the social dilemma

SE NON AVETE VISTO "THE SOCIAL DILEMMA", FATELO. COSI' FORSE CHIUDERETE I VOSTI ACCOUNT SOCIAL – IL DOCUMENTARIO DI NETFLIX, COSTRUITO CON LE RIVELAZIONI DI CHI HA LAVORATO NELLA SILICON VALLEY, TOGLIE IL VELO A SISTEMA INFERNALE CHE PUNTA SOLO AI NOSTRI DATI: CI TIENE INCOLLATI ALLO SCHERMO, CI SEDUCE, CI MANIPOLA, ORIENTA GUSTI E PREFERENZE - MA IL PERICOLO PIÙ GRANDE È LA DEMOLIZIONE DEL CONFINE TRA VERO E FALSO – VIDEO

Elena Stancanelli per “la Repubblica”

 

Se non ci mettiamo d'accordo in fretta su cosa è vero e cosa è falso siamo fregati. Prima di The social dilemma , il regista Jeff Orlowski aveva girato un documentario sulla sparizione dei ghiacciai e un altro sulla sparizione della barriera corallina. Tutte questioni che oggettivamente potrebbero fregarci. Ma mai quanto potrebbero fregarci i social se gli permettiamo di far sparire la realtà.

the social dilemma 5

 

Come funzioni questo meccanismo ce lo spiega un gruppo di uomini e donne la cui credibilità è garantita dalla loro colpevolezza: siamo stati noi, dicono tutti quanti, ma adesso non sappiamo più che fare. Le macchine controllano l'informazione, e ci controllano molto più di quanto noi riusciamo a controllare loro.

 

Qual è il problema, è la domanda che viene posta a ognuno di loro. Sono tutti dirigenti di Facebook, Google, Pinterset, ingegneri informatici, geni della rete. Tra questi Jaron Lanier, l'informatico coi dreadlock inventore del termine "realtà virtuale" e autore di Dieci ragioni per cancellare subito i tuoi account social , ma soprattutto Tristan Harris, ex esperto di etica del design digitale per Google e adesso co-fondatore del Centre for Human Technologie. La cosa più simile a una coscienza della Silicon Valley, così viene definito, quando qualche anno fa si accorse che meno di 50 designer, in California, stavano prendendo decisioni che avrebbero cambiato la vita di due miliardi di persone, chiese una riflessione.

 

the social dilemma 5

Nessuno gli rispose, tantomeno Larry Page, il fondatore di Google per cui Harris lavorava. Perché i social, all'inizio, erano solo un'enorme opportunità. Tutti pensavano di star facendo un dono enorme all'umanità inventando poste elettronica e piattaforme con cui mettersi in contatto col mondo intero. Ma "nulla di grande entra nella vita dei mortali senza portarsi dietro una maledizione", come recita la citazione di Sofocle messa in esergo al documentario. E la maledizione è sempre il denaro.

 

Se un prodotto non lo paghi, dice un aforisma della rete che dovremmo recitare ogni giorno come un mantra, vuol dire che il prodotto sei tu. Gli inserzionisti pagano, cioè sono i clienti, e noi siamo i prodotti. Secondo Jaron Lainer la faccenda è un po' meno semplice e assai più inquietante: non siamo noi il prodotto, il prodotto offerto agli inserzionisti è il cambiamento graduale e impercettibile del nostro comportamento e della nostra percezione. I social hanno questo obiettivo: modellarci, cambiare quello che siamo e che pensiamo. Ci vuole un po' di tempo, ed è per questo che è necessario farci stare collegati più a lungo possibile. Ogni nostro click, ogni nostro movimento è un indizio e la somma degli indizi costruisce il nostro avatar. Cioè il cliente virtuale offerto agli inserzionisti, al quale loro possono offrire prodotti mirati, specifici. Più noi agiamo, più loro capiscono. Per tenerci incollati allo schermo ci seducono, ci incantano come maghi. Il dito, per esempio. Quel gesto che facciamo per far scorrere le immagini sullo schermo si chiama rinforzo intermittente positivo.

the social dilemma 5

 

È una tecnica di manipolazione che i nostri amici della Silicon Valley hanno imparato frequentando seminari sulle neuroscienze. Ma il pericolo più grande è la demolizione del confine tra vero e falso. Dentro i social, grazie ai celebri algoritmi, ognuno ha a disposizione la propria realtà, modellata sui propri gusti e gli orientamenti politici. Ma se ognuno può contare sulla propria realtà, non serve più interazione, dimenticheremo i compromessi, le relazioni tra le persone. Una democrazia ha bisogno di una visione condivisa della realtà. Una visione unica, manipolata e isterica è il terreno ideale per una dittatura. Dichiariamolo illegale, propone Shoshana Zuboff, docente alla Business School di Harvard. Lo chiama "capitalismo della sorveglianza", è il modello economico che trae profitto dal monitoraggio.

 

the social dilemma

È come il commercio di organi o quello di schiavi, ha un identico potenziale sovversivo nei confronti dei principi democratici, quindi va messo fuorilegge. I social, ci lamentiamo sempre, ci fanno diventare aggressivi, incivili, polarizzano le posizioni politiche, creano solitudine e isolamento Pensiamo sia un effetto collaterale e invece è esattamente la ragione per cui sono stati creati. Per renderci dipendenti dal giudizio estemporaneo, per farci credere che la terra sia piatta e il Covid non esista. Ed è in questo modo che producono denaro per arricchire gente già straordinariamente ricca.

 

Qual è la soluzione? La chiedono a noi, dopo aver fatto tutto questo casino. L'intelligenza artificiale non può disinnescare il meccanismo, dal momento che non conosce i concetti di vero e falso, ma quelli di poco o molto: algoritmi. Svegliatevi da questo incantesimo, dicono i guru della valle, staccate tutto, guardate fuori dalla finestra. E speriamo di essere ancora in tempo.

elena stancanelli foto di bacco (2)elena stancanelli foto di bacco

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…