sordi supermarket

PRIMA LA DISPENSA E POI SI PENSA – NELLA PAURA DELL'IGNOTO CI SI AGGRAPPA AL FRIGO PIENO E ALLA BATTUTA STRACULT DI ALBERTO SORDI CHE FA IL BOOM SUI SOCIAL: "MENTRE IL MONDO COMBATTEVA, IO RESISTEVO IN CANTINA, CHIUSO, CON IL VINO, SOLO. ED È USCITO QUANDO È FINITA LA GUERRA? NO, QUANDO È FINITO IL VINO” – A ROMA SUPERMERCATI PRESI D’ASSALTO, IL CORONAVIRUS VISSUTO COME UN INSENSATO INIZIO DI CARESTIA - LA PROTEZIONE CIVILE ASSICURA: "IL CIBO NON FINIRÀ"

 

 

Mario Ajello per “il Messaggero”

 

sordi accadde al penitenziario

Ingressi scaglionati al Carrefour di Garbatella. In fila, all'ingresso, dove non c'è come quasi ovunque lo spazio legislativo di un metro tra una persona e l'altra, ci si diverte tutti insieme - i miei starnuti su di te, le mie risate mischiate alle tue ed è tutto poco asettico - a vedere sui telefonini quello spezzone del film in cui Albertone fa: «Mentre il mondo combatteva, io resistevo in cantina, chiuso, solo, senza luce, senz'acqua, con il vino, solo, il vino». «Ed è uscito - chiede a Sordi la sua spalla - quando è finita la guerra?». «No, quando è finito il vino». Risate nella coda dei romani pronti a entrare nel supermercato e a espugnarlo portandosi via tutto, e anche - qui come altrove - tanto vino. Visto che tocca stare chiusi in casa con la moglie o con il marito, tanto vale affrontare questa strana situazione un po' alticci.

 

supermarket

E comunque, molti negozi chiusi nel deserto romano, supermercati presi d'assalto di giorno e di notte, Coronavirus vissuto chissà perché come un insensato inizio di carestia - la Protezione Civile assicura: «Il cibo non finirà» - ma c'è un senso di affollata mestizia. Di comune consapevolezza di stare tutti pericolosamente sulla stessa barca.

 

Di paura condivisa e solo in certi casi conflittuale (al megastore del Villaggio Olimpico l'altra notte hanno fatto quasi a botte per qualche pacco di spaghetti) e sarebbe pittoresco da raccontare, ma purtroppo così non è, un clima manzoniano da assalto dei forni (capitolo XII dei Promessi Sposi). «Pane! Pane! Aprite, aprite! Eran le parole più distinte nell'urlío orrendo della folla. E in risposta: giudizio, figliuoli! Voi andate, tornate a casa. Pane ne avrete ma non in questa maniera».

 

L'INCETTA

alberto sordi

La maniera scelta dai romani terrorizzati, ma per lo più composti nello loro spaesamento da virus, è quella di fare incetta di tutto, «la guera è guera» come al tempo del bombardamento su San Lorenzo. E in attesa che il bacillo sterminatore raggiunga il massimo della sua potenza di fuoco, meglio non morire di fame: pasta (perfino le ingiustamente maltrattate penne lisce), fagioli e piselli in scatola, latte a lunga conservazione (non sia mai la quarantena duri un anno o due), caffè, tonno che non invecchia mai e surgelati che durano, ecco i prodotti più comprati. Il rischio, lo dicono tutti, è che stare inchiodati a casa a non fare nulla porta a mangiare sempre. E come minimo lo spettro del Coronavirus (a proposito, ecco al Flaminio la birra Corona e l'avvertenza: «Il virus non c'entra») fa ingrassare. Ma nella paura dell'ignoto ci si aggrappa al frigo pieno.

 

assalto ai market

Intanto il servizio a domicilio di Amazon è al collasso per troppe richieste. Esselunga non garantisce sui tempi di consegna perché sono troppe le richieste. Idem gli altri colossi: «Il limite delle tre ore? In tempo di pace si poteva rispettarlo, ma adesso è l'inferno».

 

Chi ironizza però sui romani che saccheggiano gli scaffali un po' si sbaglia. Alla Coop in Prati spiegano, e hanno ragione, che «se fai il pieno adesso, poi non esci di casa due, tre, dieci volte, e così che otre a tutelarti rispetti davvero le regole». Chi spende, e i casi non mancano, specie a Roma Nord, anche 500 euro di spesa in una botta sola è dunque un patriota più di quello che compra poco subito perché tornerà tante volte a comprare ancora anche se il governo gli dice che deve limitare le uscite?

 

assalto ai market

La condivisione di una pena, anche alimentare, si compone di scene strane. Due amiche casualmente capitate nella stessa fila d'ingresso al supermercato di via Riboty dietro Piazzale Clodio, si riconoscono nonostante la mascherina e la sciarpa fin sopra al naso e non si parlano se non a gesti e da lontano: per non infettarsi.

 

Talvolta capita addirittura nella ressa da supermercato che persone che si conoscono fanno finta di non conoscersi, per non mettere in comune i loro eventuali bacilli. E questo è un modo, magari scortese, per essere solidali e per difendersi a vicenda. E anche quest'altro lo è: «Nun ce se dà la mano, stammi lontano»: ecco il nuovo saluto in uso a Roma, nei supermercati e ovunque, che unisce un po' di paura perché il momento è tragico e un po' di classica autoironia da quiriti, gente che ne ha viste tante e le ha superate tutte. Ma stavolta è dura.

 

assalto ai market

A via Flaminia c'è il mega store discount Fresco. Quasi di fronte c'e la mensa della Caritas. I clienti in fila fuori dal supermercato guardano dall'altra parte della strada i poveri in attesa del rancio e si sfogano: «Se l'emergenza continua, e l'economia continua a crollare, alla mensa della Caritas ci finiamo pure noi». Non improbabile. Anche se tutti speriamo che il virus si arrenda presto. Così si torna tutti al ristorante.

assalto ai market

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."