selfie

SPECCHIO DELLE MIE BRAME - NON PUOI AMARE GLI ALTRI SE NON AMI L’IMMAGINE DI TE STESSO – IN UN LIBRO PREGI E DIFETTI DEL NARCISISMO, DAL MITO GRECO AGLI SPOT DELL’OREAL (“PERCHÈ IO VALGO”) FINO ALLA MANIA DEI SELFIE – È UN BENE UNA CERTA DOSE DI CONSIDERAZIONE DI SÉ; È UN MALE QUANDO QUESTA DIVENTA UN… - LE PAGINE DEDICATE ALLA THATCHER, A GEORGE BUSH JR. E TONY BLAIR

Marco Filoni Per Tuttolibri-la Stampa

selfie

 

C ’è un grande e potente dio che si aggira per il mondo: l’«io». Il nostro tempo gli ha eretto templi, sacrari pagani dove le pietre sono scatti. E una certa cultura, annacquata da un repertorio tragicomico, ha fatto il resto. Motivatori, mental coach, personal coach, life coach (chi più ne ha più ne metta), spacciatori di saggezze dal gusto esotico e orientaleggiante, fricchettoni fuori tempo massimo che contrabbandano felicità e manuali di auto-aiuto… Il catalogo è ampio – e, va detto, non tutto è risibile.

 

Però il rumore di fondo di questo spirito del tempo sta tutto in una massima, ripetuta come un mantra: non puoi amare gli altri se non ami te stesso. È interessante come questa indicazione sia in fondo un ribaltamento del precetto della tradizione cristiana: il secondo comandamento, «Amerai il prossimo tuo come te stesso», aveva come presupposto implicito che ognuno si amasse già, senza bisogno di incoraggiamento.

 

Del resto anche l’intera storia della filosofia occidentale ha lungamente discusso partendo dal presupposto che gli esseri umani siano essenzialmente egoisti, ovvero che si amino già abbastanza e che agiscano di conseguenza per soddisfare i propri bisogni e desideri. Per questo si è pensato per secoli che per vivere una vita virtuosa e felice fosse necessario liberarsi da questo egoismo di fondo. Oggi al contrario siamo perseguitati dall’amore per se stessi.

 

selfie

Così perlomeno ci dice il filosofo inglese Simon Blackburn nel suo bel libro Specchio delle mie brame. Pregi e difetti del narcisismo. In questa lettura godibilissima – il grande pregio degli anglosassoni: saper fare divulgazione, quella vera, quella cioè capace di discutere temi complessi con semplicità – Blackburn si guarda bene dall’affrontare il tema del narcisismo sotto lenti che non ha lungamente lucidato. Certo, utilizza il mito, le religioni, la psicologia, ma la sua riflessione è di ordine morale; e ironicamente lo annuncia lui stesso nelle prime pagine quando scrive: «Questo saggio è quindi ciò che il grande filosofo tedesco Immanuel Kant, che non si lasciava intimorire dai titoli grandiosi, avrebbe definito un esercizio di antropologia pragmatica».

 

blackburn cover

Ecco allora scorrere fra queste pagine Aristotele e Platone, poi Adam Smith, David Hume e Kant, via via fino a Rousseau e Iris Murdoch: l’intento è quello di mostrare alcuni concetti molto complessi come quelli di orgoglio, vanità, autostima, ovvero la linfa del narcisismo, che quando si presentano mettono alla prova le certezze morali di ogni individuo. Anche perché hanno a che fare con la vergogna e l’imbarazzo, il risentimento e l’indignazione: emozioni che si sono sempre manifestate ma che nel mondo moderno hanno più vigore di quanto non sia mai stato in passato. Ma non sono solo questo, perché una buona dose di amor proprio è fondamentale, aiuta, è l’umanissima cura dell’«io». Il punto di partenza di Blackburn potrà sembrare frivolo: ovvero lo slogan della grande azienda di cosmetici L’Oréal: «perché io valgo».

 

Ragionando su questo slogan altezzoso – e sulle sue varianti successive: «perché voi valete» e «perché tu vali» – l’autore trova la chiave per leggere l’ossessione contemporanea verso l’idea e l’immagine di sé. Perché se da un lato è innegabile che l’«io» è al centro della moralità (e della valutazione morale che ognuno ha di se stesso), dall’altro lato è anche la fonte di attitudini considerate comunemente immorali: egoismo, vanità, arroganza, avidità e invidia. In questo gioco di equilibri complessi, dove non ci sono ricette definitive, si gioca tutto il libro – per esplicita ammissione dell’autore, che non vuol dare una soluzione al problema bensì mostrarne gli aspetti più controversi.

 

mi faccio un selfie

È un bene una certa dose di considerazione di sé; è un male quando questa diventa un alibi per comportamenti ignobili. I quali di certo non mancano: sono cristalline le pagine dedicate ad alcuni politici inglesi e americani (cita la Thatcher, George Bush jr. e Tony Blair, ma noi italiani in questo siamo un laboratorio impareggiabile) che con i loro paraocchi narcisistici hanno saccheggiato le società che governavano. Per non dire della cultura dell’avidità che domina nei colossi dell’economia e che ha legittimato le crescenti diseguaglianze, rifiutando la reciprocità umana e mercificando le persone, diventando così l’ostacolo principale del rispetto e della compassione, di uno sviluppo etico e collettivo.

 

l'oreal

Con un registro autoironico, capace di passare dai classici del pensiero ai selfie e al disprezzabile narcisismo di molti personaggi pubblici, Blackburn riesce nel tentativo di orientare, di fornire le basi per la costruzione di quella bussola morale che il nostro tempo sembra aver smarrito. Il mito ci insegna che Narciso si innamorò della propria immagine riflessa nell’acqua, e che la ninfa Eco (condannata da Giunone a poter ripetere soltanto le ultime sillabe che le venivano dette) si consumò per amore riducendosi a quella flebile voce ossessiva che sentiamo fra le rocce. Ecco, la sfida oggi è quella di trovare l’equilibrio fra Narciso ed Eco: né così innamorati di noi stessi da non considerare più l’altro, né così poco attenti a se stessi da dissolversi in esso.

wanda nara selfie pancionejoe biden si fa un selfie

 

caccia al selfie con tim cook

Ultimi Dagoreport

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”