A RAI SPORT SONO TUTTI GRADUATI - VENTI DI GUERRA A ''BEIRUT'' (COPY GABRIELE ROMAGNOLI), DOVE BULBARELLI HA 117 GIORNALISTI TRA CUI 6 VICEDIRETTORI, 23 CAPIREDATTORI, UN FIUME DI CAPISERVIZIO E SOLO 6 (SEI) REDATTORI ORDINARI - C'È UN DETTAGLIO: LE REGOLE IMPEDISCONO AI VICE DI ANDARE IN VIDEO. MA ALLORA, MUGUGNANO, COME MAI VARRIALE APPARE NELLE INTERVISTONE A INFANTINO E MANCINI - L'AUDITEL VA MALE: LE SCELTE DEL NEO-DIRETTORE NON PAGANO

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Gianluca Vacchio per https://www.lospecialista.tv

 

Venti di guerra a “Beirut”, come l’aveva ribattezzata l’ex direttore di RaiSport Gabriele Romagnoli prima di lasciare ad agosto 2018. Le prime mosse di Auro Bulbarelli – indicato direttore dal cda Rai del 27 novembre – suscitano infatti mugugni e perplessità che presto potrebbero sfociare anche – a quanto apprende LoSpecialista.tv – in cause di lavoro per demansionamento.

AURO BULBARELLI AURO BULBARELLI

 

 Gli ultimi screzi proprio in questi giorni con job posting mai chiusi (e altri cuciti su misura) e la presentazione della nuova pianta organica. Una redazione di 117 giornalisti composta da – dopo le imminenti 11 promozioni (salvo che qualcuno al personale non si opponga) – un direttore, sei vicedirettori, 23 capiredattori, un fiume di capiservizio e inviati e soli 6 redattori ordinari. Una redazione di graduati, insomma, per la gioia dell’efficienza e delle casse Rai. E pensare che si racconta che qualcuno a RaiSport le promozioni le stia anche rifiutando…

 

varriale varriale

LA GUERRA DEI COLONNELLI – Bulbarelli ha nominato ben sei vicedirettori: Marco Civoli (su Milano e curatore della “Domenica Sportiva”); Enrico Varriale (calcio); Raimondo Maurizi, (suo braccio destro); Gianni Cerqueti (responsabile del palinsesto); Alessandra De Stefano (ciclismo e web) e Bruno Gentili (notiziari). Tutti – come scritto nero su bianco nel piano editoriale – non possono andare in video. Non a caso Marco Franzelli avrebbe gentilmente declinato l’invito di Bulbarelli a restare vice. Eppure Varriale (responsabile del calcio) spopola in tv con interviste al ct della nazionale, Roberto Mancini, o al presidente della Fifa, Gianni Infantino. Senza contare le sue partecipazione come opinionista alla “Domenica sportiva”. Un presenzialismo che starebbe mandando su tutte le furie alcuni suoi omologhi…

 

gianni cerqueti gianni cerqueti

FORMAT, OPINIONISTI E CONDUTTORI – Le cose non starebbero andando meglio a Bulbarelli con i nuovi format. La “Domenica Sportiva” spacchettata non convince, “Champions gol” – la nuova trasmissione il giovedì sera – è un floppetto Auditel e non si distingue neanche per organizzazione: tolto l’opinionista Paolo Rossi nell’ultima puntata avrebbero dimenticato di avvisare Angelo Di Livio e sedia vuota in studio! Non va meglio neanche al commento tecnico: in Rai, infatti, adesso il telecronista sta da solo ed è affiancato da due bordocampisti.

 

Le cose si mettono male, poi, anche per “90esimo minuto” che dopo la pausa della Nazionale alla domenica dovrebbe terminare non più alle 20 ma alle 19.40. Una “dieta” di 20 minuti che – considerando anche gli spot – non consentirà neanche di dare il risultato della gara delle 18.

civoli civoli

 

E poi ci sono le polemiche su opinionisti e telecronisti del ciclismo: Silvio Martinello, Tommaso Mecarozzi e Francesco Pancani tutti sostituiti ora che la grande stagione del ciclismo, tanto caro a Bulbarelli, sta per partire. Stessa sorte per quattro “top player” del calcio di RaiSport: Stefano Bizzotto, Alessandro Antinelli, Alberto Rimedio, e Marco Lollobrigida. Per loro un bivio: fare i telecronisti/bordocampisti o condurre programmi. Insomma, non certo una partenza lanciata per la nuova stagione di RaiSport…

 

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