le iene pierpaolo sileri

IL SOFFRITTO DI INTERESSI DI SILERI! "LE IENE" ALL’ATTACCO DEL SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE CHE AVREBBE VIOLATO LA LEGGE CHE VIETA AI MEDICI DIPENDENTI DEL SERVIZIO PUBBLICO DI LAVORARE A PAGAMENTO IN CLINICHE PRIVATE CONVENZIONATE. SILERI SI DIFENDE SOSTENENDO CHE... – LE ACCUSE DEL CONSIGLIERE REGIONALE DI FRATELLI D’ITALIA AURIGEMMA. E L'ASSESSORE ALESSIO D'AMATO... - VIDEO

L'AUDIO DI SILERI A "RADIO SEI"

https://www.iene.mediaset.it/2021/news/sileri-violato-legge-medico_1044378.shtml


Anticipazione da LE IENE

 

pierpaolo sileri

Questa sera, martedì 4 maggio, in prima serata su Italia 1, andrà in onda a “Le Iene” un servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti, relativo al presunto conflitto d’interessi, che riguarderebbe il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri

 

Fino al 2018 l’attuale viceministro alla Salute era un medico dipendente di un ospedale pubblico, il Policlinico Tor Vergata. Eletto Senatore per il Movimento 5Stelle, partito politico a cui appartiene, nonostante l’aspettativa, risulta che lavorasse anche per una clinica privata convenzionata.

 

il servizio delle iene su pierpaolo sileri 3

Pierpaolo Sileri ha violato la legge che impedisce a un medico dipendente pubblico di lavorare contemporaneamente a pagamento per una clinica privata convenzionata? Il consigliere regionale Antonello Aurigemma di Fratelli d’Italia aveva dichiarato: “Il Senatore Sileri svolgeva attività privata senza averne diritto”, accuse che erano seguite alla denuncia pubblica dell’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato, con queste parole: “Si fa pagare visite mediche private mentre fa il Senatore”

 

il servizio delle iene su pierpaolo sileri 1

“Si trattava di insegnamento e tutoraggio”, rispose Sileri, aggiungendo “l’unica cosa che io ho fatto lì, è stata la parte di endoscopia e di chirurgia endoscopica per un totale, se non ricordo male, di 54 procedure fra insegnamento, tutoraggio e quant’altro e a questo ci fu anche un’interrogazione che fu fatta alla Regione Lazio alla quale ha risposto l’assessore D’amato e diciamo ha stabilito perfettamente che non vi era nessun conflitto.” Spiega così, ai microfoni de Le Iene, che avrebbe chiarito, rispondendo a un’interrogazione, che non ci sarebbero stati conflitti d’interesse. “Io, per evitare ulteriori cose, ho lasciato e quello era insegnamento per la scuola di specializzazione”, dice in riferimento a quella dell’Università di Tor Vergata. Il consigliere regionale Antonello Aurigemma di Fratelli d’Italia sostiene invece che si sarebbe trattato di prestazioni a pagamento: “Dalle carte che ci ha fornito l’Asl non c’è nessuna menzione all’attività didattica che il professore ha svolto”

il servizio delle iene su pierpaolo sileri 2

A testimonianza della sua dichiarazione, Aurigemma ha portato un documento esclusivo che potrebbe smentire la versione dei fatti data dal sottosegretario Sileri: è un cosiddetto redazionale a carattere promozionale di una radio romana, Radio Sei. Nell’audio si sente il prof. Pierpaolo Sileri fare pubblicità alla Nuova Villa Claudia. “Lei è lì perciò per un appuntamento, per un controllo”, gli chiede il giornalista Guido De Angelis. “Sì, sì, io sono qui certo sì”, risponde Sileri. “Allora nuova Villa Claudia si trova in via Flaminia Nuova 280, c’è anche il sito Nuovavillaclaudia.it, prosegue De Angelis. “Per un appuntamento anche con il professor Pierpaolo Sileri io do il telefono 06…”.

 

il servizio delle iene su pierpaolo sileri 3

Ma come? Filippo Roma si chiede, non doveva trattarsi di insegnamento e tutoraggio per l’Università? Ne parla al telefono anche con il proprietario della clinica, Gianluigi Rizzo. “Lei mi conferma che Sileri non veniva qua a insegnare ma a fare il medico a fare viste interventi endoscopie”, continua la Iena. “Ma insegnare in che senso? Non è che insegnava”, conclude il proprietario. L’inviato legge anche una dichiarazione fornita all’inviato da Rizzo:“Il sottoscritto Gianluigi Rizzo dichiara che il professor Pierpaolo Sileri ha svolto presso questa casa di cura Nuova Villa Claudia la propria attività professionale consistente in prestazioni di chirurgia generale, l’attività è stata effettuata in regime di prestazione occasionale”. Dichiarazioni che Rizzo conferma anche al telefono.

 

il servizio delle iene su pierpaolo sileri 1

Ma per una visita con Sileri si pagava? E, se sì, quanto? Si domanda Filippo Roma. Dal centralino della clinica Nuova Villa Claudia dicono che il professore al momento non ha le liste aperte, ma confermano che prima fosse possibile prenotare una visita con lui al prezzo di “200 euro la prima visita e 150 euro la visita di controllo”.

Siamo sicuri che questa attività, per lui, medico dipendente pubblico, fosse consentita dalla legge? E ancora, nel momento in cui è diventato un Senatore, si è messo in aspettativa? A queste ultime domande risponde il giudice Pasquale Landi, ex Consigliere di Stato ed ex consulente giuridico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, spiegando: “Un medico dipendente di una struttura pubblica ha diritti e doveri, nell’ambito dei doveri ci sono le incompatibilità. L’aspettativa è fatta per consentire al parlamentare di dedicarsi alla propria attività di soggetto che ha un mandato politico parlamentare, non per fargli fare delle cose che altrimenti non potrebbe fare.”.

il servizio delle iene su pierpaolo sileri 4

 

Alla domanda “Un medico dipendente di un ospedale pubblico collocato in regime di extramoenia può svolgere attività professionale presso una clinica privata convenzionata con la regione, quindi al di fuori della struttura ospedaliera nella quale è incardinato?” Risponde: “Nel momento in cui la struttura è convenzionata l’attività extramoenia non può essere svolta”“Ok. E se in quel momento si trova in aspettativa perché eletto parlamentare?”, gli chiede l’inviato. 

 

“No, assolutamente no – afferma Landi - perché nel momento in cui la struttura è convenzionata l’incompatibilità deriva non solo dal suo status originale di medico dipendente di una struttura pubblica ma l’incompatibilità viene confermata anche dalla legislazione propria dei Senatori e dei Deputati, che impedisce di sommare l’indennità a quella propria del Senatore e del Deputato derivante da enti che sono convenzionati con lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni.”

il servizio delle iene su pierpaolo sileri

 

Qualche giorno fa, in tv, il viceministro ha dichiarato “Io sono mesi che ho chiesto di rispondere alle interrogazioni sulla faccenda di mia moglie alle Iene dello scorso anno, perché io ci tengo a spiegare quello che è successo e a dare risposte, non riesco a rispondere per dare chiarezza su mia moglie, non è una cosa normale”.

Già un anno fa, un’inchiesta di Filippo Roma e Marco Occhipinti, aveva raccontato il presunto conflitto d’interessi tra la moglie dell’attuale sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri e la fornitura di mascherine per la ventilazione a vari ospedali pubblici. 

 

Giada Nurry, sua moglie, era agente rappresentante di dispositivi medici di un’azienda che fornì mascherine al Policlinico Umberto I di Roma, grazie a un appalto che sarebbe stato confermato pochi giorni dopo che Sileri venne nominato viceministro del dicastero alla guida di Roberto Speranza. Filippo Roma andò a chiedergli chiarimenti e lui dichiarò: “Mia moglie non fa la rappresentante, fa la segretaria, è un’amministrativa, diciamo, è proprio l’ultima della catena di quella ditta, proprio, cioè, potere decisionale zero”, negando di sapere che la moglie si fosse occupata della vendita di mascherine per la ventilazione al Policlinico.

pierpaolo sileri

 

Ma nell’inchiesta, una serie di elementi e alcune testimonianze - tra cui quella di Aldo Segante, datore di lavoro della Nurry - avevano dimostrato che le cose non sarebbero state come le aveva raccontate il sottosegretario.

 

Sileri diceva che la moglie fosse solo una segretaria, mentre il datore di lavoro sosteneva che fosse un’addetta alle vendite e che fosse tutto riportato anche nelle carte ufficiali dell’appalto di mascherine che indicavano il suo ruolo e le sue mansioni, nero su bianco. Segante disse alla Iena: “Alla signora Nurry, per evitare il conflitto d’interessi, se la moglie di un viceministro ha un ruolo, ho detto «guarda, se vuoi ti metti in aspettativa e aspettiamo fino a quando questo ruolo verrà a finire e tu potrai tornare al lavoro»”.

antonello aurigemma

 

Queste dichiarazioni suscitarono un’ulteriore domanda da parte dell’inviato della trasmissione: “Se la moglie percepisce altri soldi in base a quanti più prodotti riesce a piazzare negli ospedali pubblici, si potrebbe parlare di un conflitto di interessi?”. Immediata la risposta di Sileri che negò questa circostanza.

 

 

 

 

alessio d'amatoPIERPAOLO SILERI A OMNIBUS

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…