antonio tajani matteo salvini giorgia meloni giampaolo rossi simona agnes roberto sergio

DAGOREPORT - PRIMA DI RISPOLVERARE SECCHIELLI E PALETTE, SLIP E TANGA, IL GOVERNO DUCIONI DEVE SBROGLIARE QUEL CUBO DI RUBIK CATODICO CHE SI CHIAMA RAI. LA FIAMMA TRAGICA È TUTTA D’ACCORDO DI METTERE L’EX “GABBIANO” GIAMPAOLO ROSSI SULLA POLTRONA DI AMMINISTRATORE DELEGATO, AL POSTO DI ROBERTO SERGIO CHE NON CE L’HA FATTA A VINCERE LA DIFFIDENZA TOTALE VERSO GLI “ESTRANEI” DI VIA DELLA SCROFA - MA IL VERO ROMPICOJONI DI GIORGIA È SEMPRE LUI: MATTEO SALVINI CHE TEME DI RESTARE FUORI DALLA SPARTIZIONE TRA FDI, CON ROSSI SULLA POLTRONA DI AD, E FORZA ITALIA CON SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA. OVVIAMENTE NON HANNO NESSUNA INTENZIONE DI DARE AL CARROCCIO LA POLTRONA DI DIRETTORE GENERALE, SULLA QUALE STA SEDUTO ORA ROSSI...

DAGOREPORT

 

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

Ormai ci siamo. Il mese più incontinente dell'anno, parafulmine di tutti gli eccessi, pensatoio di tutte le scemenze, è alle porte. Inutile il tentativo di neutralizzarlo. Se un dottore dà a un italiano ancora due settimane da vivere, lui spera che cadano in agosto. Consideriamo la canicola un dono, un miracolo, quasi "un modo giovane per stare insieme", da prendere sempre sul serio, magari in quel posto (massì, lo sappiamo: è difficile organizzare una vacanza intelligente dopo tanti mesi di lavoro cretino).

 

meloni viale mazzini rai

Alt! Prima di rispolverare secchielli e palette, slip e strip, top e tanga, il governo Ducioni deve sbrogliare quel cubo di Rubik catodico che si chiama Rai. Il baraccone di viale Mazzini, che dal 1954 ha rappresentato la vera egemonia culturale della Democrazia Cristiana, porta con sé il curioso stigma di prefigurare, come una cartina di tornasole, il futuro politico degli occupanti di Palazzo Chigi.

 

La settimana che precede il rompete le righe e fate il cazzo che vi pare vedrà i leader dei tre rissosi partiti di maggioranza riuniti col coltello dietro la schiena per la nomina dei nuovi vertici Rai, scaduti dallo scorso aprile e continuamente rinviati per dissidi e scazzi all’interno della rissosa maggioranza di governo.

 

giampaolo rossi roberto sergio

Intanto, la Fiamma Tragica (Giorgia Meloni, Arianna Meloni, Giovanbattista Fazzolari, Patrizia Scurti) è tutta d’accordo di mettere l’ex “gabbiano” Giampaolo Rossi sulla poltrona di amministratore delegato, al posto di Roberto Sergio, che fu scelto come tappabuchi dopo l’uscita grottesca a metà mandato di Carlo Fuortes.

 

Data l’endemica scarsità al limite dell’inesistenza di classe dirigente all’interno dei quadri di Fratelli d’Italia, le perplessità sulle capacità di gestire un bordello unico al mondo di Rossi sono state spazzate via avendo sul groppone un percorso ventennale in Rai: è stato quello che ha costruito la digital factory oggi incarnata da Raiplay, è stato in cda con Fabrizio Salini e, a volte, apprezzato anche da sinistra.

 

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

Roberto Sergio che aveva il compito di tenere calda la poltrona di Ad per un completo mandato del predestinato Rossi, malgrado il suo dinamismo politico da vecchio democristiano, non ce l’ha fatta a vincere la diffidenza totale che la Fiamma Magica ha verso gli “estranei” di via della Scrofa per restare sulla prima poltrona Rai e ritornerà ad occuparsi della direzione di RadioRai.

 

Ma il vero rompicojoni di Giorgia è sempre lui: Matteo Salvini. Che teme di restare fuori dalla spartizione tra FdI (Rossi Ad) e Forza Italia (Simona Agnes presidente). Ovviamente non hanno nessuna intenzione di dare alla Lega di Salvini la poltrona di direttore generale, sulla quale sta seduto ora Rossi.

simona agnes foto di bacco

 

In attesa dell’incontro dei prossimi giorni, Salvini ha incaricato il fedelissimo Alessandro Morelli di cercare un nome adatto, una figura manageriale che potrebbe essere Marco Cunsolo (direttore delle Produzione Rai). Un no categorico è, ovviamente, arrivato dalla Lega su Felice Ventura, proposto da Rossi come Direttore Generale.

 

jacopo volpi

La partita presidenza è chiusa per Simona Agnes (FI) che, grazie al lavoro di Gianni Letta, avrà i voti anche del PD. Oltra al fronte con i meloniani, Salvini ha aperto un altro fronte: tra la Lega e Forza Italia, che oltre presidenza non ha ruoli che siano operativi e li vuole in quanto secondo partito.

 

paolo petrecca foto di bacco

E se non bastasse c’è scontro anche all’interno del Carroccio tra Alessandro Morelli e Igor Di Biasio. A dicembre andrà in pensione il direttore di Rai Sport Jacopo Volpi (Forza Italia) e la Lega con Auro Bulbarelli ambisce a prendere il posto, mentre FDI vorrebbe mettere Marco Lollobrigida o il catastrofico Paolo Petrecca spostandolo da Rai News.

 

stefano coletta foto di bacco (1)

Non dovrebbero essere toccate le direzioni corporate poiché quelle sono strutture portanti dell’Ad e i vertici non possono essere scelti da partiti. L’ottimo Stefano Coletta andrà a fare il capo del coordinamento dei generi della Rai. La Lega vuole Rai Cultura per mettere Fabrizio Zappi attuale direttore di Rai Documentari e all’approfondimento Angela Mariella al posto di Paolo Corsini (la Lega si sente non rappresentata).

fabrizio zappi

 

La Lega accusa Marcello Ciannamea, direttore dell’intrattenimento, di non essere il vero direttore, perché il vero capataz è Federica Lentini (PD), vice direttore dell’intrattenimento, e persona di fiducia sia di Stefano Coletta sia dell’altro vice direttore Giovanni Anversa (altro uomo di fiducia di Coletta). Ma alla fine Ciannamea potrebbe restare lì.

 

angela mariella

Altro scontro tra Forza Italia e Lega per la direzione della TGR (attuale direttore è Alessandro Casarin). La Tgr è stata direzione sempre in quota Carroccio ed è la seconda direzione più importante dopo il Tg1. Quindi Forza Italia e camerati chiedono il ridimensionamento della Lega considerando che ha Tgr e Gr radio. Quindi lo scenario Tg potrebbe dare delle sorprese. Salvini vuole mettere Roberto Pacchetti alla direzione, ora condirettore Tgr. Ma FDI vuole pure la direzione quindi è pronta a mettere in discussione la poltrona, diventata ambita.

marcello ciannamea foto di bacco

 

Verso la riconferma Maria Pia Ammirati alla Fiction e Elena Capparelli alla direzione di Raiplay. Maurizio Imbriale, vicino a Rossi, in pole position per la direzione distribuzione.

 

Nel CdA, in quota Lega, ha vinto lo scontro interno del Carroccio, Marelli con il suo candidato Antonio Marano a discapito del consigliere di Biasio che spinge Casarin. In quota FDI è in arrivo la vulcanica Valeria Falcone, ex ufficio stampa della Meloni quando era Ministro della Gioventù.

maria pia ammiratiVALERIA FALCONEMaria Pia Ammiratielena capparellielena capparelli

angela mariellaROBERTO PACCHETTIsimona agnesviale mazzini

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA