zingaretti gualtieri calenda

RADICAL TILT! SI VOTA A ROMA MA I VOTI I SINISTRATI LI CERCANO NELLE CENE DI CAPALBIO: GUALTIERI, NON UN HABITUE’ DELLE VILLE MAREMMANE, HA FATTO IL SUO ESORDIO NELLE FESTE DELLA FU "PICCOLA ATENE", INTRODOTTO DAL CAPALBIESE D’ADOZIONE NICOLA ZINGARETTI, "APPALLANDO" GLI INVITATI CON LE CANZONI BRASILIANE - CALENDA, SPALLEGGIATO DA CHICCO TESTA, GIOCA IN CASA: LA FAMIGLIA COMENCINI A CAPALBIO HA UN SUO PUBBLICO E ANCHE IL MARITO DI CRISTINA, RICCARDO TOZZI…

Gianluca Roselli per “il Fatto quotidiano”

 

gualtieri chitarra 7

Dallo Spin Time Lab, il palazzo romano occupato dove andò in scena il primo confronto tra i candidati alle primarie del centrosinistra, alle ville maremmane di Capalbio con tramonti sul lago di Burano e tartine di aragosta. Ma tant 'è. Chi votare, come futuro sindaco della Capitale, l'alta borghesia romana lo decide nella nota località toscana dove ormai, tra smart working e pandemia, si trascorrono parecchi mesi l'anno.

 

Siamo però alla fine del mese scorso quando qui si è palesato, per la prima volta in versione ufficiale, Roberto Gualtieri. L'ex ministro, infatti, non è un habitué. Non fa parte di quel bel mondo che "frequenta" Capalbio e che d'estate la anima con un susseguirsi di feste, cene e aperitivi. L'invito è giunto da Fabio Massimo Pallottini, imprenditore capitolino, presidente di Italmercati, la rete di imprese che riunisce i mercati all 'ingrosso di tutta Italia.

nicola zingaretti

 

Alla fine di agosto Pallottini, legato da un antico rapporto con Nicola Zingaretti (anch' egli noto "capalbiese" d'adozione), è solito festeggiare il suo compleanno nella sua villa maremmana con prato all'inglese e piscina a sfioro.

 

Quest' anno ha deciso di unire l'utile al dilettevole e di trasformare l'evento in un incontro in onore dell 'ex ministro candidato al Campidoglio. LA SERATA, in un venerdì di fine estate, "è venuta benissimo", racconta chi c'era. Non tantissimi invitati: un'ottantina, perché siamo sempre in tempo di Covid. Con conseguente rosicamento di chi è rimasto fuori, specie tra i clienti.

 

GUALTIERI O CALENDA SI VOTA A ROMA, SI CENA NELLE VILLE DI CAPALBIO

Michela Tamburrino per “La Stampa” - 3 settembre 2021

 

fabio massimo pallottini

La mania culinaria di Capalbio si sposa perfettamente con la mania politica di Capalbio stessa. La seduta a tavola trova sempre un perché e oggi ai commensali fronte mare si offre una gustosa occasione in più: le prossime elezioni a sindaco della Capitale. Governare Roma è un sogno tanto ardito da portarsi dietro il suo contrappasso, la samba della ricerca voti.

 

E in terra capalbiese chi gioca in casa è certamente Carlo Calenda, che sguazza tra manicaretti e discorsi, boutade da salotto e promesse elettorali, come quella di far calare dalla Svizzera un manipolo di vigili puntuali, qualora i nostrani non dovessero scendere a più miti consigli. Ecco allora che una signora romana ma con residenza a Capalbio per via della tenuta a vino e olio, di stretta fede renziana, non si è fatta pregare e ha messo a disposizione la sua magione dai tratti elegantemente rustici per ospitare Calenda e possibili votanti.

 

A ricevere, come recitava il biglietto d'invito, appunto la padrona di casa, moglie di un emerito manager dell'editoria, e Chicco Testa che la tenuta spaziale la possiede ma più all'interno, con cavalli, piscine e altri generi di conforto. La cena, tutta napoletana cucinata dalla signora con le sue proprie mani partenopee. E Calenda ha gradito? Calenda non ha toccato cibo perché mentre gli altri cento invitati si spintonavano al buffet, lui parlava. Un'ora e quaranta minuti di programma elettorale con Chicco Testa a fargli da spalla.

calenda

 

Gli auspicati votanti mangiavano ogni ben di Dio e lui raccontava la genesi della sua vocazione a sindaco, perché chi ambisce a rivestire quel ruolo deve poi far funzionare una città, a prescindere dal credo politico. E lui si diceva pronto a mettere a disposizione le provate capacità manageriali. A fine serata, discretamente la possibilità di versare un obolo alla causa tramite Qr code da cliccare con tanto di cifra e nome di donatore.

 

E Calenda salutava, chiacchierava, si sentiva nel suo. E così in effetti é. La famiglia Comencini, la regista Cristina è la madre del politico, a Capalbio ha un suo pubblico e anche il marito di Cristina, Riccardo Tozzi, il noto produttore di Cattleya, a Capalbio tiene casa e ombrellone. Proprio per questo, l'arrivo del rivale nel suo collegio, deve averlo vissuto come una sfida da lavarsi a colpi di tartine e vino rosso. Ecco che un impaurito Roberto Gualtieri ha fatto il suo ingresso nella tana del lupo. Cena, qualche ricetta elettorale e ritorno a Roma. L'ambientazione in questo caso si presentava completamente diversa.

calenda 55

 

Scena da villa hollywoodiana, piscina a sfioro, giardini pettinati, menu internazionale e parità di ospiti, anche qui una settantina, scelti tra gli indecisi, gli amici degli amici e i genitori degli amici che per Gualtieri lavorano pure. Il professore, uso più a maneggiare libri che flute di champagne, veniva descritto dai suoi come uomo poco empatico, riluttante, un pesce fuor d'acqua desideroso di tornarsene a casa al più presto. Non proprio una bella presentazione offerta agli indecisi e ai giornalisti invitati per vedere. Ma almeno sincera.

chicco testa foto di bacco

 

Alla fine, dopo le frasi di rito su Roma che deve tornare Capitale, Roberto Gualtieri si è fatto forza, ha inforcato la chitarra e ha intonato i suoi motivi preferiti: le canzoni brasiliane di cui è un grandissimo intenditore. Pubblico deliziato e c'è stato modo e tempo per cantare "Bella ciao" , tutti in coro e plaudenti come si stesse in piazza e non in villa milionaria. Niente richiesta economica di sostegno in questo caso. La guerra delle cene non si esaurirà qui. Settembre è appena entrato.

carlo calenda con la madre cristina comencini foto di bacco (2)

 

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."