di maio soldi spesa pubblica

POSTA! - DI MAIO DICE CHE NON VOTERÀ MAI UNA LEGGE DI BILANCIO CHE VA AD AUMENTARE IL DEBITO. L'HA FATTO GIÀ L'ANNO SCORSO E INFATTI ORA NON SI SA DOVE ANDARE A PRENDERE I SOLDI - ADESSO TUTTI CONTRO SALVINI. SI INIZIA A SOSPETTARE CHE PORTI SFIGA IL NOME MATTEO

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Caro Dago, nei primi 10 mesi di governo il vicepremier Salvini ha utilizzato i voli di Stato 22 volte, la ministra Trenta 66. Su chi hanno aperto un fascicolo i magistrati? 

tria di maio salvini conte

E.Moro

 

Lettera 2

Caro Dago, adesso tutti contro Salvini. Si inizia a sospettare che porti sfiga il nome Matteo.

BarbaPeru 

 

Lettera 3

Caro Dago, Di Maio dice che non voterà mai una legge di Bilancio che va ad aumentare il debito. L'ha fatto già l'anno scorso e infatti ora non si sa dove andare a prendere i soldi.

Lidiano Pretto

 

Lettera 4

salvini di maio

Caro Dago, a 102 anni è morto l'architetto Ieoh Ming Pei. Chissà se lo seppelliranno sotto a quella schifezza di Piramide che ha depositato davanti al Louvre, così almeno servirebbe a qualcosa.

Alan Gigante

 

Lettera 5

I "Grillini" rifiutarono l'ingresso al Governo di Forza Italia perché, oltre al resto, vantava una storia imbottita anche di condannati e indagati ed ora si ritrovano ad aver a che fare con quelli della Lega.. più jellati di così !!!!! 

Santilli Edoardo

 

Lettera 6

bill de blasio 4

Caro Dago, il sindaco Democratico di New York Bill De Blasio scende in campo per la corsa alla Casa Bianca. Tra le cose positive che è convinto di aver fatto cita i  "provvedimenti contro i cambiamenti climatici". Di quanto è diminuita la temperatura a New York???

Mauro Soffianopulo

 

Lettera 7

Caro Dago, il nuovo piano di Trump sui migranti è un sistema basato su merito, competenze e conoscenza dell'inglese. È il metodo usato da tutte le aziende per assumere. Visto che sono in milioni a bussare alle nostre porte, facciamo una selezione e scegliamo i migliori. Sempre che non si voglia trasformare l'Occidente in un ricovero permanente per disperati che trascinerebbe giù tutti, non dando la possibilità a chi è più "fortunato" di aiutare chi sta peggio. Sostenere che si possono salvare tutti è un imbroglio bello e buono.

Flavio

 

Lettera 8

Caro Dago, Di Maio: "La Lega mandi via il sindaco di Legnano". Lo hanno arrestato e sta in carcere. Dove dovrebbero mandarlo? Lui invece, se vuole, può far dimettere le indagate Raggi e Appendino che da sindache indagate stanno continuando a fare i loro affari. Coraggio Giggino, dimostra coerenza! Axel

APPENDINO RAGGI

 

Lettera 9

Caro Dago, dopo i fatti di Torre Maura e Casal Bruciato (casa "regalate" ai rom), militanti di CasaPound e Forza Nuova indagati per una sfilza di reati. Persino per rapina, in relazione al pane buttato per terra e calpestato perché non venisse dato ai nuovi assegnatari. Quando invece viene arrestato un migrante per spaccio di droga poi lo si rilascia con la motivazione che non aveva alcun'altra attività da fare per vivere. E questo sarebbe uno Stato di diritto? Più che altro è uno Stato che rovescia chi non segue la sua ideologia bacata.

Piero Nuzzo

 

Lettera 10

Caro Dago, Grillo manderebbe Salvini a calci a fare il suo lavoro al Viminale. Potrebbe essere una specie di complimento, perché Di Maio anche se lo pigli a calci comunque il suo lavoro non lo sa fare.

Mario Canale

 

Lettera 11

chelsea manning

Caro Dago, la protesta degli striscioni contro Salvini è una scemenza che poteva venire in mente solo ad una sinistra alla disperazione. Lenzuola, pennarelli e balconi ce li ha anche chi vota per la Lega. Vogliono fare la conta degli striscioni invece di quella nelle urne? Il prossimo passo quale sarà? Andare ad aspettare il leader del Carroccio sotto casa?

 

Anche lì attenzione, perché tutti hanno un posto dove abitano. Tentare di imitare i Democratici americani che da quando c'è Trump hanno sbroccato non è una buona strada. Prima lo capiscono a sinistra meglio è per loro. Essere "democratici" nel senso del significato della parola significa anche saper perdere.

Stef

 

Lettera 12

chelsea manning

Caro Dago, l'ex analista militare Chelsea Manning torna in carcere per essersi rifiutata di testimoniare nuovamente davanti a un gran giurì in un'indagine su Julian Assange. Dovrà restarci "finché cambierà idea o per tutto il mandato della giuria che scade tra 10 mesi". Ma come, è stata abolita la tortura ma per i procuratori, come mezzo di dissuasione, è ammesso il sequestro di persona e il ricatto?

Frankie Catrame

 

Lettera 13

Caro Dago, i grillini si dicono non disponibili a votare una legge di Bilancio con più debito. In linea di principio sarebbe giusto, ma poi finirà come l'anno scorso. Qualche numero truccato qua e là, previsioni ottimistiche e vai col rosso!

Lauro Cornacchia

 

Lettera 14

virginia raggi luigi di maio

Caro Dago, è polemica per la sospensione di un'insegnante a Palermo per aver consentito ai propri studenti di accostare in un compito le leggi razziali all'attuale decreto sicurezza. Non si preoccupi la prof. Per le Europee non si fa a tempo, ma al prossimo giro elettorale avrà certamente il suo seggio col Pd o sinistroidi collegati.

Nereo Villa

 

Lettera 15

Caro Dago, M5S: "Non pensiamo che la Lega sia fatta tutta di corrotti ma che si tiene i corrotti purtroppo sì". Allora riassumendo. Quando un magistrato indaga un leghista per corruzione, questi è colpevole senza bisogno del processo. Quando invece ad essere indagate sono la Raggi o la Appendino, sono innocenti finché non c'è una sentenza. È una bella favola, ma vedremo alle Europee del 26 maggio quanti elettori grillini ci credono ancora.

Lucio Breve

 

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."