ezio mauro e scalfari 823

POSTA! - CARO DAGO, "REPUBBLICA" HA ROVINATO LA SINISTRA. HA INVENTATO NEMICI PERICOLOSISSIMI COME IL MOSTRO BERLUSCONI E IL FASCISTA SALVINI, L'ODIO ANTISEMITA CHE NEPPURE NEL 1938, LE GOMORRATE DI SAVIANO CHE ORA CONTAGIANO TUTTI I RAGAZZINI CAMPANI. ERA UN GIORNALE LIBERALE E CURIOSO MA POI… 

Riceviamo e pubblichiamo:

 

EZIO MAURO

Lettera 1

Caro Dago, penso che "Repubblica" abbia rovinato questo paese e la sinistra. Ha inventato nemici pericolosissimi come il mostro Berlusconi e il fascista Salvini, l'odio antisemita che neppure nel 1938, le gomorrate di Saviano che ora contagiano tutti i ragazzini campani, e non solo, in cerca di revolver. Era un giornale liberale e curioso, sfrontato e senza schermi (un giorno appoggio Berlinguer, poi mi piace De Mita). Poi è arrivato Ezio Mauro, cattolico e comunista, puro soviet. Eminenza grigia. Vero leader della sinistra di questo paese. E ha combinato disastri. Ha messo in campo Concite, e Saviani, ha abbassato il volume a coloro che amavano i distinguo. Se la sinistra perde è perché perde Repubblica, e non viceversa.

Audace Fiumarello

 

Lettera 2

arcelor mittal

Caro Dago, Zingaretti: "Chi governava prima ha lasciato 23 miliardi di debito sull'Iva che ora questo governo ha risolto". Risolto?! Lasciandoli in eredità a chi governerà l'anno prossimo e regalando agli italiani sugar tax e plastic tax?

J.R.

 

Lettera 3

Caro Dago, Di Maio: "L'obiettivo è che Arcelor Mittal si risieda al tavolo e ritiri la procedura avviata in tribunale". Molto più modestamente, come dimostrano tutte le elezioni dell'ultimo anno (dal 32 al 7 per cento), l'obiettivo degli italiani è che Giggino vada a casa.

Simon Gorky

 

Lettera 4

federica sciarelli chi l ha visto

Caro Dago, l'Agenzia internazionale per l'energia: "Gli attuali piani dei governi porteranno implicazioni climatiche gravi per il pianeta". E meno male che, escluso Trump, sono tutti impegnati quotidianamente a "combattere il riscaldamento globale". A parole, però.

Edy Pucci

 

Lettera 5

Caro Dago, Federica Sciarelli: "Minacce? Ne ho ricevute tantissime. Ma se uno fa il giornalista d'inchiesta non può aver paura delle minacce". E poi: "Io non sono per le quote rose, devi essere bravo, poi se sei uomo o donna non mi interessa. Parlare di quote mi sembra quasi una diminuzione". La piagnucolosa Laura Boldrini, che voleva essere chiamata "presidenta", che si lamentava per qualche minaccia ed insulto sui social e che voleva le quote rosa dappertutto tranne che tra i lavoratori dell'edilizia, guardi e impari cosa vuol dire essere una donna con le palle.

fabrizio corona e gabriele parpiglia

Axel

 

Lettera 6

Caro Dago, il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha deciso che Fabrizio Corona dovrà scontare in carcere i 9 mesi che, tra febbraio e novembre 2018, aveva passato in affidamento ai servizi sociali. Glieli scalano anche dalla carta d'identità? 

Alan Gigante

 

Lettera 7

Caro Dago, ArcelorMittal, il premier Conte chiede ai ministri di presentare proposte per arrivare con urgenza a soluzioni eque e sostenibili. Siamo alla frutta. Chissà se anche da avvocato "Giuseppi" chiedeva consigli ai clienti sul da farsi. Visto che non c'è un Sarri che lo manda in panchina, saggezza vorrebbe che il Ronaldo dei 5 Stelle si accomodasse negli spogliatoi da solo.

Samo Borzek

 

Lettera 8

Caro Dago

Evo Morales pensava di essersi salvato consegnando all’Italia Cesare Battisti latitante da anni in violazione delle regole sulle estradizioni. Adesso è Morales costretto a scappare. La legge del contrappasso. 

Frank Cimini

evo morales scappa in messico

 

Lettera 9

Oriana Fallaci appena ha saputo che si voleva costruire una moschea in quel di Val d'Elsa, aveva scritto: "Non voglio vedere questa moschea, è molto vicina alla mia casa in Toscana. Non voglio vedere un minareto di 24 metri nel paesaggio di Giotto... Se sarò ancora viva andrò dai miei amici a Carrara, la città dei marmi. Lì sono tutti anarchici; con loro prendo gli esplosivi e la faccio saltare per aria". Ecco, dunque, a chi si sono ispirati i nazi-fascisti di cui si parla ora. Ci rifletta su la destra sovranista che voleva la Fallaci senatore a vita.

Roby Canimo

 

Lettera 10

Caro Dago, «Fascista di m…da, ammazzati»; «Put..na fascista, ti devono sbranare i cani»; «Farai la fine del sorcio topo di fogna Mussolini». «Affondiamola con un bel sasso legato al collo». «Muori, Giorgia. Hai rotto i c…con la tua demenza». «Fai tanto yoga così pratichi a stare con la testa in giù». Dal profilo Facebook della Meloni, crestomazia breve di una commissione (verbo) dell’odio.

Giorgio Colomba

 

Lettera 11

elena capparelli fiorello fabrizio salini

Caro Dago, come mai sulla vergognosa notizia inesistente, inventata di sana pianta da Repubblica, dei 200 messaggi quotidiani di odio alla senatrice Liliana Segre non è intervenuto l'Ordine dei giornalisti? A loro interessano solo le "patate bollenti" di Libero?

Scottie

 

Lettera 12

Caro Dago, la Rai e Fiorello vorrebbero che imparassimo l'uso di Rai Play. Io accedo a Rai Play della mia smart TV da molto tempo per guardare film, sceneggiati e tante chicche dell'epoca d'oro. Tra le ultime cose che mi sono goduto ci sono le prime due stagioni di Rocco Schiavone (un mio idolo!). Però, da quando Fiorello è sbarcato sulla piattaforma on line della RAI, tutte queste cose sono sparite e la programmazione risulta molto snellita. Al loro posto ci sono i vari sketch dello show man siculo. E' possibile ancora accedere ad alcuni contenuti che tanto mi piacevano solo da computer e non più da smart TV.

acqua alta a venezia

Insomma, il pensiero unico della RAI passa anche per Fiorello utilizzato come arma di distrazione di massa?

[Il Gatto Giacomino]

 

Lettera 13

Caro Dago acqua alta a Venezia. Ieri 190 cm alle 23:30, contro i 140 cm previsti a metà giornata. Quindi se hanno toppato di 50 cm in 12 ore, di quanto l' "algoritmo" e gli "scienziati" si stanno sbagliando sulle previsioni riguardo ad aumento delle temperature e livello dei mari tra 30 anni o a fine secolo?

Fabrizio Mayer

 

Lettera 14

Caro Dago, oggi pubblichi le foto affiancate di Gruber e della Meloni, riprese durante lo scazzo avvenuto tra le due all'interno di Otto e Mezzo, il talk preserale di La7. L'espressione furiosa della Gruber contrapposta a quella piú composta della Meloni la dice lunga sul precario equilibrio nervoso della conduttrice. Non sarebbe auspicabile che qualcuno di bravo la consigliasse per il suo bene?

 

piazza san marco venezia

È un vero peccato sprecare tanta intelligenza per sostenere tesi faziose o stupide, in ragione di un malinteso senso del giornalismo militante. E quando, come anche ieri sera avvenuto, si lancia puntuale la minaccia di "...basta..le tolgo la parola.."   chiaro Indice di arroganza ed impotenza non si fa certo una bella figura. Mentre la vittima di turno, in questo caso la Meloni, riscuote simpatia agli occhi di chi assiste e politicamente ringrazia.

Max

 

Lettera 15

Caro Dago, Stato Uniti, oggi alla Camera inizia il processo di impeachment a Trump. Il giorno dopo la vittoria di Donald i Democratici hanno deciso che il Presidente doveva essere messo in stato di accusa. Che abbiano impiegato 3 anni per trovare un motivo è solo un dettaglio. Non fosse stata la Russia o l'Ucraina, sarebbero andate bene anche Lettonia, Estonia o l'Isola di Pitcairn, quella degli ammutinati del Bounty. Tutto pur di far cinema.

Camillo Geronimus

RENZI E GENTILONI

 

Lettera 16

Caro Dago, governo in Spagna, Sanchez e Iglesias firmano l'accordo. Come Di Maio e Zingaretti: amici per la p... per p... Per la poltrona!

Nereo Villa

 

Lettera 17

Caro Dago, su La Stampa, Renzi rilancia "un piano choc per l'economia da 120 miliardi in tre anni". Ah sì, lui è quello che se l'Europa fa una questione di zero virgola, "un paio di miliardi si trovano subito". Quindi 120 in tre anni sembrano una cifra assai sotto al suo standard. Perché tanta timidezza?

Diego Santini

 

Lettera 18

Dago darling, si celebra la caduta del muro di Berlino, ma raramente si parla di chi (con nomi e cognomi) l'aveva fatto costruire col silenzio-assenso anche degli antenati degli odierni sinistrati italiani diventati ora "sinceri" capitalisti. Domani chissà. Walter Ulbricht, gran capo della SED, partito unico della DDR, era un nome che incuoteva terrore in Germania in quegli anni.

 

caduta del muro di berlino 3

So quello che dico, perché ho abitato a lungo in Germania (anche a Berlino Ovest per alcuni mesi) in quegli anni. Ma era molto stimato dai dirigenti del PCI! Gli attuali "buoni" della capital-sinistra italiana se la cavano lodando il film "Le vite degli altri" (senza dubbio un capolavoro), ma dimenticando tutto l'altro marcio che c'era non solo attorno ad Alexander Platz. Ossequi 

Natalie Paav

 

Lettera 19

Caro Dago, Venezia sott'acqua. Il Mose serve come la lotta all'evasione fiscale: a nulla. Chi lo ha progettato ha sbagliato fin dal nome. Era "Mosè" quello che separava le acque.

Bug

 

PORTO DI MALAMOCCO MOSE

Lettera 20

Dago Amico, i media vivono di gossip, retroscena e fake. Bene, allora contribuisco: Zinga è andato in USA e ha visto la Pelosi, grande accusatrice di Trump e mentre Belpietro si destreggia con note da baffi e barbe di un certi tipo, chissà se Zinga ha rassicurato la democrat president del Congresso, su tante cosette ai tempi di Renzi e Gentiloni da Mifnord a Mifsud. chissà ? Note di geografia economia nient' altro.

Birra e salsicce - peprig -

 

Lettera 21

Caro Dago, pora Venezia! Adesso molti additeranno la colpa al global warming (e nel 1966 di chi era?). Una riflessione: l'aeroporto di Shiphol (Amsterdam) è costruito a a 5 metri sotto il livello del mare, e non mi risulta che ci si arrivi in nave. Perchè? Per il semplice motivo che gli olandesi da secoli costruiscono dighe foranee a protezione del territorio. La stessa soluzione era stata proposta anche a Venezia (con dighe notevolmente più basse, visto che l'acqua alta ancora non arriva a 5 metri, almeno fino al 2100, secondo le previsioni di alcuni) ma i "gretini" del tempo insorsero a difesa dell'ecologia della laguna e dei fringuelli che ci abitano, e alla fine fu scelto quel miracolo di ingegneria (per chi crede ai miracoli) del Mose, e si è visto come è finita, un'opera faraonica che probabilmente non entrerà mai in funzione dopo oltre 35 anni di lavori, ma che ha consentito indicibili abbuffate a politici e sodali. Alla fine a finire "uccellati" ci sono rimasti i poveri veneziani c he si trovano, letteralmente, a mollo!

venezia progetto mose cantieri x

Deboss

 

Ultimi Dagoreport

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...