luigi di maio reddito di cittadinanza

POSTA! - MANCANO BRACCIA. PERCHÉ NON IMPIEGARE I PERCETTORI DEL REDDITO DI CITTADINANZA E I NAVIGATOR? SE RIFIUTANO DI LAVORARE (NON IN PRIMA LINEA) PERDONO IL REDDITO. SI CERCANO AUTISTI, TRASPORTATORI, TELEFONISTI.CI HA PENSATO QUALCUNO? – QUINTO CONTAGIO IN VATICANO. UNA COSA INSPIEGABILE VISTO CHE I PRETI TRA DI LORO NON DOVREBBERO ABBRACCIARSI E BACIARSI...

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

ANDREA SCANZI

Caro Dago, Andrea Scanzi un mese fa: "Questa non è una malattia mortale, porca di una puttana, troia ladra. Cosa state a casa? Pensate che si va in guerra? Con il coronavirus non succede una sega nel 99,7 o 8 per cento dei casi. Perché vi viene un piccolo cazzo di raffreddore vi preoccupate? [...] Continuate a uscire, a scopare, a venire a teatro". La firma de Il Fatto Quotidiano si crede molto intelligente. Finalmente è riuscito anche a dimostrarlo.

Giuly

 

Lettera 2

meme sul coronavirus 16

Caro Dago, coronavirus, Berlusconi: "Serve liquidità, lo Stato agisca subito". Non c'è da preoccuparsi, il Governo ha già estratto il contagocce dal cilindro.

Pikappa

 

Lettera 3

MATTIA SANTORI

Caro Dago, se le Sardine, per illudersi di esistere e di galleggiare, sono condannate ad attaccarsi alla bombola ad ossigeno di Salvini per attaccarlo, significa che un movimento, cosiddetto spontaneo, che ha cantato per una sola stagione alla corte del Sistema, si è di fatto inabissato.

Antonio Pochesci

 

Lettera 4

I COLPI DI TOSSE DI PAPA BERGOGLIO

Caro Dago, coronavirus, quinto contagio in Vaticano. Una cosa inspiegabile visto che i preti tra di loro non dovrebbero abbracciarsi e baciarsi...

Pino Valle

 

 

Lettera 5

Caro Dago

di maio reddito di cittadinanza

Mancano braccia. Perché non impiegare i percettori del reddito di cittadinanza e i navigator? Se rifiutano di lavorare (non in prima linea) perdono il reddito. Si cercano autisti, trasportatori, telefonisti.Ci ha pensato qualcuno?

Angelo

 

Lettera 6

leo messi beve

Caro Dago, calcio, Messi e i suoi compagni dicono no alla proposta del taglio di stipendi avanzata dal Barcellona, per il periodo di fermo del campionato causa emergenza coronavirus. Bamboccioni viziati. Forse non hanno capito quel che attende il mondo nei prossimi anni.

Nino

 

Lettera 7

il servizio del tgr leonardo sul virus creato dai ricercatori

Caro Dago, se il gotha dell'italica virologia scende virilmente in campo per diffidare chi, richiamando un datato servizio televisivo, propalerebbe la 'fake' del Covid-19 creato in un laboratorio cinese, significa che non è 'fake'. La smentita, Missiroli scripsit, è una notizia data due volte, 

Giorgio Colomba

 

Lettera 8

giuseppe conte ospite della gruber a otto e mezzo 7

Caro Dago, ma il virus prodotto in laboratorio visto nel Tg Leonardo del 2015 è lo stesso Covid-19 che circola oggi? No, è come per il premier Conte. Quello che il 27 gennaio dalla Gruber diceva "Siamo prontissimi nell'affrontare l'emergenza virus" era un altro Giuseppi.

John Doe Junior

 

 

Lettera 9

iacoboni

Gentile Dago, in merito all'articolo di Iacoboni su La Stampa, da te ripreso, riguardo alle forniture e al personale medico russo inviate all'Italia. Da quel poco che so, per diretta conoscenza di una dentista russa, lì tutti i laureati in materie sanitarie sono inquadrati come tenente medico nell'Esercito Russo, uomini e donne, e sono tenuti a prestare servizio militare (motivo della mia divertita curiosità a vedere le foto da giovane della mia conoscente che imbracciava un kalashnikov, sapendolo smontare e usare tra l'altro) e ad essere richiamati in servizio in caso di necessità. Tanto sapendo, non vedo motivo di scandalo, come troppo spesso traspare dai pezzi del giornalista citato.

IngSorb

 

Lettera 10

MARIO DRAGHI

Caro Dago, siamo sicuro che i coronabond siano veramente necessari? Draghi ha fatto intendere che è meglio fare debito visto che il patto di stabilità è saltato, infondo abbiamo già uno strumento economico comune gli EURI che non ha una autorità che lo governa (eccetto la BCE ma non è il suo compito) che ci sta rovinando, cosa accadrebbe se si crea un secondo strumento condiviso senza un'autorità legittimata? L'influenza tedesca continuerà come continua con l'euro? in bocca a lupo...

An.Ferraro

jeff bezos

 

Lettera 11

Caro Dago, poco prima che Wall Street raggiungesse il massimo storico per poi crollare a causa del coronavirus, Jeff Bezos, proprietario di Amazon, ha venduto azioni della società da lui fondata per 3,4 miliardi di dollari, pari a circa il 3% della sua partecipazione. Forse aveva già previsto di donare milioni di dollari per la futura emergenza Covid-19? Di sicuro la fine della pandemia e la ripresa dell'economia conviene prima di tutti a lui, per poter continuare ad essere l'uomo più ricco del mondo. Se siamo  globalmente costretti a restare tutti chiusi in casa a diventare poveri nessuno compra nulla, nemmeno on-line.

P.T.

 

Lettera 12

 

L'ARTICOLO DEL WALL STREET JOURNAL SUL CORONAVIRUS E IL LABORATORIO DI WUHAN

Cara la mia Spia, non siamo in grado di sapere se il virus è partito dalla Cina. Siamo in grado di sapere, però, che per eliminare molti dei suoi asintomatici stanziali, l'America ha usato coperte infettate dal vaiolo. Ha smesso, o ha cambiato sistema? Visto che per curare i suoi interessi manda in giro la Cia, direi che ha solo cambiato antivirus. Dice che a pensar male si fa peccato? Già che ci sono con l'antivirus: Spero che la smetta di deridera la persona di Conte. L'insistenza la rende simile a un'acida frocia. La sua intelligenza non lo merita. Cordialità, Vitaliano.

 

MARIO DRAGHI.

 

Lettera 13

caro Dago, siamo un paese di pagliacci governato da pagliacci dove si riescono a fare 4 e diconsi 4 versioni diverse di autocertificazione per uscire di casa. Al di la delle variazioni legate ai mitici DPCM solo un burosauro può pensare di richiedere il numero della carta d'identità nelle prime due versioni, poi il numero e la data di emissione nella terza, poi finalmente il numero, la data e l'ente che l'ha emessa nella quarta. Siamo irrecuperabili. 

Il Contropelo

 

Lettera 14

arbasino

Dago darling, meno male che ai devoti del dio Priapo fu proibito (con la chiusura notturna) di andare a celebrarlo nel Colosseo di Roma. Ora rischierebbero multe pesanti e anche il carcere. Si racconta che tra i devoti ci fossero molti artisti di ogni ordine e grado, specie ai tempi della "Hollywood on the Tiber", ma che i riti fossero democraticamente aperti a tutti. Magari con la stessa discriminante (i cm) che paremi il grande Arbasino disse si praticava nel "Giardino Inglese" di Monaco di Baviera. Pare che i devoti arrivassero da tutto il mondo (persino dalla Bitinia!) e che alcuni si trasferissero, sul far del giorno, al vicino Circo Massimo, dove potevano continuare le loro adorazioni, tra gli oleandri che allora abbondavano sul lato dell'Aventino. Chissà se, in questi tempi di morti viventi, tra i "fantasmi a Roma" ci sono anche quelli degli antichi devoti che nel frattempo sono passati a miglior vita. Ossequi 

Natalie Paav 

 

Lettera 15

draghi merkel

Ciao Dago, le parole di Draghi replicano dall'alto della sua autorevolezza quello che altri economisti (De Cecco, Sapelli, Ciocca...) dicono da anni, stigmatizzando la miopia tedesca, etc. e che migliaia di anonimi (che hanno letto quattro libri buoni di economia) pensano da sempre.

 

ma adesso è il momento di dire chiaramente che se in questi trent'anni si è protetto il risparmio del ceto piccolo borghese, oltre agli interessi del grande capitale, quel ceto è a rischio collasso. bisogna dire al popolino olandese e finlandese (e tedesco, soprattutto) che moriranno anche loro, se il palazzo europeo crolla. ci pensa la Merkel? vediamo.

rob

 

Lettera 16

GIUSEPPE CONTE ATTILIO FONTANA

Caro Dago, "Non abbiamo tempo da perdere per le tue stronzate». Questa sarebbe stata la risposta ottenuta da un dirigente del 118 quando ha suggerito alla Regione Lombardia misure drastiche quando ancora l’epidemia del coronavirus era agli inizi. Forse perché al Pirellone si attenevano rigorosamente ai protocolli del Governo basati su "evidenze scientifiche"? «Abbiate fiducia che le nostre precauzioni sono le migliori al mondo», diceva all'epoca il premier Conte.

Baldassarre Chilmeni

 

Lettera 17

tedros adhanom ghebreyesus

Caro Dago, Mario Draghi, ex presidente della Bce: "È chiaro che la risposta alla guerra contro il coronavirus deve coinvolgere un significativo aumento del debito pubblico". E questo sembra un invito ad usare non il bazooka ma l'ordigno nucleare.

Yu.Key

 

Lettera 18

Caro Dago, coronavirus, Oms: "Medici italiani eroici, da Governo impegno incredibile". Come no, l'Esecutivo si è impegnato talmente tanto che tra i camici bianchi vi sono quasi 6.000 contagiati e decine di morti. 

Gaetano Lulli

 

Lettera 19

il new yorker si ispira a fontana

Caro Dago, in questo periodo di obbligo a stare casa, tutti se la sono presa con i runners, che volevano allenarsi a tutti i costi. Ma prepariamoci a vedere tanti "incredibili Hulk" a diventare come Gandhi. Tutti quelli che non potranno più andare in palestra e cibarsi di steroidi anabolizzanti.

Bug

 

Lettera 20

Caro Dago, coronavirus, Confcommercio: "In fumo 52 miliardi di consumi". Però bisogna anche dire che chi aveva i soldi se li è tenuti e potrà spenderli in seguito. Ad esempio, una decina di giorni fa, Massimo Cacciari raccontava che questo mese era riuscito a spendere solo 200 euro. Potrà fare acquisti quando le attività ripartiranno.

Furio Panetta

 

Lettera 21

 

Ciao Dago, due riflessioni in tempo di corona virus.

coronavirus terapia intensiva bergamo

La prima riguarda le persone recluse nelle strutture penitenziarie:  mai come in queste settimane possiamo capire quanto possa essere frustrante, e persino umiliante, dover condividere 24ore al giorno una cella di pochi metri quadri in quattro o addirittura i sei persone. La prossima volta che sentiremo parlare dei diritti dei reclusi, spero che ci sarà maggiore sensibilità rispetto a questi argomenti. A guardare i video che circolano in rete, si può persino ipotizzare che, per i reati meno gravi, gli arresti domiciliari possano essere addirittura un maggiore deterrente rispetto al carcere...

TRIAGE CORONAVIRUS

 

La seconda riguarda la penosa pubblicità che ci tocca quotidianamente sorbirci, da parte degli "editori seri", riguardo alle fake news. Ora, partendo dal fatto che i siti come il tuo nascono proprio per dimostrare il contrario, ovvero l'attitudine degli "editori seri" a pubblicare fake news, a nascondere le vere notizie in angoli remoti e quasi inaccessibili, a distorcere il senso delle notizie, il tutto a vantaggio di pochi eletti, mi chiedo con quale faccia si possa chiedere la sottoscrizione di un abbonamento da 10euro al mese? Va bene che Gramsci ha ben spiegato come le classi subalterne siano felici di spendere il loro soldo quotidiano per leggere le bugie confezionate dai padroni per meglio ingannarle, ma tutto ha un limite. Un quotidiano che viene comprato regolarmente da poco più di 120 mila persone, non può pretendere più di 1euro al mese! 12euro l'anno sono anche troppi.

johnkoenig

 

Lettera 22

Caro Dago

adriano panatta

rispondendo ad una domanda sui problemi economici dei tennisti a causa dell’interruzione dei tornei per il coronavirus, Adriano Panatta ha detto di essere molto più preoccupato per gli operai della Finsider. A parte il fatto che la Finsider era una società finanziaria per cui di operai alle proprie dipendenze, se mai li avesse avuti, deve averne avuti ben pochi, mi sembra di ricordare che la Finsider venne messa in liquidazione volontaria dall’IRI nel 1988. Pertanto e salvo errore non penso che ci siano attualmente operai che lavorino per la Finsidere considerato che tale società non esiste da oltre trent’anni.

adriano panatta

Pietro Volpi

 

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…