sanremo 2021

"PIU' CULI PER TUTTI" - LA PRIMA SERATA DEL FESTIVAL PANDEMICO E' FIORELLO CON IL NULLA INTORNO - LA GAG CON LE SEDIE VUOTE (“UNA POLTRONA SENZA CULO È COME ZINGARETTI SENZA LA D'URSO”), LE BATTUTE SU DRAGHI (“È UNA SPECIE DI MERKEL CON LA CRAVATTA”) FINO ALLA LAMBADA CON AMADEUS - SELVAGGIA: “SE FIORELLO SI SPOSTA UN ATTIMO VEDIAMO ANCHE SANREMO“ - ACHILLE LAURO BARACCONE, IL CARCIOFONE IBRA, LE COSCE SODE DELLA BERTE’, LE UNGHIE DA BRADIPO DI ARISA, NOEMI DA BUZZICONA A JESSICA RABBIT, LA CARNEVALATA DI MAX GAZZE' - ANNALISA PRIMA NELLA CLASSIFICA PROVVISORIA – VIDEO

Da video.corriere.it

 

fiorello

Un mantello decorato con fiori colorati, occhiali neri fiammeggianti, rossetto e smalto nero e cantando una versione rock italo-inglese maccheronico di Grazie dei Fior. È così che Fiorello fa il suo ingresso sul palco dell'Ariston per il via del 71/o festival di Sanremo. Un po' trasformismo alla Achille Lauro, un po' Cirque du Soleil, il mattatore esordisce marchiando Amadeus con un bacio in fronte.

 

IBRA

In smoking, la spilla argentata enorme con il suo nome, Zlatan Ibrahimovic entra in scena all'Ariston e, giocando la carta dell'ironia, prova a dettare le regole del 'suo' festival. "Il direttore è Zlatan, me l'ha detto Zlatan. Regola numero uno, il festival sarà di 22 cantanti, 11 contro 11. Regola numero due, il palco non va bene, deve essere 105 metri per 68, come San Siro, sennò il festival è annullato".

sanremo 2021

 

 

AMADEUS E FIORELLO GAG SUL TEATRO VUOTO

 

Renato Franco per il "Corriere della Sera"

 

«Quest' anno il cuore batte più forte rispetto all' anno scorso - le prime parole di Amadeus -. Ho fatto questo Festival rispettando ogni norma di sicurezza, pensando a chi vive di musica e di spettacolo, al paese reale che sta lottando per ritrovarsi». Si è acceso così il Sanremo che mai avremmo immaginato di vedere da 70 edizioni a questa parte: le sedie vuote, gli applausi registrati rinforzati da quelli veri dell' orchestra, il conduttore che si fa il segno della croce.

 

L' alchimia tra Amadeus e Fiorello è rimasta ferma a un anno fa, si intendono con uno sguardo e un bacio in fronte; Amadeus si lancia anche in terreni inesplorati come quelli del musical con risultati francamente sorprendenti, l' atmosfera è da grande varietà retrò come a bilanciare lo scarto tra un pubblico che vuole il conforto di un certo tipo di spettacolo e può invece rimanere spaesato di fronte a molti cantanti in gara, sconosciuti alla grande platea di Rai1.

matilda de angelis

Amadeus padrone, Fiorello che esce alla distanza.

 

La sua è la situazione peggiore, perché con gli applausi finti e senza vere risate è dura.

Quindi piuttosto che la strada della comicità spinta preferisce percorrere quella della rassicurazione e della leggerezza. Anche il look anni 50 sembra essere una scelta in questo senso, l' idea di un tempo passato, elegante e senza covid. Che poi è quello che bisogna chiedere al Festival: scordarci per qualche ora quello che c' è fuori. Si rivolge alle sedie vuote: «Voi non avete mai potuto vedere il Festival, occupate da tanti fondoschiena. Una poltrona senza culo è come Zingaretti senza la D' Urso... Amadeus è ancora convinto che il presidente del consiglio è Prodi. Lo sai che è Draghi? È una specie di Merkel con la cravatta, ci guarda con il suo Telefunken».

 

max gazze

Con Amadeus sfila l' attrice Matilda De Angelis, la prima co-conduttrice. Il primo ingresso all' Ariston l' aveva fatta piangere («non ho provato un' ansia del genere nemmeno di fronte a Nicole Kidman, è un palco che tira fuori il meglio e il peggio di tutti»). Sicuramente le ha tirato fuori il fiatone, l' emozione che fatichi a trattenere («questo palco ti fa dimenticare tutte quelle cose che sai fare, anche quelle basiche, come produrre saliva»). Poi intorno a mezzanotte (seconda vera apparizione) si scioglie e diventa più spigliata (anche se la lezione sui baci non è che sia così appassionante).

 

La quota impegno è garantita dall' appello di Amadeus per la liberazione di Patrick Zaki, lo studente recluso da un anno in Egitto; da Loredana Berté, sul palco con una scarpa rossa, simbolo delle manifestazioni contro i femminicidi; e da Alessia Bonari, l' infermiera la cui foto con il volto segnato dall' uso prolungato della mascherina è stata uno dei simboli della pandemia.

 

noemi

Da San Siro a Sanremo: la carriera ultraterrena di Zlatan Ibrahimovic, uno che si sente Dio, aggiunge un altro Santo alla collezione dei suoi seguaci («i miei non sono follower, sono believer, persone che credono in me», una delle sue zlatanate d' autore). Il senso dello spettacolo non manca certo al fuoriclasse svedese del Milan, che si diverte a fare il profeta con un culto della personalità che però non disdegna affatto l' ironia e l' autoironia («sono iocentrico»).

 

fiorello amadeus

Anche al Festival si è presentato con la sua posa da statua, 195 centimetri di muscoli e tatuaggi chiusi in un vestito su cui campeggia il logo con il suo nome. «È un onore essere qua - le prime parole di Ibra -, ma anche per te è un onore avermi qui. Su questo palco mi sento piccolo, ma comunque più grande e più potente di te». Insomma gioca a fare il padrone di casa, celentaneggia tra culto della personalità e fede in se stesso. Le pause, il volto da sfinge sempre incazzata, il sorriso perennemente beffardo (non stupirebbe vederlo fare l' attore), detta ad Amadeus le regole del Festival perché tutto deve girare intorno a lui.

arisa

 

L' attesa di oggi è per gli ascolti, ma con una nazione chiusa in casa facile prevedere che Amadeus riesca a battere il se stesso di un anno fa. Ibra - uomo dei record - è qui anche per questo: «Mi è stato detto che il Festival è la cosa più grande che si faccia in Italia, e allora ho risposto "facciamolo". Amadeus mi ha chiamato perché vuole spaccare tutti i record e io mi presento». È fatto così, un po' dio del calcio, un po' dio dell' Auditel.

achille lauro 1matilda de angelis 1annalisaachille laurofiorello 1amadeuscoma cosefedez michielinmadamearisamatilda de angelisannalisa 1annalisaloredana berteaielloannalisa

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?