C’ERA UNA VOLTA LA BBC – ANCHE LA MITICA TV PUBBLICA INGLESE NON È PIÙ QUELLA DI UNA VOLTA: LA SENTENZA DEL “TIMES” – LA “BRITISH BROADCASTING CORPORATION” RESTA UN’ISTITUZIONE SOLO PER IL CETO FACOLTOSO CHE VIVE A LONDRA. È SEMPRE ELITE CONTRO POPOLO – LA CONTRARIETÀ ALLA BREXIT, L’ASSERVIMENTO AI PARTITI E I GIOVANI CHE PREFERISCONO NETFLIX: QUASI LA METÀ DEI BRITANNICI NON SI SENTE RAPPRESENTATA DALLA TV PUBBLICA

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Tony Damascelli per “il Giornale”

 

N on c'è più la Bbc di una volta. Lo scrive il Times ed è come l'ultima sentenza, quella della Cassazione. Finiti i tempi eroici, i favolosi anni Venti, quando i due primi bollettini informativi vennero trasmessi da casa Marconi nello Strand, essi includevano i dettagli dell'apertura delle sessioni del tribunale penale, un discorso del leader conservatore Bonar Law, le conseguenze di un «incontro turbolento» che coinvolgeva Winston Churchill, una rapina a un treno, la vendita di un primo opuscolo shakespeariano, nebbia a Londra - e «gli ultimi risultati del biliardo».

 

sondaggio sull imparzialita' delle tv nel regno unito sondaggio sull imparzialita' delle tv nel regno unito

In verità non è che sia cambiato molto sull'isola di Elisabetta, compresi i Windsor, la guida a destra e il Big Ben. Ma oggi l'informazione corre velocissima, i fogli boulevard di mister Murdoch e i siti internet insieme con tutti le altre forme di comunicazione hanno «delegittimato» la British Broadcasting Corporation che tale resta per una fetta minoritaria degli inglesi, anzi della capitale e ancora di più del centro di Londra, dunque il ceto più facoltoso, quello che nulla sa di Brixton ma molto di Eaton.

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Il Times ha accertato questa caduta dell'impero radiotelevisivo, già il Financial Times aveva denunciato la casta di dirigenti superpagati là dove il marchio di superiorità morale del network era venuta meno, il suo ruolo di bandiera della libertà durante la seconda guerra mondiale in un contesto politico e storico totalmente diverso dal resto d'Europa, l'isola e le sue caratteristiche, i Windsor, il Commonwealth, uno scenario quasi esclusivo come viene illustrato dai corrispondenti dei nostri network che riportano, da Londra, notizie esclusivamente legate a Londra e alla casa reale, come se il resto non esistesse.

emily maitlis e il monologo su dominic cummings emily maitlis e il monologo su dominic cummings

 

Così, per qualcuno, avrebbe dovuto essere, in eterno, la Bbc, voce unica, affidabile, credibile, incontestabile. Ma la nebbia sul canale avvolge anche Portland Place, esempio di stile Art Deco e il sondaggio effettuato dal Times conferma la tendenza degli utenti. Stando alle risposte fornite, sarebbe venuta a mancare la qualità dei programmi, i palinsesti si sarebbero piegati alle richieste di mercato commerciale, quasi temendo la concorrenza delle altre televisioni, lo stesso errore che viene addebitato alla Rai che, rispetto a Bbc, paga il dazio dell'asservimento ai partiti politici nella distribuzione di cariche e incarichi.

 

tim davie bbc tim davie bbc

La crisi è aperta da tempo, per motivi generazionali, accentuata dalla severe critiche di Boris Johnson per le posizioni contrarie alla Brexit che hanno puntualmente caratterizzato i talk show radiofonici e televisivi. Contestazioni già sollevate da Winston Churchill e poi Margareth Thatcher che aveva chiesto la privatizzazione dell'ente o dallo stesso Tony Blair che chiese e ottenne il licenziamento di Greg Dyke, direttore generale di Bbc.

 

Le analisi di mercato confermano come i giovani preferiscano trascorrere il tempo e ricercare informazioni o interessi su Youtube o Netflix e riservino a Bbc al massimo venti minuti al giorno. È la penalità che riguarda tutti i grandi vettori mondiali di informazione ma quello della creatura di lord John Reith, barone scozzese che a partire dal Ventidue fu il pioniere della comunicazione radiofonica in Europa, con un marchio che poi sarebbe divenuto mondiale, portando la voce dell'indipendenza, della libertà e della liberazione durante il secondo conflitto.

 

LA SUCCESSIONE DI TONY HALL ALLA BBC LA SUCCESSIONE DI TONY HALL ALLA BBC

Tim Davie è ritornato ad occupare il ruolo di direttore generale dopo il settennato del barone Tony Hall. Alcune recenti gaffe hanno fatto traballare la televisione di Stato, Danny Baker, famoso conduttore televisivo, si era permesso, in un tweet, di giudicare il neonato di Meghan e Harry «un royal baby uno scimpanzé vestito con un cappottino e una bombetta», così irridendo alla madre di Meghan, Doria Ragland, afroamericana, nonna del baby Archie Harrison Mountbatten-Windosr. Ovviamente mister Baker è stato accompagnato alla porta, non di Buckhingham Palace. Questa è la Bbc.

PANDEMONIUM BBC - 4 PANDEMONIUM BBC - 4

 

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