roger scruton

SCRUTOPIA - VINO, CAVALLI E LIBERTÀ: SE NE VA A 75 ANNI IL RE DEI CONSERVATORI ROGER SCRUTON, DEFINITO DAL NEW YORKER “IL FILOSOFO PIU’ INFLUENTE NEL MONDO” - ISPIRÒ LA THATCHER, TUONÒ CONTRO ISLAMISMO E BUROCRAZIA UE. ERA ODIATO DAI PROGRESSISTI, LA POLEMICA CON SOROS E QUELLE ACCUSE DI ANTISEMITISMO - CREDENTE, ANGLICANO, AVEVA RISCOPERTO LA FEDE ASCOLTANDO 'LE PASSIONI' DI BACH…

Silvia Guzzetti per Avvenire

 

roger scruton

È morto domenica il pensatore e scrittore britannico considerato fra i più incisivi intellettuali degli ultimi decenni, molto critico col marxismo e ostracizzato a sinistra. Impegnato nella difesa dei popoli oppressi, aveva riscoperto la fede ed era convinto che l' uomo e la civiltà non potessero farne a meno «La crocefissione dà così tanto senso alla mia vita e mi mette in rapporto con gli altri. Mi ci è voluta una vita per capirlo».

 

Con queste parole Roger Scruton, scomparso domenica, a 75 anni, dopo sei mesi di lotta contro il cancro, aveva presentato ad 'Avvenire' il suo testamento spirituale. Quelle duecento pagine, intitolate L' anima del mondo, e dedicate al senso del sacro, a quel «mistero che la scienza di oggi vuole negare», come aveva detto lo stesso Scruton.

 

Credente, anglicano, arrivato a Dio ascoltando le Passioni di Bach, odiatissimo dalla sinistra perché conservatore, l' intellettuale lascia un vuoto incolmabile nella scena culturale britannica e in quella mondiale. Definito dal New Yorker «il filosofo più influente nel mondo» Scruton era una figura poliedrica, editore, avvocato, romanziere e anche autore di due opere liriche.

 

roger scruton

A rendergli tributo sono, tra tanti, lo storico Timothy Garton Ash, che racconta il suo «instancabile sostegno a favore dei dissidenti dei Paesi dell' Europa centrale durante il comunismo» e la Bbc che, nel programma 'Today' del mattino, ha spiegato come il filosofo sia stato praticamente perseguitato, per quasi tutta la vita, da un 'establishment' intellettuale di sinistra non disposto a concedergli spazio.

 

Nato a Buslingsthorpe, nel Lincolnshire, nord d' Inghilterra, il 27 febbraio 1944 Scruton frequentò Cambridge e divenne conservatore durante le proteste studentesche del 1968 che definì «una folla di hooligans benestanti viziati che professavano assurdità marxiste». Il suo primo incarico, come docente, fu al 'Birkbeck college' di Londra, nel 1971 e tre anni dopo Scruton fondò il 'Gruppo filosofico conservatore' al quale partecipava anche Margaret Thatcher.

 

Il suo impegno contro il comunismo, soprattutto in Cecloslovacchia, fu instancabile e nel 1985 il filosofo finì in prigione a Brno, prima di venire espulso dal Paese. Il suo lavoro per costruire network accademici segreti nell' Europa dell' est, negli anni della Cortina di ferro, venne riconosciuto dal presidente Václav Havel che lo insignì della medaglia al merito della Repubblica Ceca nel 1998.

roger scruton

 

Per un periodo Scruton, autore di una cinquantina di libri su filosofia, arte, musica, politica, letteratura, cultura, sessualità e religione, emigrò anche a Boston, in America, quasi in esilio da quell' Inghilterra che tanto amava, perché non si sentiva apprezzato davvero nel Regno Unito. Un rifiuto che continuò fino alla fine, come ricordava con amarezza, lui stesso, in un diario dell' anno passato, appena pubblicato dal settimanale 'Spectator'. «Il mio 2018 è finito con una tempesta d' odio, in risposta al mio incarico come presidente della nuova commissione 'Building better, building beautiful' (Costruire meglio, costruire bello), ma il nuovo anno è cominciato con più calma e spero che il Grande Inquisitore, alimentato dai social media, troverà un altro obiettivo », scriveva Scruton.

 

roger scruton

Da quell' incarico, infatti, in una commissione pensata per promuovere un' edilizia migliore, in armonia con le comunità che la abitano, l' intellettuale venne allontanato per alcune frasi da lui pronunciate sul filantropo ungherese di origini ebree George Soros, riprese dal settimanale 'New Statesman' e usate dalla sinistra laburista per chiedere le sue dimissioni. «La sinistra del Regno Unito mi odia e userebbe qualsiasi accusa possibile per delegittimarmi - spiegò allora Scruton ad 'Avvenire' - . Non è vero che io abbia promosso cospirazioni antisemite in una conferenza dedicata a Soros. Si tratta di pura invenzione». Parole che vennero vendicate, quando la rivista fu costretta a scusarsi e ad ammettere che le parole erano state usate al di fuori del giusto contesto, e il ministro responsabile della commissione, James Brokenshire, chiese a Scruton di ritornare.

 

Nello stesso diario il filosofo racconta l' amarezza che gli aveva procurato questo ennesimo attacco e il dubbio che gli era tornato ancora: «Appartengo davvero al Regno Unito se anche membri del partito conservatore non la pensano così?», aveva scritto. Nelle interviste concesse ad 'Avvenire' Scruton aveva raccontato la sua visione del mondo, di una difesa della tradizione non come chiusura nel passato ma come fonte di saggezza per il presente e il futuro.

 

roger scruton

«L' Islam ha così successo perché offre ai giovani una via d' uscita dal caos», aveva detto il filosofo, «È anche la ragione per cui molti ritornano alla religione, perché abbiamo bisogno di appartenere a una comunità di credenti». E parlando della sessualità aveva usato parole scomode: «Il consenso non è l' unico aspetto importante per una sessualità ricca e positiva. Uomo e donna devono essere capaci di donarsi veramente l' uno all' altra e si tratta di una dimensione molto complessa». Della sua conversione religiosa aveva detto che era arrivata tardi, dopo una vita di dubbi e aveva preso la forma di una «sottomissione religiosa».

 

«Perché sono un intellettuale e, come tale, sempre scettico, sempre ai margini della religione», aveva detto Scruton.

roger scruton

«Tuttavia la scienza ci ha consegnato una visione del mondo scoraggiante.

Sappiamo che siamo su questo piccolo pianeta, in un angolo minuscolo di una galassia, ma non esiste una risposta alla domanda perché esistiamo e se c' è davvero un Essere che si preoccupa di noi». Per questo occorre piegarsi al sacro. «Arrendersi a questo mistero e sentirci, finalmente, in pace col mondo.

Questo è quello che ci dà la religione e che, nel mondo di oggi, rischia di andare perduto».

roger scruton

 

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…