american gods

SERIE DA PRENDERE SUL SERIO – “AMERICAN GODS” È UNA DELLE SERIE PIÙ BELLE CHE CI SONO ANCHE SE È UN PO’ SPARITA DAI RADAR DI CRITICI E SPETTATORI, PERCHÉ È VISIONARIA, INCREDIBILE, COLORATISSIMA – ISPIRATA AL LIBRO BESTSELLER DI NEIL GAIMAN, NON RACCONTA SOLO LA LOTTA TRA VECCHIE E NUOVE DIVINITÀ, MA ANCHE NOI, CON LE NOSTRE DEBOLEZZE, LE NOSTRE PULSIONI FRATRICIDE, LA NOSTRA COSTANTE VOGLIA DI EMERGERE E DI SOPRAVVIVERE – VIDEO

 

 

 

Gianmaria Tammaro per Dagospia

 

american gods 7

Probabilmente questa l’avrete già letta da qualche parte, ma “American Gods”, ispirato al libro bestseller di Neil Gaiman, ambientato in un’America modernissima e, allo stesso tempo, antichissima, non racconta – e non vuole raccontare – solo la lotta tra le vecchie e le nuove divinità, tra quello che siamo stati e quello che siamo diventati. Racconta, invece, noi, proprio noi, con i nostri usi, i nostri costumi, le nostre debolezze; le nostre pulsioni fratricide e patricide, la nostra costante voglia di emergere, di essere i primi e, soprattutto, di sopravvivere.

 

Che poi i protagonisti siano, proprio come recita il titolo, degli dei, è un altro paio di maniche. Una furbissima quanto argutissima trovata narrativa, e di questo, appunto, va dato merito a lui, Neil Gaiman, uno degli scrittori più prolifici e popolari, fumettista, romanziere, narratore, visionario. Se c’è una cosa che contraddistingue le sue opere, è l’ironia. Un’ironia sagace, appassionante, per niente noiosa o presuntuosa.

american gods 9

 

Che in “American Gods”, la serie tv, disponibile ogni lunedì su Amazon Prime Video con un nuovo episodio (uno dei pochissimi casi di sopravvivenza della linearità televisiva), diventa qualcos’altro, qualcosa di più attuale e terribile, più cinico, più basso, più irrisorio, privo, quasi, della sua vena romantica.

 

Ma dicevamo: “American Gods”. È una delle serie più belle che ci sono oggi, anche se, dopo la prima stagione, è un po’ sparita dai radar dei critici e – si nota leggiucchiando in giro sul web – degli spettatori. Lo è perché, come la “Legion” di Noah Hawley, è visionaria, è incredibile, è coloratissima. È un mixaggio di effetti, immagini, musica e voci suadenti.

american gods 8

 

Dicono che il protagonista sia Shadow Moon, interpretato da Ricky Whittle, ex-sognatore, ex-detenuto, ex-marito, ora in strada, sempre in viaggio, pronto a far parte di una guerra che non sembra appartenergli veramente. Qualcun altro, poi, dice che sia Laura, l’ex di Shadow, interpretata dalla bellissima Emily Browning, la protagonista.

 

american gods 6

Perché c’è molto di lei, c’è molto della sua redenzione/non-redenzione, e c’è anche molto del suo egoismo. L’amore? Puah!  In realtà, anche se sempre un po’ marginale, anche se teatrale fino al midollo, incredibile, esplosivo, rauco come un vecchio cantastorie che ha macinato migliaia di chilometri e fumato infinite sigarette, il ruolo centrale lo riveste Mr. Wednesday, ovvero Ian McShane, che è – piccolo, piccolissimo spoiler – Odino, vecchia divinità, ora minacciata dalle nuove divinità, Mr. World, Media e New Media, Tecnologia.

american gods 4

 

Il protagonista è lui perché, ecco, incarna e convoglia tutto quello che “American Gods” ha da offrire, e che è, poi, quello che dicevamo proprio all’inizio: l’umanità più bassa, più estrema, più artificiosa. L’essere sempre e comunque saltimbanchi, venditori, ruffiani e leccapiedi. L’essere ambiziosi, ma con discernimento. Provare affetti, ma sempre con secondi fini. Essere divinità, invincibili e immortali, e comunque terrorizzati dalla possibilità di scomparire dalla memoria dei fedeli.

american gods 5

 

“American Gods” è anche un trattato fatto d’immagini e suoni sulla comunità africana e afroamericana; sui neri, sul razzismo, sul dolore, che è il santino da cui tutti, prima o poi, vanno in pellegrinaggio. Sull’essere stranieri in casa propria. E via con tutte le considerazioni politiche e sociali. Le divinità sono vere, ma sono idee. Chi le tiene in vita, ciò da cui dipendono, sono gli esseri umani. E quindi è un serpente che si morde la coda. In un mondo in cui, paradosso per paradosso, il libero arbitrio è solo un fantoccio, una presa in giro, e le divinità, vecchie e nuove che siano, menano veramente duro.

american gods 2american godsamerican gods 10american gods serie tvbilquis a caccia di uominibilquis adesca i clienti via webbilquis regina di sabaamerican gods 3american gods 1

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."