giorgio cantarini

LO RICONOSCETE? E’ STATO IL BAMBINO PRODIGIO DEL CINEMA ITALIANO, FECE IMPAZZIRE IL MONDO QUANDO AVEVA SOLO CINQUE ANNI - È STATO L’ATTORE PIÙ GIOVANE A VINCERE LO “YOUNG ARTIST AWARD”, SI ERA TRASFERITO A NEW YORK PER INSEGUIRE IL SUO SOGNO MA IL CORONAVIRUS L’HA FATTO TORNARE A MONTEFIASCONE, DOVE LAVORA IN UN CALL CENTER DELLA ASL PER TRACCIARE I CONTATTI DEI POSITIVI AL COVID...

 

 

Federica Lupino Giorgio Renzetti per "il Messaggero"

 

giorgio cantarini 10

«Per gli artisti è un momento molto difficile, bisogna arrangiarsi. E se ci si riesce dando anche una mano nella battaglia contro il Covid-19, è ancora meglio». Quando Giorgio Cantarini, nel 1997, ha esordito nei panni del piccolo Giosuè nel film La Vita è bella aveva appena 5 anni.

 

Quella sua interpretazione al fianco di Roberto Benigni gli è valsa lo Young Artist award: è stato il più giovane attore a esserne insignito nonché l' unico in Italia. Da allora Cantarini, che oggi ha 29 anni ed è un attore di Montefiascone, in provincia di Viterbo, ha recitato in diverse altre pellicole. Sebbene quello di recitare nel cinema non sia stato un amore a prima vista.

giorgio cantarini roberto benigni la vita e' bella

 

Cantarini, proprio per inseguire la sua passione, si è trasferito per un periodo a New York.

Poi, a cambiare i piani è arrivata la pandemia: così dagli States è tornato a Montefiascone. E qui ha deciso di partecipare al bando della Protezione civile alla ricerca di figure professionali per rafforzare l' attività di contact tracing negli uffici della Asl territoriale.

 

CALCIATORE MANCATO

«Io fino a 18 anni volevo fare il calciatore. Poi un po' alla volta realizzai che mi piaceva stare sul set e che quella era la mia vita», ha raccontato.

giorgio cantarini ne il gladiatore

 

Al suo attivo sui diversi set, il giovane attore ha svolto il ruolo del figlio di Russel Crowe ne Il gladiatore, film vincitore di cinque Premi Oscar; una parte nel documentario Protagonisti per sempre di Mimmo Verdesca, vincitore nel 2015 del Giffoni film festival come miglior lavoro; oltre al ruolo da protagonista di Aus Adotta uno studente, la prima web-serie prodotta dalla Rai. Nel frattempo, si è anche diplomato al Centro sperimentale di cinematografia a Roma prima del trasferimento negli Usa.

 

roberto benigni giorgio cantarini la vita e' bella

«I teatri sono chiusi e lavorare sui set in questo momento è alquanto difficile. Insomma, di occasioni intorno al mondo artistico ce ne sono poche», ammette Cantarini. Ed è così che gli è venuta l' idea.

 

«Del resto racconta una parte della mia famiglia già è impiegata nella sanità». Il riferimento è alla madre, che è infermiera professionale. Una decisione, quella di presentare domanda alla Protezione civile, che ha condiviso con il fratello Lorenzo, anche lui di professione artista: è infatti cantante e chitarrista del gruppo dei Dear Jack.

giorgio cantarini 4

 

SCELTA DI FAMIGLIA

«Abbiamo voluto farlo insieme. Anzi, spero proprio che lavoreremo fianco a fianco», auspica oggi Giorgio. Oltre ai fratelli Cantarini, sono altri 10 i neo assunti con contratti di collaborazione coordinata e continuativa - per 35 ore settimanali - sino al prossimo 30 aprile. Ieri per Giorgio il nuovo esordio, a contatto con il Toc (il Team operativo per il coronavirus) della Asl di Viterbo. Lui avrà il compito, insieme al fratello e agli altri colleghi, di ricostruire la rete di contatti dei nuovi positivi rilevati dalle indagini epidemiologiche nel Viterbese, così da identificarli nel più breve tempo possibile e contribuire a mettere un freno all' ulteriore diffusione del virus sul territorio.

giorgio cantarini

 

«È un lavoro soltanto momentaneo. Ma in questo periodo tutti dobbiamo rimboccarci le maniche per poter guadagnare qualcosa e così ho fatto anche io. Inoltre spiega Giorgio in questo modo sento anche di poter fare qualcosa di utile per gli altri. Sì, ne sono contento: cercherò di dare una mano e fare il meglio che posso».

giorgio cantarini 13giorgio cantarinigiorgio cantarini 9giorgio cantariniGIORGIO CANTARINI E ROBERTO BENIGNIGIORGIO CANTARINIgiorgio cantarinigiorgio cantarini 6giorgio cantarini 11giorgio cantarini 12GIORGIO CANTARINI

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."