TELESPETTATORE'' - IERI HA MOSTRATO UN FINTO MATTARELLA INFURIATO COI ''GAGLIOFFI DEL TG1'' PER I LORO SERVIZI COL TRUCCO (NEL 2001)

-

Condividi questo articolo


 

Video - il deepfake di mattarella a ''striscia''

 

https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/lo-sfogo-di-mattarella_60486.shtml

 

 

1 - STRISCIA PROGRAMMA "EDUCATIONAL" COL RENZI FAKE

Nanni Delbecchi per il “Fatto quotidiano

renzi deepfake renzi deepfake

 

Una volta era tutto più semplice. "Se non vedo non credo", dice San Tommaso. Ma se il dubitoso apostolo si connettesse in Rete, dovrebbe cambiare idea. Di una notizia è il caso di dubitare proprio quando la vedi, specie se la vedi troppo. "Pardon. Credo solo a quello che non vedo". Siamo nell' era dell' intelligenza artificiale, d' altronde quella naturale scarseggia. Il Renzi così finto da essere vero di Striscia la notizia è l' ultima frontiera della manipolazione permanente, proposto in perfetta coerenza con il Tg satirico di Antonio Ricci.

 

Da sempre la vera missione di Striscia è smascherare i fake (la verità è inafferrabile, ma la menzogna no): con le imitazioni, le animazioni, specie con i fuorionda. Tutto sembrava perduto fuorché il fuorionda, che ora si candida a ultimo stadio della messa in scena. Le polemiche stanno a zero, Striscia si conferma il nostro unico programma educational, il solo a metterci sotto gli occhi quello che gli altri fingono di non vedere, o non vedono proprio. L' unico appunto che si può fare è averci mostrato il Renzi più credibile a memoria di telespettatore.

 

renzi deepfake renzi deepfake

 Lo sappiamo tutti che in quel fuorionda dove sfida Totò nell' arte del pernacchio c' è il suo vero pensiero. Se il vero finto Bomba avesse tessuto le lodi di Zingaretti leader della sinistra italiana, del grande statista Conte, del leale avversario Salvini, allora sì che si sarebbe potuto gridare allo scoop. Con la benedizione di San Tommaso: "Pardon. Credo solo a quello che è falso".

 

 

2 - MATTARELLA CLONATO IN TV L'ULTIMA FRONTIERA DEL FAKE

Carmelo Caruso per “il Giornale

 

mattarella deepfake da striscia la notizia mattarella deepfake da striscia la notizia

Ci ha spaventato un' altra volta con il suo falso Sergio Mattarella che in video ha detto: «Malfattori. Ai ceppi! Casta di cialtroni». Ma questa volta non era più vero del vero così come lo era stato Matteo Renzi che, a «Striscia la Notizia», spernacchiava Giuseppe Conte, Nicola Zingaretti e poi Luigi Di Maio: «Di Maio? Tié». E insomma tutti sapevano che Antonio Ricci, diabolico e pur geniale, ci avrebbe riprovato e avrebbe riproposto un altro un deepfake, un video perfettamente manipolato attraverso la tecnica che permette di sintetizzare la voce e riproporla ma senza filtri.

 

Un esperimento sofisticatissimo, già praticato negli Usa, ma angosciante come lo era quello di Cuore di Cane di Bulgakov.

mattarella deepfake da striscia la notizia mattarella deepfake da striscia la notizia

E infatti è vero che Renzi, in prima battuta, si è complimentato con Ricci, ma dopo ha compreso il pericolo della menzogna che sul web diventa subito verità. Certo è vero che Ricci ha sussurrato, ha ammiccato, ha lasciato intendere, già in occasione del video di Renzi, che le immagini avrebbero stupito tutti e «suscitato polemiche» e però la bravura dell' attore quanti ha tratto in errore e fatto pensare al Renzi davvero mai visto?

 

antonio ricci antonio ricci

Ieri sera c' era la grande attesa non appena diffusa la nota di «Striscia» che annunciava la presenza di Mattarella nientemeno che per «intervenire sulla manipolazione spesso operata dagli organi di informazione». La paura era tanta che perfino il Quirinale, appresa l' anticipazione, ha confermato l' ovvio, ma di questi tempi non si sa mai, ovvero: «Non è previsto alcun intervento del presidente né registrato né in diretta. Si tratterà, ha spiegato il consigliere per la stampa del capo dello Stato, di una nuova puntata satirica del programma di Canale 5 su cui dal Colle non hanno nulla da eccepire».

 

Si era quindi impazienti quando Ezio Greggio è entrato in scena per prepararci a «servizi clamorosi» e si è collegato con un Adriano Celentano che sembrava, questo sì chiaramente falso, e che non necessitava di punto interrogativo che Ricci, però, ha voluto inserire in basso.

 

nanni delbecchi nanni delbecchi

Mattarella, ed era già tardi, è apparso con tanto di inno, ma il suo volto ballava e si capiva che era incollato su quello di un altro. Ricci si è tuttavia preso gioco e gli ha fatto dire: «Sono indignato. Sono da anni che si manipolano le notizie come hanno fatto quei gaglioffi del Tg1». A quel punto è partito un servizio commentato da Greggio per dimostrare che nel 2001 il tg della Rai aveva fatto sembrare piena la sala vuota di Francesco Rutelli.

 

Ma poi riprendeva un Mattarella con il tono, questo sì suo, cadenzato, che rimprovera l' informazione («Se ne infischiano. Chi doveva vigilare era connivente») per arrivare a: «Sono per la libertà di stampa, ma di stamparli tutti in galera». E poi: «Wanna Marchi al confronto sembra essere una santa.

Sono per i paletti ma so dove metterli». È finita con Mattarella che spediva una pernacchia a Renzi e con l' elogio della libera informazione che non significa però avvicinarsi al falso e farlo passare per vero.

renzi deepfake renzi deepfake

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…