salome di carmelo bene

GLI SPUTI VENEZIANI A "SALOMÈ" – "L'IMPOSSIBILITÀ DEL MARTIRIO IN UN MONDO PRESENTE, NON PIÙ BARBARO, MA ESCLUSIVAMENTE STUPIDO". CHE È ESATTAMENTE QUEL CHE VENEZIA 1972 HA IN SERBO PER IL SUO FILM - BENE DERIDE GLI STUDENTI; DIFENDE D'ANNUNZIO NEL CONFRONTO CON PASOLINI; BEVE, BEVE ANCORA, S'UBRIACA; IL PUBBLICO S'INCAZZA E BENE SI BEA DEL CAOS: "LA CONTESTAZIONE IO LA FACCIO DALLA CULLA. QUI CI VORREBBE UNA BARBARIE, FORTUNE CHE NON CAPITANO PIÙ" - VIDEO

 

 

Federico Pontiggia per il “Fatto quotidiano”

 

Salome di Carmelo Bene

Dire di Carmelo Bene, di quel che lo riguarda, e dunque dello scibile, è ostico. Per un giornalista, di più: "I giornalisti sono impermeabili a tutto. Arrivano sul cadavere caldo, sulla partita, a teatro, sul villaggio terremotato, e hanno già il pezzo incorporato. Il mondo frana sotto i loro piedi, s' inabissa davanti ai loro taccuini, e tutto quanto per loro è intercambiabile letame da tradurre in un preconfezionato compulsare di cavolate sulla tastiera. Cinici? No, frigidi".

 

Diremo, comunque, del suo penultimo lungometraggio di finzione, Salomè, presentato nel 1972 alla trentatreesima Mostra d' Arte Cinematografica di Venezia. Annata superba, zeppa di grandi nomi: Charlie Chaplin e Billy Wilder Leoni d' Oro alla carriera; Stanley Kubrick, Nagisa Oshima, Rainer Werner Fassbinder, Jean-Luc Godard, Marguerite Duras, tra gli altri, in selezione.

donyale luna Salome di Carmelo Bene

 

E grandi scandali: dopo l' uscita negli Stati Uniti e nel Regno Unito, Arancia meccanica approda al Lido, perpetuando polemiche e strali per l' iper-violenza, anche a sfondo sessuale, di Alex (Malcom McDowell) e i suoi Drughi. Bene non è da meno, ed è pure recidivo: l' eco di Nostra Signora dei Turchi, premio speciale della giuria alla ventinovesima Mostra, quella del '68 diretta da Luigi Chiarini e vastamente contestata, non s' era ancora dissipata.

 

donyale luna Salome di Carmelo Bene

In quel suo primo film, il carnefice si convertiva con dispendio di clownerie: il martirio, di un cristiano di Otranto, poteva attendere, lo scandalo no. Bene è l' uomo ovunque, il suo "benaltrismo", quello vero, impazza fuori dal Palazzo del Cinema: offre cene nel proverbiale miglior ristorante e fa il vento; schiaffeggia critici stroncatori (Carlo Mazzarella) all' Hotel Excelsior; deride studenti; difende Gabriele D' Annunzio nel confronto con Pier Paolo Pasolini; beve, beve ancora, s' ubriaca; si rifiuta di interloquire con i giornalisti italiani; preferirebbe un altro premio, quello munifico alla "qualità": il suo, non bastasse, lo fa cadere.

 

Salome di Carmelo Bene

Il pubblico s' incazza, Bene si bea del caos e contesta i contestatori: "La contestazione io la faccio dalla culla. Qui ci vorrebbe una barbarie, fortune che non capitano più". L' esperienza/esperimento di Nostra Signora dei Turchi, insomma, è ancora oscenamente dispotico quando Bene - nel frattempo in Mostra con Don Giovanni nel '70 - riapproda in Laguna con Salomè e, dalla sua opera teatrale già ispirata a Oscar Wilde, fotografa "l'impossibilità del martirio in un mondo presente, non più barbaro, ma esclusivamente stupido". Che è esattamente quel che Venezia ha in serbo per lui.

 

Salome di Carmelo Bene

Bene firma soggetto, sceneggiatura, regia, coordinamento musicale, produce e interpreta, al fianco di Lydia Mancinelli, Alfiero Vincenti, Donyale Luna, Veruschka, Piero Vida. Salomè, dice, è "una specie di Salambô multirazziale, tecnologicamente avanti di almeno trent' anni. La scommessa del colore. Della luce. Salomè non colora più gli oggetti, li illumina. Anticipai di vent' anni la tecnica dei videoclip".

 

Salome di Carmelo Bene

Ha ragione, non millanta, però fa la ruota: "Ho sufficiente autocritica per riconoscere al mio cinema l' importanza che merita, universalmente riconosciuta come la più indiscussa rivoluzione copernicana del Novecento cinematografico e teatrale". Il suo quarto lungometraggio nutrirà di lì a breve immagini e immaginario di Mtv e strappandoci la pelle/pellicola di dosso - il corpo lo offre Erode nel finale - istruirà il contemporaneo homo videns.

 

Salome di Carmelo Bene

Ma c' è chi non capisce, anzi, eccepisce. Di fronte a quella tabula rasa solarizzata, ornata di rose fluorescenti, luci sibilline e pop art diffusa - con la collaborazione dello scenografo Gino Marotta Bene s' era servito dello scotch-light a uso rifrangente e consumo straniante - lo spettatore autoctono elude l' opera e punta il genio dietro la macchina da presa: "Ma chi xeo quel mona?".

 

Salome di Carmelo Bene

Nel 1998 il Nostro scrisse, a quattro mani con Giancarlo Dotto, Vita di Carmelo Bene, senza trascurare l' excursus cinematografico, e quindi l' indignazione deflagrata in Mostra per Salomè: "Alla prima al Palazzo del Cinema, stipato da più di tremila bestiacce, accadde l' inverosimile. I veneziani in frac mi sputavano addosso, li benedicevo e loro s' incazzavano ancora di più. Evitai il linciaggio grazie alla barriera umana dei celerini, per una volta dalla mia parte". Il martirio poteva attendere, non la santificazione di Carmelo: il Cristo vampiro, la Salomè nera Donyale Luna, tutto era destinato a sublimarsi nel Bene comune. Gli sputi sopra sono per lui, ancora oggi.

CARMELO BENECARMELO BENECARMELO BENE VITTORIO GASSMANCarmelo BeneCarmelo Benegiancarlo dotto twitta carmelo benecarmelo benegiancarlo dotto e carmelo beneBene con Franco Citti

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...