europa coronavirus

"SE ENTRO PASQUA NON CALERANNO I CONTAGI, IL PROBLEMA SARÀ DIFFICILMENTE GESTIBILE. POSSIBILI ALTRE RESTRIZIONI” - IL SERVIZIO DI 'PIAZZAPULITA' E L'EMERGENZA CORONAVIRUS - MASSIMO GALLI, INFETTIVOLOGO DEL SACCO DI MILANO, DICE: "IL CORONAVIRUS NON E’ UNA SEMPLICA INFLUENZA, LE STRUTTURE SANITARIE DELLE REGIONI PIÙ COLPITE SONO AL LIMITE” - L’INFERMIERA: “ARRIVANO PERSONE DI CONTINUO, NON C’È UN POSTO LIBERO” - VIDEO

Da linkiesta.it

ospedale reparto di terapia intensiva coronavirus

Finora il coronavirus era entrato nel nostro immaginario grazie al bollettino della Protezione Civile, alle infografiche pubblicate dai quotidiani, alle indecisioni del governo sulle misure da adottare, alle previsioni sull’impatto per l’economia. Statistiche, numeri, racconti dei disagi causati dall’assalto ai supermercati o dalla chiusura delle attività collettive.

 

Ma mancavano i nomi, le storie e soprattutto le immagini dei malati, anche perché, dicevano alcuni medici, «il coronavirus è poco più di una semplice influenza». L’influenza ce l’abbiamo tutti, e quindi farla vedere non è una notizia, non rileva né per i media né per il pubblico. Il servizio di Alessio Lasta, andato in onda ieri sera durante Piazzapulita su La7, cambia la nostra percezione, probabilmente alterata dal blackout mediatico che hanno subìto la zona rossa, dove i giornalisti, come tutti i cittadini, non possono entrare, e gli ospedali più colpiti dall’emergenza. Il video del servizio ha ricevuto più di 4 milioni di visite nelle prime 12 ore, a dimostrazione di quanta curiosità ci fosse: tutti ascoltavano racconti, nessuno aveva ancora visto nulla.

 

ospedale REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA coronavirus

 

 

Per la prima volta da quando l’epidemia è arrivata in Italia le telecamere mostrano un reparto di terapia intensiva, quello dell’ospedale Maggiore di Cremona in questo caso, completamente rivoluzionato dall’arrivo dei pazienti affetti da coronavirus, la frenesia del personale sanitario in affanno, le apparecchiature sofisticate che servono a tenere in vita chi non riesce a respirare da solo.

 

Particelle del coronavirus SarsCov2 sulla superficie di una cellula

Alcuni dei malati intubati nel reparto di terapia infettiva che vengono mostrati dal servizio non sembrano affatto ottantenni, ma persone molto più giovani. Le spiegazioni dei medici sul decorso della malattia per una percentuale non trascurabile (circa il 10%) non sono rassicuranti: da quando attacca i polmoni il virus diventa pericoloso in breve tempo e rende difficile respirare senza l’ausilio delle macchine. Non è semplice influenza, avevano ragione fin da subito virologi come Roberto Burioni e Ilaria Capua a chiedere misure drastiche al governo.

 

Massimo Galli, primario di infettivologia dell’ospedale Sacco di Milano, intervistato dal conduttore Corrado Formigli dopo il servizio, dice due frasi che abbiamo sentito molto nell’ultima settimana: «Il Coronavirus non è una banale influenza, le strutture sanitarie delle regioni più colpite sono al limite».

 

coronavirus

Fin qui nulla di nuovo, le difficoltà degli ospedali in prima linea sono continuamente raccontate sui giornali, ma nuove sono le immagini che fanno vedere un reparto di terapia intensiva dove i posti sono praticamente finiti e i pazienti devono essere trasferiti in altri ospedali. L’emergenza si percepisce dalle parole di un’infermiera: «Arrivano persone di continuo, non c’è un posto libero».

 

La schizofrenica comunicazione del governo, che ha prima reagito in modo drastico mettendo 50mila persone in quarantena, poi ha provato a minimizzare i rischi per tutto il territorio nazionale, e infine si è arreso all’evidenza chiudendo le scuole, non aiuta. Ma le immagini ci fanno capire che la situazione è seria, e richiede grande cooperazione da parte di tutti noi nel rispettare le indicazioni di precauzione date dalla comunità scientifica.

 

CORONAVIRUS, INFETTIVOLOGO GALLI

Da ilfattoquotidiano.it

 

“Coronavirus? Certamente, come ho detto nei giorni scorsi, è un problema di cui non ci libereremo con uno schiocco di dita. È un problema estremamente serio e richiede davvero la collaborazione di tutti per essere fronteggiato. Questo è il punto centrale”. Sono le parole di Massimo Galli, professore ordinario di Malattie Infettive all’Università Statale di Milano e primario dell’Ospedale Sacco del capoluogo lombardo, nel corso di “Piazzapulita”, su La7.

massimo galli

 

L’infettivologo si dichiara favorevole alla chiusura delle scuole e delle università: “Sono un po’ disturbato da questo dibattito tra ‘mezzo-pienisti’ e ‘mezzo-vuotisti’. Non abbiamo una chiara dimostrazione che uno strumento di questo genere possa funzionare, perché è uno strumento che non è stato utilizzato in passato sufficientemente in condizioni comparabili. Tuttavia, qualcosa, che è più di semplice buon senso e che deriva dall’evidenza di capacità di trasmissione del coronavirus, suggerisce questo: tenere i ragazzi in una classe che per svariate ore diventi un possibile incubatore di infezione, in questo momento, non è una buona trovata. Ricordo che il 26 gennaio, cioè quando Wuhan aveva un numero di casi simile a quello italiano, in Cina erano state prese misure assai più drastiche delle nostre”.

 

Alla domanda del conduttore Corrado Formigli, che gli chiede quando usciremo da questa emergenza, Galli risponde: “Guardi, la butto lì. Se entro Pasqua non avremo invertito la tendenza dei contagi, la faccenda diventerà decisamente più pesante da gestire. Se entro un paio due settimane avremo invertito quella tendenza, saremo in grado di gestire assai meglio il problema. Quel che è certo è che verosimilmente ci possiamo aspettare la necessità anche di altre restrizioni. Dovremo cercare di capire innanzitutto che il numero dei contagiati sarà effettivamente in calo e che non si saranno manifestati altri focolai nel Paese o anche nelle are più vicine alla zona rossa, tra le quali c’è la città dove sono nato, dove ho sempre vissuto e che mi è molto molto cara: Milano”.

ospedale molinette torino coronavirus

 

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”