cannibale

POSTA! - PER FERMARE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO  DOVREMMO DIVENTARE TUTTI VEGETARIANI O VEGANI? NON È DETTO. POTREMMO RISPOLVERARE L'ANTICA CULTURA DEL CANNIBALISMO, MAGARI FACENDOCI AIUTARE DAGLI AMICI CHE ARRIVANO DALL'AFRICA E SONO AVVEZZI ALLA PRATICA. COSÌ RISOLVEREMMO SIA IL PROBLEMA DELL'ALIMENTAZIONE CHE QUELLO DEL SOVRAPPOPOLAMENTO...

Riceviamo e pubblichiamo:

 

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI

Lettera 1

Caro Dago, sei grillini non si sono presentati per votare la fiducia al Decreto Sicurezza bis. Ma è tutta scena pianificata col bilancino. I 5 Stelle avevano quale obiettivo la messa in sicurezza delle poltrone e così hanno fatto.

Furio Panetta

 

Lettera 2

Caro Dago, ai 5 Stelle dal Senato un sonoro vaffanquorum.

BarbaPeru 

 

Lettera 3

Caro Dago, secondo l'Associated Press, il killer di Dayton, in Ohio, avrebbe avuto su Twitter un account con un nome fasullo, ora rimosso dalle autorità, in cui si definiva di sinistra, contrario a Donald Trump e sostenitore della candidata democratica Elizabeth Warren. Se la notizia fosse confermata, auguri ai Dem!

DAYTON

E.Moro

 

Lettera 4

Gentil Dago,

Giovannino Floris, conduttore, de’sinistra, de “la 7 TV” : “Per incontrare Bush, mi spacciai per cameriere”. Ha imparato il mestiere così bene da continuare a farlo, negli studi tv, con Pigi Bersani e con il conte Paolo Gentiloni Silverj...Ossequi.

Pietro Zandoli

 

Lettera 5

Caro Dago, Salvini: "Toninelli non mi sembra all'altezza di gestire le infrastrutture di un Paese bello ma difficile come l'Italia". Come dargli torto. "Toninulla" ha già gravi difficoltà a gestire l'infrastruttura da cui gli escono le parole - ogni volta che apre bocca gli parte una scemenza - figurarsi l'apposito ministero.

Leo Eredi

nicolas maduro

 

Lettera 6

Caro Dago, Salvini: "Non regalerò agli italiani altri mesi di litigi, polemiche e insulti". Santo cielo, no! Ci ha già regalato Di Maio, Fico, Toninelli e i commenti di Di Battista figlio e padre. Disinciuci al più presto.

Kevin DiMaggio

 

Lettera 7

Caro Dago, un occhio artificiale "costruito" in 3D a partire da cellule umane e capace di aprire e chiudere palpebre in idrogel sintetico è stato realizzato dall'University of Pennsylvania, negli Stati Uniti. Mah! Non si è capito se è stato creato interamente in laboratorio o se per partorirlo è stato necessario affittare un utero.

Benlil Marduk

 

Lettera 8

Caro Dago, Venezuela, Trump congela gli asset del governo Maduro in Usa. E poi dicono che Donald non fa nulla contro il "riscaldamento".

centinaio

Tuco

 

Lettera 9

Carlo Dago, per fermare il cambiamento climatico  dovremmo diventare tutti vegetariani o vegani? Non è detto. Potremmo rispolverare l'antica cultura del cannibalismo, magari facendoci aiutare dagli amici che arrivano dall'Africa e sono avvezzi alla pratica. Così risolveremmo sia il problema dell'alimentazione che quello del sovrappopolamento mondiale - non certo italiano - che rappresenta il principale fattore di aumento dell'inquinamento tenuto sempre accuratamente ben nascosto dai talebani dei mutamenti climatici.

Berto

 

Lettera 10

Caro Dago, in caso di impallinamento in Europa del candidato commissario leghista? Risponde il ministro all'Agricoltura Gian Marco Centinaio: "Sarebbe un fatto senza precedenti: il partito più votato in Europa privato del diritto di esprimere un proprio commissario. Lo facciano pure, a quel punto però scateniamo una guerra». Si spera guerra vera e non come l'assalto dei Serenissimi a Piazza San Marco nel 1998 col carrarmato di cartone.

Pier

NICOLA ZINGARETTI E MATTEO RENZI

 

Lettera 11

Caro Dago, Dl Sicurezza bis. Per Zingaretti ora l'Italia è più insicura a causa dei Cinque Stelle "schiavi" della Lega. Ma senti chi parla. Proprio il Pd che con Renzi sui migranti ha fatto l'umile servitore di Francia e Germania accogliendo nel Belpaese tutti i migranti che loro rifiutavano, con conseguenze sulla sicurezza ben note a tutti. Tranne forse al fratello sfigato del commissario Montalbano.

Jonas Pardi

 

Lettera 12

Caro Dago, dopo lo strappo di Max Bugani nei confronti di Luigi Di Maio, M5s sempre più diviso. Da una parte l'ala governista con il desiderio di andare avanti con l' esperienza di governo, dall' altra un gruppo movimentista di big e attivisti che chiede un cambio ai vertici e manifesta il desiderio di tornare al voto e, molto probabilmente, all'opposizione. Ma è normale. Non sono nati per governare, ma affinché Grillo potesse far battute nei suoi spettacoli.

Bibi

 

Lettera 13

ANTONIO SCURATI

Caro Dago, ambiente, Cnr: «In Italia aria "più pulita" in ultimi 40 anni». Allora ci pigliano per il c*lo. Non dicono tutti i giorni, da mattina a sera, che la causa principale dei cambiamenti climatici è l'inquinamento?

Daniele Krumitz

 

Lettera 14

Dago darling, Scurati (o chi per lui) reclamizza ossessivamente la sua romanzografia su Mussolini (non so in che versione) nella MM meneghina con lo slogan "Quando c'era lui queste storie erano censurate". Chissà perché ora che da quasi un secolo lui non c'é più, la censura attuale proibisce che si legga l'agiografia "Dux" di Margherita Sarfatti. Neanche in versione originale inglese e neanche con tutte le necessarie note negative del caso. E dico Margherita Sarfatti, non una sciampista qualsiasi con la mania della scrittura o del copia e incolla (come s'usa ora). 

 

E fosse solo Dux che la censura "democratca" proibisce o mette sotto il tappeto dell'"oubli" come fa spesso il consorzio di giornaloni e TV guidato da Rep e Corrierone! Ma ha ancora un senso la parola democratico oggigiorno, dopo tutti gli esempi delle repubbliche socialiste e democratiche del secolo scorso, DDR (Repubblica Democratica Tedesca) in testa che fu tanto amata dagli avi dell'attuale PD? E dove le parole hanno spesso il senso contrario del loro originale. Ossequi 

Natalie Paav  

 

Lettera 15

luca telese

Devo dire che questa trasmissione serale denominata “In Onda” mi ha fatto un po’ sbagliare valutazione! Forse anch’io spoetizzato dal duo monstre cicciotelese-sorcettoparenzo, l’ho attaccata con troppa foga! E che diamine!: l’avevo presa troppo sul serio, ossia come fosse una trasmissione si’ di parte, però connotata da professionalità e competenza dei due donchisciotteschi baldi conduttori.

 

Invece giorno dopo giorno si è rivelata una galleria degli orrori, un’insalata russa fatta con i soliti ingredienti: un po’ di immancabile salvini, succo di grillini, spruzzata generosa di senape piddina con qualche goccia di arsenico sinistrato, tanti ospiti mummificati e affamati di farsi vedere li’ (“così esisto..” pensano - vedi ieri sera tali Canfora, non il maestro di musica ma la maschera greca dello storico di Cesare, e Cuperlo, o Coparlo alla triestina, ossia nel senso di ucciderlo ...per scherzo ovviamente). Però c’è un però, come in tutte le cose para serie.

 

david parenzo foto di bacco (2)

Se la si guarda con un po’ di distacco, da lontano, con il sorriso spianato, ecco allora che questa “In Onda” può diventare altra cosa, non Altra Italia, ma proprio altra cosa. I due presentatori diventano due giullari alla Rigoletto - uno grasso e l’altro magro - e tutto diventa digeribile. Si può ridere di gusto di fronte alle cazzate che sparano seriosi, compunti a ritmo continuo; ci si può divertire nel vedere come mangiano veleno parlando di Salvini e grullini; si “trova allegria quando invitano gli ospiti a dire quello che già sappiamo etc etc. Insomma godiamocela sta “In Onda” come avanspettacolo.

 

ursula von der leyen incontra giuseppe conte a palazzo chigi 1

Vi regalo (parlo ai miei sublettori ) una chicca di ieri sera sul tema Ursula von der Leien. Ognuno la chiama alla sua maniera del ca’: van der leien; fan der laien; von der laien;van der leien; fon der leien e altro ancora e ancora (il tutto letto in italiano naturalmente, ndr).

 

Capisco tutto, ma giornalisti sedicenti tali che non sanno pronunciare correttamente il cognome di Ursulona nostra da’ il senso della loro preparazione. Tra questi l’eccellente direttore della Stampa (detta la Busiarda) che ha apostrofato la signora con un bel “van der leien” facendola diventare olandese. Grazie Molinari, per anni agli Esteri, ma il tedesco è importante o no? Troppo facile indovinare solo il cognome della culona Anghela (detto in tetesco)!

Luciano

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”