vendita catalogo cataloghi rock

I "VECCHI VOLPONI" DEL ROCK HANNO TROVATO IL MODO PER CONTINUARE A GUADAGNARE - DOPO BOB DYLAN, BRUCE SPRINGSTEEN E MOLTI ALTRI, ANCHE I PINK FLOYD SI APPRESTANO A CEDERE L'INTERO CATALOGO PER OLTRE MEZZO MILIARDO DI DOLLARI - QUESTA SCELTA È IL FRUTTO DELLA CRISI DELL'INDUSTRIA MUSICALE, PARTITA CON LA COMMERCIALIZZAZIONE DELL'IPOD E FINITA CON LO STREAMING - PER ORA LA VENDITA DEI DIRITTI È UNA MOSSA SENSATA SOLO PER I "GIGANTI", VISTO CHE…

Massimo Sideri per “L’Economia - Corriere della Sera”

 

pink floyd hey hey rise up 3

Quanto vale la musica? Nel 1977 circolava un tale entusiasmo sul valore della tecnologia del vinile da spedirlo addirittura nello spazio per dialogare con una «eventuale civiltà aliena». La missione si chiamava Voyager e venne voluta dalla Nasa e dal grande scienziato e divulgatore Carl Sagan, l'uomo che riuscì a portare la scienza nella tv americana: nel disco d'oro che in questi 45 anni è arrivato ai confini della via Lattea - diventando il più distante manufatto umano dalla Terra - è contenuta la musica di Bach, Beethoven, Mozart, Chuck Berry.

 

i pink floyd nick mason david gilmour rick wright e roger waters nel 1968

Per ironia del destino, pur essendo nei pieni anni Settanta, nel cosiddetto Golden record spaziale non ci sono i Beatles perché la Emi, al tempo, non comprese la portata scientifica dell'esperimento (cercare un linguaggio universale comprensibile da qualunque eventuale forma di vita intelligente) e rifiutò di concedere i diritti dei fab four. Ma il viaggio nell'universo è un valore, semmai, scientifico.

 

IERI, OGGI E DOMANI

Qual è invece il valore commerciale della musica nel 2022? Un primo indizio sta emergendo come la punta di un iceberg e ci dice che il valore è più di quanto si pensasse negli ultimi venti anni. L'intero catalogo dei Pink Floyd è attualmente conteso per oltre mezzo miliardo di dollari tra Warner Bros e Bmg.

 

bruce springsteen

 I diritti della library musicale di Bruce Springsteen sono già stati acquistati dalla Sony per 500 milioni di dollari. Quelli di Bob Dylan, unico autore musicale ad aver ricevuto il Premio Nobel per la letteratura, per altri 500 (300 per i testi, 200 per le registrazioni). Con i Pink Floyd un nuovo record è atteso. La notizia ha attratto i musicofili e i fans.

 

VINILI 3

Ma il valore della musica trascende l'interesse degli appassionati e del settore, per un infelice primato: l'industria dei 33 giri in vinile (rediviva) e dei compact disk è stata la prima ad avere subito gli effetti della disruption schumpeteriana da parte del digitale. Basta un po' di fisica di base per comprenderlo: la musica, in quanto composta da onde sonore, è stata la prima a subire la completa cannibalizzazione del proprio gemello digitale, anche se per i puristi la compressione e lo streaming ci hanno abituati a fare a meno di certe frequenze (la frequenza delle note prolungate tende a perdersi tra i codici binari). È stata un'operazione di sottrazione di peso calviniana, un alleggerimento.

Il progetto Compact Disc

 

La sindrome di Eustachio ha colpito ancora: siamo diventati parzialmente sordi, abbiamo dimenticato cosa fosse ascoltare un vinile. E forse è per questo che per la prima volta il mercato del vinile ha superato quello del suo vecchio nemico, il compact disk, in definitiva una tecnologia di transizione dallo stato solido della musica a quello gassoso dello streaming.

 

Eppure il colpevole della crisi non va cercato solo in questa transizione tecnologica verso la smaterializzazione completa del prodotto. La tecnologia ha sempre un complice: l'uomo. Un ruolo chiave, difatti, è stato giocato dallo «spacchettamento». L'Mp3 non è nato in Silicon Valley ma con un progetto del centro torinese Cselt coordinato da Leonardo Chiariglione. E all'inizio non ebbe un effetto chiaro.

 

lettori mp3

 Il primo jeb all'industria discografica venne inferto prima del lancio dell'iPod nel 2001. Il vero momento che cambiò la musica fu quando Steve Jobs intuì che bisognava lasciare i consumatori utenti liberi di poter comprare ogni singolo brano musicale. Fu quello il Big Bang dell'industria per come si era evoluta negli anni Ottanta e Novanta.

 

I Naid, Nativi analogici invecchiati digitali, sanno bene come funzionava: per dirla in maniera politicamente scorretta le band puntavano su alcune hit che dovevano sfondare, surfare sulle onde delle radio, conquistare l'orecchio dell'estate (i cosiddetti tormentoni). Il resto - la vendita dell'intero 33 giri, la folla ai concerti - veniva di conseguenza. Era un corollario.

 

VINILI 2

COME FUNZIONAVA

Esistevano i 45 giri (quelli con due sole tracce, una per lato, ma chi ha mai ascoltato un lato B più di una volta alzi la mano). Servivano, appunto, per lanciare le canzoni a maggior potenziale. A parte alcuni dischi storici, in cui le tracce sono una migliore dell'altra (Good Vibrations dei Beach Boys, The Wall dei Pink Floyd, It' s my life dei Talk Talk, Appetite for destruction dei Guns N'Roses, Nevermind dei Nirvana e aggiungete voi tanti altri evergreen) questo era l'algoritmo del Long play: compri tutto sapendo (inconsciamente) di avere un prodotto altalenante.

steve jobs ipod

 

Tutto finì quando Jobs impose per l'Apple store un dollaro per ogni canzone. Spacchettato il prodotto vale di più per il distributore digitale, di meno per chi lo produce. L'arrivo dell'iPod nel 2004, lo stesso mandato definitivamente in pensione dalla Apple solo due settimane fa, fece il resto: a lungo, l'iPod è stato il singolo oggetto tecnologico più venduto al mondo, secondo solo al cubo di Rubik.

 

VINILI

 Ora il colpo di scena: risolto il dilemma tecnologico della fruizione e dell'esperienza musicale (gli amanti tornano al vinile come oggetto di culto, mentre lo streaming prevale come evoluzione della specie) torna in scena il sottostante, i diritti delle library. È come se la musica si fosse affrancata dalla stessa zavorra della sua forma, tornando alla propria essenza. La musica funziona, piace, vive. Dunque i diritti possono essere venduti a mezzo miliardo (per i grandissimi autori/band).

 

ipod

Per la teoria dello sgocciolamento questo corrisponde a dire che del valore dovrebbe scendere anche a chi si trova sotto i Pink Floyd o il Boss. Si può sopravvivere e anzi rinascere nel digitale. Una buona notizia per le altre industrie, dunque? Ni. Non bisogna dimenticare le peculiarità della musica: una canzone, una hit, ha un valore pari a un multiplo dei suoi ascoltatori, perché una bella canzone può essere ascoltata tante volte. Per il libro, per esempio, l'algoritmo non vale. Anche il libro più bello viene letto normalmente una sola volta nell'arco della vita. Motivo per cui nel libro prevale la vendita, il possesso, e non l'accesso come direbbe Rifkin.

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…