urbano cairo fiorenza sarzanini maurizio molinari

LA PORTI UN BACIONE A FIORENZA! - LA SARZANINI E' DIVENTATA VICEDIRETTORE DEL "CORRIERE" MA "REPUBBLICA" LE AVEVA OFFERTO LO STESSO POSTO! - QUANDO DAGOSPIA HA LANCIATO LA NOTIZIA CHE SAVIANO SAREBBE PASSATO ALLA CORTE DI CAIRO, MOLINARI E JOHN ELKANN HANNO REAGITO, PROVANDO A STRAPPARE UN BIG AI RIVALI. LA SCELTA È CADUTA SULLA SARZANINI CHE PERO' HA RIFIUTATO - PENSIONAMENTI IN CORSO AL "CORRIERE": MASSIMO FRANCO HA UN ACCORDO PER UN CONTRATTO DI COLLABORAZIONE, PIGI BATTISTA STA TRATTANDO…

A.G. https://www.professionereporter.eu

 

Fiorenza Sarzanini è dal pomeriggio dell’11 gennaio vicedirettrice del Corriere della Sera. Anche stavolta ha saputo la notizia in anticipo, perché Fiorenza quasi sempre nel corso dei suoi trent’anni di lavoro ha avuto una carta, un documento, in più dei colleghi. O ce l’ha avuta prima.

fiorenza sarzanini foto di bacco

 

Sarebbe arrivata in questa posizione, prima o poi. ma c’è stata un’accelerazione. Venerdì 8 gennaio esce la notizia che Roberto Saviano lascia la Repubblica per il Corriere. Maurizio Molinari e il presidente di Gedi Elkann si pongono subito l’obiettivo di reagire. Di strappare un nome di prestigio agli avversari. La scelta cade su Sarzanini, che garantisce una copertura di notizie, di rapporti e di coordinamento ad alto livello. Decidono che l’offerta sarà forte, fortissima. Carica di vicedirettore e notevole impulso economico. Molinari presenta il quadro a Sarzanini, precisa che i tempi per la risposta non possono essere troppo lunghi.

 

cairo luciano fontana

Sarzanini è al Corriere da vent’anni, si è sempre trovata in buona armonia con tutti i direttori. L’attuale, Luciano Fontana, l’ha promossa vice capo dell’Ufficio romano. La stima, la rispetta, la valorizza. Fiorenza comunica a Fontana l’offerta di Molinari. E la macchina Corriere, il proprietario Urbano Cairo in testa, si mette in moto con una velocità particolare. Vicedirezione subito, incentivo economico, delega a risolvere la successione dell’Ufficio romano, dove il capo, Roberto Gressi, viene destinato a scrivere di politica ed eventi sociali e a fare il consigliere politico del direttore.

 

monica guerzoni giampaolo roidi foto di bacco

Affare fatto. In tre giorni, Repubblica incassa l’uscita di Saviano e il rifiuto di Sarzanini. Il Corriere l’arrivo di Saviano e la blindatura di Sarzanini. Avendo già il primato delle vendite in edicola e dei contatti online. Senza dubbio Sarzanini è la giornalista che ha fatto, da quando scrive sui giornali, il numero di scoop più alto. Un’attitudine, perché è stata brava nel suo settore d’origine, la cronaca giudiziaria, che ha ereditato dal padre, Mario Sarzanini, storico capo della Giudiziaria dell’Ansa.

 

Ma anche su altre vicende che ha toccato. Ultimamente, assieme a Monica Guerzoni, ha dato numerose anticipazioni sui Dpcm anti-Covid. Quando pubblicò in esclusiva e in anticipo il primo decreto che impediva gli spostamenti dalla Lombardia, il 7 marzo scorso, ci furono polemiche sull’opportunità, dato che centinaia di persone saltarono sui treni diretti al Sud. Lei ha sempre risposto che le notizie si pubblicano, importante è che siano vere.

 

Barbara Stefanelli

Il Corriere della Sera adesso ha due vicedirettrici, l’altra è Barbara Stefanelli, vicaria del direttore dal 2015, responsabile del settimanale Sette, ideatrice della Lettura, e del blog 27sima ora. Barbara ha la stessa età di Fiorenza. Gli altri tre vicedirettori sono Daniele Manca, Venanzio Postiglione, Giampaolo Tucci.

 

PASSIONE POTENTE

Per Fiorenza Sarzanini la nomina dell’11 gennaio è il coronamento di una sorta di ossessione. L’ossessione per il lavoro e per il giornalismo, che l’hanno portata a far coincidere (quasi) totalmente la sua vita con la sua professione. Quasi perché c’è -importantissima- la figlia Federica, e il fidanzato, i colleghi, i parenti e gli amici. Le immersioni subacquee e l’isola di Pantelleria.

 

elkann Molinari

Coltivazione delle fonti, facilità nei rapporti, determinazione, senza tregua. Una potente passione. Arrivò al Messaggero come collaboratrice sulla spinta del papà, più o meno contemporaneamente a Massimo Martinelli, figlio del celebre cronista giudiziario Roberto Martinelli. Massimo dallo scorso anno è direttore del Messaggero.

 

JOHN ELKANN MAURIZIO MOLINARI

Erano i ragazzi di bottega della cronaca giudiziaria. Da collaboratori non potevano lavorare in redazione e Sarzanini si chiudeva nell’archivio del giornale e scriveva (macchina da scrivere, a quei tempi). Fu assunta al Messaggero dal direttore Mario Pendinelli. Nel 2000 fu chiamata alla redazione di Roma del Corriere della Sera, da Ferruccio de Bortoli.

 

E’ stata in prima linea su tutte le principali inchieste giudiziarie italiane. Non le è bastato. Per fare solo tre casi: è andata a seguire il sanguinoso G8 a Genova nel 2001 ed è celebre una sua foto mentre sorregge un giovane colpito dalla polizia; è partita con le forze dell’ordine italiane per lo tsunami dello Sri Lanka nel 2004; ha raggiunto nel pieno della notte L’Aquila, dopo il terremoto del 6 aprile 2009.

 

PALAZZO GRAZIOLI

Mantiene comunque un certo atteggiamento “low profile”. Se le si chiede di riassumere la sua carriera, questo è lo scarno risultato: “Fiorenza Sarzanini, è nata a Roma nel 1965. E’ stata assunta nel 1988 dal quotidiano “Il Messaggero” dove è rimasta, occupandosi di cronaca giudiziaria, fino al 2000, quando è stata assunta presso il Corriere della Sera dove lavora come inviato e caporedattore presso l’ufficio di corrispondenza di Roma.

MASSIMO FRANCO

 

Ha seguito i principali casi giudiziari degli ultimi anni, dal G8 di Genova al delitto di Yara Gambirasio. Ma anche le grandi emergenze, dal terremoto allo Tsunami. Ha intervistato Patrizia D’Addario, prima donna a raccontare le feste a palazzo Grazioli. Dall’inizio della pandemia si occupa, tra l’altro, dei provvedimenti del governo”.

 

pierluigi battista foto di bacco

Fiorenza vicedirettrice diventa anche capo dell’Ufficio romano del Corriere della Sera. Novità assoluta, perché Roma ha sempre avuto uno o più vicedirettori e un capo separati.  L’incarico di Sarzanini sarà anche quello di riorganizzare l’Ufficio. Sono in corso le trattative per il pensionamento di alcune grandi firme romane. Massimo Franco ha già fatto l’accordo per un contratto di collaborazione. Pierluigi Battista sta trattando.

 

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…