claudia gerini carlo verdone

O RI-FAMO STRANO? CLAUDIA GERINI, 30 ANNI DOPO “VIAGGI DI NOZZE” – “OGGI JESSICA SAREBBE UNA RIFATTONA. LAVOREREBBE IN UN CENTRO ESTETICO, SAREBBE FISSATA CON I FILLER, LE UNGHIE SMALTATE, LE BOCCHE GONFIATE – “RISPETTO A 30 ANNI FA, SONO DIVENTATA PIÙ CONSAPEVOLE, MI SENTO CRESCIUTA” - IL SEGRETO DELL’INTESA CON VERDONE, IL NUOVO FILM IN CUI INTERPRETA UNA DARK LADY – LA TIRATA IPERFEMMINISTA: “LA STRADA PER L'EMANCIPAZIONE È LUNGA, MA LA PRESA DI POTERE AVVERRÀ” (LA PREFERIVAMO QUANDO VAGHEGGIAVA UN COWBOY TEXANO VECCHIA MANIERA)

https://m.dagospia.com/o-famo-strano-sto-bacio-claudia-gerini-limona-duro-col-suo-nuovo-compagno-ecco-chi-e-372565

 

 

claudia gerini carlo verdone viaggi di nozze

Fulvia Caprara per “la Stampa” - Estratti

 

(...) Nel nuovo film di Vincenzo Alfieri Il corpo (fuori concorso al Tff che si apre venerdì) Claudia Gerini è una dark-lady ferita dall'amore, pronta a tutto pur di ottenere quello che vuole: «Fare la perfida mi piace, ma, per diventare Rebecca, ci è voluto coraggio. E' una "self made woman", ha un gran talento manageriale, un carattere spigoloso, una personalità eccentrica e forte, ma è anche una donna molto sola».

 

Condizione che spesso caratterizza le signore che raggiungono obiettivi professionali notevoli. Secondo lei perché?

viaggi di nozze

«Perché per molti uomini è difficile stare accanto a donne impegnate, che prendono decisioni, ci riescono in pochissimi. I maschi di potere, invece, possono sempre contare sulla moglie buona e tranquilla che sta a casa e si accontenta».

 

Rebecca è una sfida. Perché l'ha accettata?

«Il primo a stupirsene è stato lo stesso regista, ma io sono sempre stata così, impavida, mi butto, mi immergo al cento per cento nei ruoli. Mi piacciono scelte fuori dai percorsi convenzionali, linguaggi nuovi. Non amo ripetermi e cerco di interpretare film che mi piacerebbe vedere da spettatrice».

 

CLAUDIA GERINI IN DOLCEROMA

Tornerà a dirigere un film?

«Sì, ci sto già pensando, ma sono anche concentrata su nuovi progetti da produrre e interpretare, penso alla storia di Gabriella Ferri, anche se è un po' presto per parlarne. La regia ti impegna per un anno intero, il film d'esordio lo fai di getto, il secondo è più difficile, devi trovare una storia in cui credi appassionatamente. E poi io sono un'attrice pura, amo passare da un mondo all'altro».

 

A gennaio festeggerà i 30 anni dall'enorme successo di Viaggi di nozze. In che cosa si sente diversa?

«Sono diventata più consapevole, so come funziona il cinema, mi sento cresciuta».

 

Come potrebbe essere la Jessica del 2025?

claudia gerini carlo verdone viaggi di nozze

«Lavorerebbe di sicuro in un centro estetico, sarebbe fissata con i filler, le sopracciglia tatuate, le unghie smaltate, le bocche gonfiate, Jessica sarebbe una "rifattona"».

 

Con Carlo Verdone c'è sempre stata un'intesa particolare. Su che cosa si basa?

«Una grande ironia. I motivi per cui, tra attori, scattano certi click sono misteriosi, appena siamo insieme io e Carlo diventiamo subito marito e moglie, c'è una chimica speciale, funzioniamo. Abbiamo in comune il carattere tranquillo, l'amore per la musica, ci vogliamo bene. Di film insieme ne abbiamo fatti tre, evidentemente, nella nostra collaborazione , c'è qualcosa di felice».

 

Agli impegni di lavoro ha sempre aggiunto l'attenzione alle cause del sociale. Perché?

CLAUDIA GERINI IN DOLCEROMA

«Mi sento investita di una responsabilità, penso di dover sfruttare la mia popolarità per stare al fianco di chi porta avanti battaglie per proteggere le donne, i bambini, i disabili. Cerco di fare la differenza, come se dovessi restituire quel che ho avuto, ma in modo naturale, con amore. Sono Sagittario, e i Sagittari vogliono portare la giustizia nel mondo».

 

Sui social gira un video in cui cucina con sua figlia. Da dove è nata l'idea?

«L'iniziativa si chiama Parents Talk, si richiede ai genitori di fare con i figli una cosa mai fatta prima. Nel video sono con la figlia quindicenne, mi è venuto in mente di preparare gli gnocchi, come faceva mia nonna, a mano, di domenica».

carlo verdone claudia gerini viaggi di nozze

 

Lei che tipo di madre è?

«La maternità mi ha cambiata, mi sono impegnata ad essere presente nelle vite delle mie figlie. Per fortuna sono due brave ragazze. La prima ha 20 anni, studia teatro a New York, la seconda è al liceo».

 

Quindi la prima vuole fare l'attrice. Ne è contenta?

«Sono felicissima, ha già fatto qualche piccola esperienza, penso che abbia percepito quanto possa essere bello questo mestiere, anche se è difficile, rischioso, e impegnativo».

claudia gerini carlo verdone viaggi di nozze

 

Le sue figlie sono le donne di domani. La condizione femminile è migliorata?

«La strada per l'emancipazione è ancora lunga, ma la presa di potere avverrà, inesorabilmente, nella nostra cultura occidentale sono stati messi a segno tanti obiettivi, dal MeToo alla ribellione contro il patriarcato e contro regole ataviche che, alle nostre antenate, apparivano immutabili. I miglioramenti ci sono stati, ma c'è ancora tanto da fare».

 

(...)

CLAUDIA GERINI SU GRAZIAclaudia gerini 3claudia geriniclaudia gerini 3CLAUDIA GERINI Riccardo Sangiulianoclaudia gerini formentera 55claudia gerini conferenza fdiclaudia gerini 2CLAUDIA GERINI SU GRAZIA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…