2020quarantenagiusti2104 tre colonne di cronaca

LA QUARANTENA DEI GIUSTI: GUIDA TV PER RECLUSI – SU “CINE 34” FANNO UN CULTONE COME “TRE COLONNE IN CRONACA”,  RILETTURA VANZINIANA ANNI ’90 DI UN BIZZARRO GIALLO DI CORRADO AUGIAS E SIGNORA SUL MONDO DI “REPUBBLICA” E DEL CAFONAL ROMANO CON TANTO DI GIAN MARIA VOLONTÉ COME SCALFARI (AVETE CAPITO BENE). NON FECE UNA LIRA, MA IL FASCINO È TUTTO NELL’INCONTRO TRA I BROTHERS E VOLONTÉ IMPEGNATI NELLA COSTRUZIONE DI SCALFARI. SE SIETE ALLERGICI A “REPUBBLICA”, A SCALFARI E A AUGIAS, SI PUÒ CAPIRE, C’È… - VIDEO

 

 

 

<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/JlsKsksqec4" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>

 

<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/rghhAwMSsSY" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>

 

<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/QrkgC-wUr-Q" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>

 

<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/GGs__fDmoLo" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>

 

Marco Giusti per Dagospia

 

after death zombi 4 4

Che vediamo oggi? Lo so che non aspettate l’ora di vedere il trashissimo “After Death”, più noto come  “Zombi 4” di Claudio Fragasso, horror del 1990 girato nelle Filippine da Claudio Fragasso con cast supermiserabile, Cine 34 alle 00, 35, ma anche la serata offre qualcosa di interessante. Nessuna chiappa di Edwige Fenech, purtroppo, e se volete una chiappa e anche qualcosa di più vi dovrete accontentare del nudo imbarazzante di Giovanni Vernia su “Mai stati uniti” dei Vanzina, Sky 21, o del triangolo Argentero-Gerini-Nigro, dove l’intrusa è proprio la Gerini, in “Diverso da chi?”, ormai lontana opera prima di Umberto Carteni, sempre Sky.

a dangerous method 2

 

tre colonne di cronaca 5

Ma vedo che su Cine 34 alle 21 fanno un cultone come “Tre colonne in cronaca”, rilettura vanziniana anni ’90 di un bizzarro giallo di Corrado Augias e signora sul mondo di “Repubblica” e del cafonal romano con tanto di Gian Maria Volonté come Scalfari (avete capito bene), Sergio Castellitto come baldo giornalista di “Repubblica”, Gianni Bonagura come De Benedetti, Senta Berger come Contessa romana, Lucrezia Lante Della Rovere e Angelica Ippolito come bellezze aggressive.

 

tre colonne di cronaca 3

Allora non fece una lira, scrivevo che il pubblico dei Vanzina avrebbe accettato una storia sul “Messaggero” non su “Repubblica”, ma il fascino del film è tutto nell’incontro tra i brothers e Volonté impegnati nella costruzione di Scalfari. Se siete allergici a “Repubblica”, a Scalfari e a Augias, si può capire, c’è la versione Cronenberg di Freud e Jung, interpretati in “A Dangerous Method”, Cielo tv 21, da due star come Viggo Mortensen e Michael Fassbender, accompagnati da Keira Knightley come Sabina Spielrein. A Venezia non piacque quasi a nessuno.

 

<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/ZuGG89AfP0k" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>

 

<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/Jvf3RoGtYBI" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>

allacciate le cinture 2

 

Se volete piangere, su Rai Movie 21, c’è il supermélo  “Allacciate le cinture” di Ferzan Ozpetek con Kasja Smutniak, il suo miglior ruolo di sempre, il bellone Francesco Arca trattato dal regista come fosse la Yvonne Sanson di “Catene”, Filippo Scicchitano in un ruolo gay leccese, Elena Sofia Ricci, Carolina Crescentini e Paola Minaccioni che ha la battuta migliore del film : “Ai maschi non fa schifo niente”. Allora ne parlai come un grande ritorno di Ozpetek al cinema matarazziano oltre che un ritorno alle produzioni di Tilde Corsi e Gianni Romoli. Ottimo.

claudia gerini in diverso da chi

 

karol, un uomo diventato papa

Prima di buttarvi nella vita di Papa Wojtila, “Karol, un uomo diventato papa” di Giacomo Battiato su Canale 5, o sul modesto western di Richard Thorpe “Sfida oltre il fiume rosso” con Glenn Ford e Angie Dickinson, c’è pure il tristissimo “Quel che sapeva Maisie”,  Rai 5, si Scott McGehee e David Siegel con Julianne Moore ammalata di Alzheimer. Magari c’è bisogno di qualcosa di meno angosciante.

 

coriolano eroe senza patria 1mai stati uniti

Il pomeriggio partiva benissimo con un grande western di Nicholas Ray, “La vera storia di Jess il bandito”, Rai Movie 14, con Robert Wagner, Jeffrey Hunter, Hope Lange. Ray c’era cascato perché pensava che la Fox avesse già preso come protagonista Elvis Presley e non il bamboccione antipatico Robert Wagner. Si ritrova un film che deve far riscrivere giorno per giorno da Walter Newman e un montaggio che alla Fox non vogliono proprio come lo vuole fared luo, cioè non temporale. “Coriolano eroe senza patria” di Giorgio Ferroni con Gordon Scott, Alberto Lupo e Lilla Brignone, Cine 34, mi sembra di non averlo mai visto. Leggo che per la fanzine “Nostalgia” va recuperato: “capolavoro del peplum storico, un eccellente adattamento della della storia di Coriolano: sceneggiatura solidamente rifinita, messa in scena vigorosa con, cosa ben rara, delle bellissime scene di battaglia e un interprete notevole, tutto nobiltà, Gordon Scott”. Grande battuta di Alberto Lupo: “Il popolo! Non vede al di là del proprio stomaco”.

 

 

<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/DZbSJAwNBAM" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>

 

<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/byXryq40RzU" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>

 

<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/hfUOcute4AU" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>

 

 

sfida oltre il fiume rosso

Ma il capolavoro del pomeriggio, Rete 4 alle 16, 45, è il grande secondo film e secondo western di Sam Peckinpah, “Sfida nell’alta sierra” con due miti come Randolph Scott e Joel McCrea e un cast minore che va da R.G.Armstrong a L.Q.Jones, da John Davis Chandler a Warren Oates che spara con un Remington Model 8 forse un po’ moderno. Dovevano esserci Gary Cooper e John Wayne nei ruoli dei vecchi cowboy che si sfideranno in un duello mortale, ma Gary Cooper morì prima e poi anche Scott e McCrea sono fantastici. Peckinpah riscrisse tutti i dialoghi con storie della sua famiglia e girò talmente poco che alla fine il film poteva montarlo solo lui. I film dell 17 mi sono abbastanza oscuri, sia “Colpevole d’innocenza” di michael Caton-Jones con Robert De Niro e Frances McDormand, Iris, che “Mai + come prima” di Giacomo Campiotti con Laura Chiatti, Cine 34. Boh!

sfida nell’alta sierra 1

 

sedotta e abbandonata 1

Attenti che alle 19 su Rai Movie passa un classico meraviglioso come “Sedotta e abbandonata” di Pietro Germi con Stefania Sandrelli, Lando Buzzanca, Aldo Puglisi e Saro Urzì, e un film oggi non così facile come “Il signor Quindicipalle” di Francesco Nuti con Nuti stesso, Sabrina Ferilli e Novello Novelli. Girato tre anni dopo il disastro di “Occhiopinocchio”, senza i Cecchi Gori, ma con Altissimi e Saraceni, doveva essere il film del ritorno alla vita di Nuti, ma il set fu un inferno, almeno così si diceva. Ci si fermava in continuazione e si riprendeva a stento. Alla fine il film esce, non va neanche male, 7 miliardi, ma viene umiliato due settimane dopo da “Gallo cedrone” di Carlo Verdone che fa 17 miliardi di lire.

il signor quindicipalle 3

 

I film delle 21 ve li ho detti. Tra quelli delle 23 attenti che passa su Cine 34 “Uomini contro” di Francesco Rosi con Gian Maria Volonté, Mark Frechette, Alain Cuny e Franco Graziosi, bellissimo film sui disastri della Grande Guerra e sui rapporti di classe fra militari. E’ anche uno dei due film che girò in Italia nei primi anni ’70 Mark Frechette, già protagonista di “Zabriskie Point” di Antonioni. Subito dopo tornò in America, si rimise per poco con Daria Halprin, si riunì alla setta di Mel Lyman grazie al fatto che gli dette i 60 mila dollari del compenso di “Zabriskie Point”, ma nel 1973 venne coinvolto in una rapina in una banca con tanto di morto a poca distanza dal centro della setta. Gli dettero 6-15 anni di galera, ma morì misteriosamente nel 1975, sembra a causa di un peso che in palestra gli era scivolato in testa. Mah…

 

a dangerous method 1il signor quindicipalle 1

Alle 23 su Rai Movie passa anche “Mi rifaccio vivo” di Sergio Rubini, commedia con morto, il poro Lillo Petrolo, che rinasce nel copro di un altro comico, Ennio Solfrizzi, che è così simile a Lillo che ogni tanto si guarda allo specchio e vede Lillo.

 

uomini contro

Dopo la mezzanotte arriva il tanto atteso “After Death-Zombi 4” di Claudio Fragasso, Cine 34. Mai visto da nessuno. Poco dopo, Rete 4 alle 00, 45, arriva “L’ultima ruota del carro” di Giovanni Veronesi con Alessandro Haber che fa un pippatissimo Schifano e Elio Germano il suo assistente. Non ne ero entustiasta. Ma ci sono cammei di Italo vegliante, Dalila Di Lazzaro e Francesca D’Aloja non male. Mi sembra più riuscito però, almeno per il rispetto del milieu artistico romano, “Anni felici” di Daniele Luchetti , Rai Movie alle 1,05,con Kim Rossi Stuart come artista sfigato e Micaela Ramazzotti come sua moglie. Ci sono pure il povero Antonio Pennarella come Achille Bonito Oliva e Anna Campori, la celebre Giovanna la nonna del corsaro nero, nel suo ultimo ruolo.Alle 2, 10 su Iris passa “Convoy” di Sam Peckinpah con Kris Kristofferson e Ali Mac Graw. Grande film. Saremo svegli?

tre colonne di cronaca 7after death zombi 4mi rifaccio vivoquel che sapeva maisiegian maria volonte' aka eugenio scalfari in tre colonne di cronaca 1gian maria volonte' aka eugenio scalfari in tre colonne di cronacala vera storia di jess il banditoa dangerous methoddiverso da chiil signor quindicipalleallacciate le cinture anni feliciallacciate le cinturetre colonne di cronacasedotta e abbandonata 2giovanni vernia nudo in mai stati uniti 1l’ultima ruota del carrouomini contromi rifaccio vivo 2il signor quindicipalle 2allacciate le cinture 3l’ultima ruota del carro 2allacciate le cinture 1giovanni vernia nudo in mai stati uniti 3diverso da chi 1mi rifaccio vivo 1diverso da chi 2after death zombi 4 1quel che sapeva maisie 1after death zombi 4 2 mai stati uniti2giovanni vernia nudo in mai stati uniticoriolano eroe senza patriaafter death zombi 4 3sfida oltre il fiume rosso tre colonne di cronaca 1tre colonne di cronaca 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...