will smith

CON L’ANNUNCIO DELLE DIMISSIONI DALL'ACADEMY, WILL SMITH TENTA DI ARGINARE L'ONDATA DI POLEMICHE MA POTREBBE NON BASTARE – L’ATTORE NON RISCHIA DI PERDERE L’OSCAR VINTO, MA TRABALLANO I SUOI PROGETTI FUTURI, TRA CUI IL SEQUEL DI “BAD BOYS” E “EMANCIPATION”, PER IL QUALE APPLE TV AVEVA ACQUISTATO I DIRITTI DEL FILM PER LA CIFRA RECORD DI 120 MILIONI DI DOLLARI - LA RIABILITAZIONE DI SMITH POTREBBE AVVENIRE CON UN ALTRO SHOW: IN TV ALLA CORTE DI OPRAH WINFREY

Ilaria Ravarino per “il Messaggero”

 

lo schiaffo di will smith a chris rock oscar 2022

Will Smith come Harvey Weinstein, Bill Cosby e Roman Polanski: fuori dagli Oscar dopo aver aggredito in diretta tv il comico 57enne Chris Rock, l'attore afroamericano 53enne si è dimesso dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences di Hollywood, perdendo così il diritto di voto. 

 

Riconoscendo di aver «tradito la fiducia» e affermando pubblicamente di accettare «ogni ulteriore conseguenza», Smith ha definito ieri il comportamento tenuto alla 94esima edizione degli Academy Awards «scioccante, doloroso e imperdonabile. Ho privato altri candidati e vincitori dell'opportunità di essere celebrati per il loro lavoro straordinario. Quindi, mi dimetto».

Will Smith si scusa mentre ritira il premio agli Oscar

 

LA DISCUSSIONE 

Anticipando l'azione disciplinare degli Oscar, che ne hanno accettato le dimissioni annunciando la discussione di ulteriori misure sanzionatorie nella riunione del 18 aprile, Smith ha tentato di arginare l'ondata di polemiche che ha travolto la sua carriera proprio all'apice del successo, compromessa pochi minuti prima di ritirare l'Oscar per King Richard Una famiglia vincente.

 

Un danno d'immagine incalcolabile per l'attore di Men in Black, diventato nel giro di pochi giorni oggetto di meme e prese in giro (dal graffito dello schiaffo comparso sul muro di Berlino al videogioco in flash Schiaffeggia Chris Rock), oltre che persona sgradita nei salotti buoni di Los Angeles: il suo schiaffo ha «disgustato» il Luke Skywalker Mark Hamill e il regista di Harry ti presento Sally Rob Reiner, ha «traumatizzato» due delle conduttrici degli Oscar, Amy Schumer e Wanda Sykes, ha lasciato «con un senso di rifiuto» Pedro Almodovar e spinto i comici Jim Carrey e Judd Apatow a chiedere per Smith addirittura le manette («E adesso arrestatelo»).

 

LE SCUSE DI WILL SMITH DOPO LO SCHIAFFO A CHRIS ROCK

Proprio di questo si sarebbe parlato, secondo quanto raccontato dal produttore tv Will Packer, responsabile della serata degli Oscar, a pochi minuti dall'aggressione: «La polizia si è offerta di intervenire ha detto Packer ma Chris (Rock, ndr) non voleva peggiorare la situazione». Infuriato anche Joseph Patel, produttore di Summer of Soul, il documentario vincitore dell'Oscar che Rock avrebbe dovuto annunciare prima dello schiaffo: un gesto giudicato «egoista», che avrebbe «derubato i registi del loro momento di gloria». 

 

Pazienza se al momento dell'aggressione il pubblico rideva per il gesto di Smith, se pochi minuti dopo la platea tributava una standing ovation al suo Oscar. Il giudizio di Hollywood, una settimana dopo, è incontrovertibile: condannato. Muto fino a venerdì, quando in rete ha cominciato a circolare il video di uno schiaffo assestato dieci anni fa da Smith a un giornalista troppo affettuoso (colmo della sfortuna: un giornalista ucraino), l'attore ha fatto ammenda autoescludendosi dal giro che conta. 

 

WILL SMITH CON L OSCAR

LA STATUETTA 

La statuetta vinta, in compenso, dovrebbe restare nelle sue mani: «Non gli leveremo l'Oscar», ha concesso l'attrice Whoopi Goldberg, membro del cda dell'Academy, il giorno dopo il fattaccio. Ma neanche Kevin Spacey che a differenza di Smith vota ancora agli Oscar ha perso la sua dopo l'accusa di molestie. Il problema, piuttosto, è che quello schiaffo, assestato a un normale comico da una celebrità di serie A (incasso dei film di Smith: 6 miliardi e mezzo di dollari), ha ricadute pesanti anche nella sfera economica.

 

IL COPIONE 

Lo sviluppo di Bad Boys 4 (sequel di Bad Boys For Life), per cui Smith aveva già ricevuto 40 pagine di copione, è stato messo in pausa all'indomani dell'incidente, mentre il film in produzione Fast and loose da ieri sera non sarebbe piu una priorita per Netflix. Guai anche per la promozione di Bright 2 (Netflix) ed Emancipation (Apple tv +), che potrebbe slittare in avanti in attesa del verdetto dell'Academy. 

 

Will Smith e Jada Pinckett

A rischiare grosso è soprattutto Apple, fresca di Oscar per Coda, che su Emancipation storia vera di uno schiavo evaso, ambientata nel 1863 aveva puntato forte in previsione dell'Oscar 2023, acquistando i diritti del film per la cifra record di 120 milioni di dollari, nel 2020, al mercato virtuale di Cannes. 

Will Smith e Jada subito dopo la battuta di Chris Rock

 

Per i commentatori americani la riabilitazione di Smith potrebbe avvenire proprio in tv: magari alla corte dell'influente Ophra Winfrey, il cui talk show offrirebbe all'attore la vetrina adatta per giustificare il suo gesto, raccontando la storia di abusi e violenze subite nell'infanzia, e già divulgata lo scorso autunno nell'autobiografia Will.

Will Smith e Vitalii Sediuktweet di judd apatow sul pugno di will smithtweet di jodie turner smith sul pugno di will smith 2tweet di rob reiner sul pugno di will smithserena williams con le mani in faccia durante il discorso di will smithwill e jada smith prima della cerimonia degli oscar 2tweet di jimmy kimmel sul pugno di will smith 2meme sullo schiaffo di will smith 2will e jada smithMEME SULLO SCHIAFFO DI WILL SMITH A CHRIS ROCK will smith al party di vanity fair 9will smith al party di vanity fair 8will smith e la moglie jada 3will smith jada pinkett smith 3chris rock dopo lo schiaffo di will smith jim carrey will smith

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)