volodymyr zelensky 2022venezia

POTEVA MANCARE UN VIDEO DI ZELENSKY A VENEZIA? MACCHÉ: IL PRESIDENTE UCRAINO APPARE IN COLLEGAMENTO CON IL LIDO, CITA IL “GENIALE” MORRICONE E PARLA DELLA GUERRA COME DI UN FILM HORROR. AL POSTO DEI TITOLI DI CODA, SCORRONO I NOMI DEI MINORENNI MORTI DALL’INVASIONE RUSSA: “SONO IMPORTANTI, RISCHIANO DI FINIRE NELL’OBLIO E NELL’OSCURITÀ PERCHÉ LA GENTE SI ALZA E SE NE VA. LA VOSTRA PRESA DI POSIZIONE È IMPORTANTE, LE VOSTRI VOCI CONTANO, LA VOSTRA PAROLA È FORTE. IL MINIMO CHE POTETE FARE È NON RESTARE IN SILENZIO…” - VIDEO

 

 

 

 

 

Fulvia Caprara per “La Stampa”

 

volodymyr zelensky in collegamento con la mostra del cinema di venezia

Stavolta i titoli di coda, quelli davanti a cui il pubblico, in genere, inizia ad alzarsi e a lasciare la sala, sono i più importanti, i nomi per cui bisogna restare seduti, inchiodati a una realtà che non può essere ignorata nemmeno per un attimo.

 

Il presidente Zelensky appare a sorpresa nel cuore della cerimonia d'inaugurazione della 79ª Mostra del cinema, con lo sguardo dritto, segnato dallo sforzo di una resistenza che, ormai, dura da mesi e di cui non si immagina la fine.

 

rocio munoz morales 4

La scelta vincente è nell'adottare, per l'occasione, il linguaggio cinematografico: «Cari ospiti della Mostra, apprezzo la possibilità di rivolgermi a voi, oggi, per raccontare la nostra storia, quella dell'Ucraina, la nostra nazione, e della guerra che la Russia sta facendo contro di noi da 189 giorni. La storia è fuori competizioni ed è anche al di fuori dei limiti dell'umanità e del senso comune. È un dramma basato su eventi realmente accaduti, interpretato nella vita reale, da assassini, macellai, terroristi in carne ed ossa».

 

LISTA DEI MINORENNI MORTI IN UCRAINA - IL VIDEO DI ZELENSKY A VENEZIA

La colonna sonora, dice ancora Zelensky proseguendo nella metafora cinematografica, non «appartiene, in questo caso, al geniale Ennio Morricone, ma è fatta dell'orribile rumore delle esplosioni, dei colpi delle armi, dei raid aerei e delle sirene che li annunciano.

Il film è un horror, che non dura 120 minuti, ma 189 giorni, di cui l'Ucraina, l'Europa, il mondo intero, sarebbero stanchi. Così dice la Russia, così vorrebbe la Russia».

 

Il pericolo più grande, prosegue il presidente ucraino, sarebbe, a questo punto, «abituarsi alla guerra, dimenticarsela, accettare la sua presenza, e questo non deve mai succedere».

volodymyr zelensky agli oscar meme

 

L'appello è rivolto agli «uomini di cultura, ai registi, ai produttori, agli attori, agli sceneggiatori, ai compositori, ai cameramen, ai critici che vengono da tutto il mondo, ma fanno parte della stessa famiglia.

 

La vostra presa di posizione è importante, le vostri voci contano, la vostra parola è forte. Il minimo che potete fare è non restare in silenzio, non avere paura, non girare la testa dall'altra parte, non rimanere neutrali davanti al conflitto che la Russia ha scatenato in Ucraina».

 

LISTA DEI MINORENNI MORTI IN UCRAINA - IL VIDEO DI ZELENSKY A VENEZIA

La lista dei deceduti, solo quelli che non hanno raggiunto la maggiore età, occupa a lungo lo schermo, davanti a una platea ammutolita, ci sono numeri che corrispondono all'età dei caduti, ci sono le date della loro scomparsa e il luogo: «I nomi sono importanti, rischiano di finire nell'oblio e nell'oscurità perché la gente si alza e se ne va, ecco io credo che, in questo caso, bisogna fare la prima cosa, perché la seconda è impossibile».

 

Zelensky, che era già intervenuto, a maggio, durante il gala di apertura del Festival di Cannes, riappare alla fine e, nel tono generale della sortita, si avverte il peso del tempo passato, l'oscurità di un futuro sempre più drammatico: «Per alcuni il potere è solo missili e nucleare.

 

prima fila cerimonia d apertura venezia 2022

Per noi il potere è nella filosofia, nella mentalità, nei sentimenti e nelle parole. E anche negli armamenti. Mi auguro che ogni Paese, ogni istituzione e ogni comunità del mondo abbia un'idea chiara di quello che l'Ucraina sta attraversando». Il cinema può essere d'aiuto: «Questo conflitto dovrebbe essere raccontato nel modo più chiaro possibile, e quella del grande schermo è una lingua che tutti possono comprendere». La lista funerea finisce con la parola «continua», ma, ricorda Zelensky, «può mai continuare? La risposta dipende da ognuno di noi. Ogni volta che ascoltate qualcuno che parla di "stanchezza dell'Ucraina", ricordate quei nomi».

venezia 2022 leone doro a catherine deneuve 5rocio munoz morales

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...