sofri pietrostefani

"AVETE PRESO GLI EX TERRORISTI, ORA COSA NE FATE? HO PAURA CHE PIETROSTEFANI MUOIA” - ADRIANO SOFRI, CONDANNATO A 22 ANNI DI CARCERE COME MANDANTE DELL' OMICIDIO DEL COMMISSARIO, SI DICE PREOCCUPATO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE DEL SUO EX COMPAGNO DI CELLA: “A PIETROSTEFANI LA FRANCIA HA DATO UN FEGATO DI RICAMBIO. LA SUA CONDIZIONE SANITARIA È CRONICAMENTE ARRISCHIATA” - ORESTE SCALZONE, EX LEADER DI AUTONOMIA OPERAIA CHIEDE UN’AMNISTIA O UN INDULTO..

Fabio Poletti per "la Stampa"

 

sofri bompressi pietrosetefani

L' anno prossimo saranno cinquant' anni dall' omicidio del commissario Calabresi, quaranta dalle azioni delle Brigate Rosse. Chi ha vissuto quegli anni, si interroga sugli arresti dei loro ex compagni di un tempo.

 

Adriano Sofri, condannato a 22 anni di carcere come mandante dell' omicidio del commissario, è preoccupato per le condizioni di salute del suo ex compagno di cella: «A Giorgio Pietrostefani la Francia ha dato ospitalità e un fegato di ricambio. La sua condizione sanitaria è cronicamente arrischiata. "Pietro" vive di lunghi ricoveri e ha in programma un intervento in ospedale a Parigi. Ho paura che muoia».

 

adriano sofri

Ma questa non è l' unica preoccupazione del leader di Lotta Continua, che si interroga pure sul senso dell' operazione di polizia che ha portato agli arresti così tanti anni dopo: «Questa sporca decina è il fondo del barile. Li avete presi ma ora che ve ne fate? Non uno, non uno dei condannati ha commesso un reato in Francia. Questa era una condizione della loro accoglienza. Oggi si esclude perfino la possibilità di discutere apertamente il problema di una nuova misura politica. Fino a quando?».

 

adriano sofri, il suo avvocato massimo di noia e giorgio pietrostefani

La stessa domanda che si pone Oreste Scalzone, ex leader di Autonomia Operaia, ex «latitante sovversivo» come si definisce, che risponde al telefono da Parigi. Scalzone smentisce che ci sia mai stata una copertura della Francia dei latitanti: «Giustizia sacrosanta? È solo pura foia di vendetta. Non c' è mai stata una dottrina Mitterand che proteggeva gli esuli.

 

Era solo la scelta politica di chi aveva capito che se ci fosse stata anche solo una estradizione, i cinquecento o mille che erano a Parigi sarebbero andati ad ingrossare le fila di gruppi armati, non avendo altra scelta. L' unica risposta vera che si può dare è un taglio amnistiale o un indulto generalizzato».

 

Giorgio Pietrostefani adriano sofri

Anche Sergio Segio, che ha scontato 22 anni di carcere per la sua militanza in Prima Linea, crede che questi arresti non facciano i conti con la storia: «Gli arresti di persone anziane, in alcuni casi gravemente malate come Giorgio Pietrostefani, a quasi mezzo secolo di distanza dai fatti per i quali sono stati condannati, sono l' effetto del diritto alla vendetta. Si continuano a trattare quegli anni come cronaca, inseguendo ai quattro angoli del mondo uno sparuto gruppetto di persone anziane, e da decenni pur faticosamente integrate, affinché non la facciano franca».

ORESTE SCALZONE

 

Da Sergio Segio una considerazione anche per i famigliari delle vittime, ma con una precisazione: «Le ferite personali di chi è stato direttamente o indirettamente colpito esigono rispetto , ma non devono e non possono trasformarsi in vendetta». Silvio Viale allora era un giovane dirigente di Lotta Continua a Torino, oggi è un noto medico: «Sono altre persone, hanno chiuso con il passato. Dopo un certo tempo ci vuole clemenza da parte dello Stato».

sergio segioAdriano Sofri ADRIANO SOFRIoreste scalzoneadriano sofri foto di baccoadriano sofri - lotta continuaadriano sofri giorgio pietrostefani e ovidio bompressi

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