"IL SESSO È SPORCO? SOLO SE È FATTO BENE" - LA PUNTATA DI “OTTO E MEZZO” DEDICATA AL PORNO - DAGO DEMOLISCE IL BACCHETTONISMO DELLA FILOSOFA MICHELA MARZANO: “LA SESSUALITÀ LEGATA AGLI ORGANI SESSUALI NON ESISTE: ESISTE INVECE LA NOSTRA CREAZIONE MENTALE CHE UTILIZZA I NOSTRI ORGANI SESSUALI; L'EROTISMO SI BASA SULL'ESISTENZA DELLA FORZA IMMAGINATIVA, E IL PORNO VIAGRIZZA LA NOSTRA FANTASIA, ESALTA IL DESIDERIO - UN SANO EROTISMO È COME DIRE UNA BELLA DENTIERA” - VIDEO DELLA PUNTATA

-

Condividi questo articolo


LA PUNTATA DI “OTTO E MEZZO” DEDICATA AL PORNO

 

"IL SESSO È SPORCO? SOLO SE È FATTO BENE"

Roberto D’agostino per Vanity Fair

 

Dago dalla Gruber Dago dalla Gruber

Certo, lo sappiamo, la pornografia ha sovvertito, nel bene e nel maiale, il menù della nostra vita sessuale, ma nessuno ha sottolineato il vero potere del porno. Se Internet esiste lo deve soprattutto a tre fattori. Uno: la ricerca militare americana, che ha creato la prima struttura a livello hardware (Intranet). Due: l’informatico britannico Tim Berners-Lee che inventò nel 1989 il World Wide Web, la Rete. Tre: la rivoluzione digitale deve ringraziare per la gran parte della sua globalizzazione l’industria del porno.

 

michela marzano michela marzano le donne preferiscono video porno lesbo le donne preferiscono video porno lesbo

E’ Youporn, mica la voglia di informazione, che ha spinto un pubblico di massa verso l’acquisto dei computer. L’hardcore, del resto, è sempre stata la forza trainante dell’evoluzione tecnologica: dalle videocassette alle polaroid, dalle telecamerine allo streaming, dall’e-commerce alla protezione delle transazioni (Paypal), dalle chat dal vivo allo smartphone, ecc. E’ il porno che ha costantemente richiesto connessioni più veloci, maggiore ampiezza di banda.

 

Oggi la pornografia 2.0 è talmente connaturata nella cultura popolare che l’imbarazzo o la clandestinità non le appartengono più. L’era di ‘’Gola Profonda’’, anni Settanta, primo film porno accettato dalla cultura di massa, è lontana anni luce. Perfino la severa BBC si è fatta porno mandando in onda una serie, “Versailles”, sulla vita dissoluta di Luigi XIV che includeva sesso gay, un principe travestito, la regina Maria Teresa con una passione per i nani, il Re Sole con la testa affondata fra le gambe della sua amante.

pamela anderson sex tape pamela anderson sex tape

 

Non solo. Succede sempre più spesso che la pornografia diventa la forza motrice che traina la celebrità. La pietra miliare è il sex-tape di Pamela Anderson. Poi è arrivata Paris Hilton, quindi Kim Kardashian, infine Belen - prova che far circolare sesso significa diventare star. Amorale della favola: il porno fa bene, viagrizza la nostra fantasia, esalta il desiderio.

 

riproduzione sex tape kardashian riproduzione sex tape kardashian

La sessualità legata agli organi sessuali, infatti, non esiste: esiste invece la nostra creazione mentale che utilizza i nostri organi sessuali; l'erotismo si basa sull'esistenza della forza immaginativa, che precede qualsiasi esperienza concreta della sessualità. Un sano erotismo è come dire una bella dentiera. La disgregazione della coppia affonda radici psicologiche nella rigidità che si instaura nella camera da letto: si è preda di una libidine dei nervi piuttosto della carne.

paris hilton sex tape paris hilton sex tape

Come ironizzò Woody Allen, uno che se ne intende: "Il sesso è sporco? Solo se è fatto bene".

 

gola profonda gola profonda

PS

Pornhub nel 2018 ha totalizzato 33,5 miliardi di visite per una media di 92 milioni di visitatori al giorno (le popolazioni di Canada, Polonia e Australia messe insieme). E le donne costituiscono ormai il 29% della sua utenza: quasi l’80% lo guarda i sul cellulare, il 16% in più in relazione agli uomini che preferiscono gli schermi più grandi di computer e tablet.

le donne cercano video porno di lesbiche le donne cercano video porno di lesbiche

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…