carlo fuortes monica maggioni roberto fontolan

IL RISPARMIO SECONDO FUORTES: ASSUMERE ESTERNI A BOTTE DI 200MILA EURO! – DOPO IL CONTRATTO A DAMILANO, LA MAGGIONI RICHIAMA COME CONSULENTE DI “UNOMATTINA” ROBERTO FONTOLAN, GIÀ VICEDIRETTORE DEL TG1 AI TEMPI DI GAD LERNER, CHE NEL 2015 GLI APRÌ LE PORTE DEL MEETING DI CL. I DUE HANNO UN’OTTIMA SINTONIA PROFESSIONALE: NEL 2014 FIRMARONO INSIEME UN DOCUFILM SU GIUSSANI…

Giorgio Gandola per “La Verità”

 

CARLO FUORTES

Risparmiare spendendo è l'ossimoro preferito sull'immaginifico pianeta della Rai. Dopo le polemiche per il contratto all'ex direttore de L'Espresso Marco Damilano (paracadute pubblico da settembre su Raitre, dieci minuti al giorno, mille euro a puntata per 200 puntate, totale 200.000 euro lordi) dirigenti e sindacato avevano raggiunto un tacito accordo: mai più esterni paracadutati dalla luna.

 

Con 1.700 giornalisti nelle otto redazioni e 60 milioni di rosso l'azienda culturale più importante e più indebitata d'Italia non dovrebbe potersi permettersi altre leggerezze.

 

L'accordo è durato un mese. Il tempo di metabolizzarlo e già si parla di un nuovo blitz, questa volta della direttrice del Tg1 Monica Maggioni, determinata ad arruolare un altro esterno pesante: sarebbe Roberto Fontolan con il ruolo di consulente del nuovo Unomattina, che il piano editoriale trasversale prevede come piattaforma Morning News dall'alba all'ora della pastasciutta. Il programma ha scricchiolato per due anni (con perdite di ascolti e di identità a favore di MattinoCinque), di conseguenza Monica Giandotti torna ad Agorà su Raitre, scelta dal neo direttore degli Approfondimenti Mario Orfeo, suo testimone di nozze.

 

monica maggioni paolo magri e roberto fontolan al meeting di cl del 2017

Servono nuove idee e la direttorissima Maggioni ha messo nel mirino una vecchia conoscenza, il responsabile del Centro internazionale di Comunione e Liberazione, che secondo il sito Tag43 dovrebbe sbarcare con un contratto vicino ai 200.000 euro lordi.

 

I due hanno un'ottima sintonia professionale: nel 2014 hanno firmato insieme il docufilm La strada bella su don Luigi Giussani e il movimento.

 

marco damilano foto di bacco

Fontolan conosce bene anche le recondite armonie della Rai poiché nel 2000 fu vicedirettore del tg1 nei cento giorni di Gad Lerner; quest' ultimo si dimise dopo lo scandalo della pubblicazione dei siti pedofili.

 

Si tratterebbe di un ritorno 20 anni dopo, roba da cappa e spada, ma l'Usigrai questa volta è sul piede di guerra, svegliato dalle fibrillazioni continue della rete ammiraglia.

 

roberto fontolan

Dopo l'imbarazzante caso delle flatulenze finite in Procura, il Tg1 è di nuovo al centro dell'uragano: lady Maggioni ha infatti ufficializzato la partenza delle Morning News, affidando a cinque conduttori del Tg della sera anche (a turno) la rassegna stampa alle 6.30 del mattino.

 

La levataccia non è per niente gradita, volti conosciuti dal grande pubblico come Laura Chimenti ed Emma D'Aquino avrebbero già rifiutato, Francesco Giorgino (neo vicedirettore) ed Elisa Anzaldi non hanno ancora detto di no, mentre il più giovane Alessio Zucchini si è allineato.

 

Il responsabile del coordinamento per il turno dell'alba sarà il caporedattore centrale Mario Prignano, molto stimato all'interno, storico medievalista ed esperto di storia della Chiesa. La lunga estate calda della Rai sta per cominciare, le scosse hanno destato dal torpore anche l'ad Carlo Fuortes che ieri pomeriggio si aggirava di pessimo umore per il settimo piano dopo aver saputo delle manovre della zarina del Tg1.

MONICA MAGGIONI

 

La stella del «fantasma dell'opera» (soprannome che Fuortes porta con sé dai tempi dell'Opera di Roma) è in precipitoso calo e l'ad sta perdendo per strada anche il suo più ferreo sponsor, palazzo Chigi, nella persona del capo di gabinetto Antonio Funiciello.

 

Arrivato con toni da Napoleone (e con la solita barzelletta «Fuori i partiti dalla Rai»), ormai nei corridoi è definito «Waterloo». Doveva rilanciare e non ha rilanciato (i conti sono pessimi); doveva riequilibrare e non ha riequilibrato (dominano Pd e cespugli di sinistra); doveva risanare e non ha risanato.

 

carlo fuortes foto di bacco

Anzi, in questi mesi di trattative su tutto, Fuortes è riuscito nell'impresa di tagliare l'ultima edizione dei Tg regionali senza tagliare i costi. Messo alle strette dall'Usigrai, ha concesso l'indennità notturna anche senza telegiornale. Più 25 assunzioni, 25 promozioni e la terza edizione del Tg esclusivamente sul web (partirà a fine anno) per un bacino stimato di 10.000 nottambuli. Lo stesso sindacato, che in partenza si era schierato contro l'eliminazione dell'edizione notturna (al grido «Non si può interrompere l'informazione regionale alle 20») una volta accontentato sui privilegi si è dimenticato la battaglia di principio e si è messo comodo.

FRANCO DI MARE - FRONTIERE SPECIALE UCRAINA

 

Un'azienda organizzata in questo modo non può piacere a Mario Draghi, quindi è possibile che l'ad abbia un orizzonte limitato alla prossima primavera quando le elezioni politiche terremoteranno una volta di più viale Mazzini.

 

Nel frattempo le anomalie continuano a far perdere soldi dei contribuenti, come i buchi nell'acquedotto pugliese. La Rai stipendia un Ufficio stampa con 15 giornalisti ma Fuortes ha nominato suo assistente per la Comunicazione l'ennesimo esterno, Maurizio Caprara, ex portavoce di Giorgio Napolitano e in aspettativa al Corriere della Sera.

laura chimenti emma d'aquino

 

 

A giugno va in pensione il direttore di Raitre, Franco Di Mare, ma continueremo a vederlo in video perché ha ottenuto un contratto di collaborazione per proseguire il programma Frontiere, pur con ascolti residuali (attorno al 3% di share). È benvoluto dal Movimento 5Stelle e nessuno lo tocca. La festa continua.

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO