1 - IL PROF. ONFRAY SCONSIGLIA LE ESCORT...
Riccardo Chiaberge per il Domenicale de "Il Sole 24 Ore"
Meno male che Michel c'è. Proprio mentre la crociata anti-escort della Cei raggiunge il suo culmine, sul Venerdì di Repubblica una Daria Galateria in sollucchero tuba amorosamente con l'irresistibile Michel Onfray, il filosofo francese famoso (o famigerato, a seconda dei punti di vista) per il suo "Trattato di ateologia", «da sempre in guerra contro l'eros mortificato e le teocrazie».
Nel suo nuovo saggio, a giorni in libreria da Ponte alle Grazie ("La cura dei piaceri"), Onfray prende a scudisciate la cultura post-moderna del corpo, a suo dire ancora tributaria della «contenzione cristiana», e perciò di un eros «notturno, sadico» che lega il godimento al supplizio.
TarantiniDeciso a debellare queste perversioni, che accomunano san Paolo al marchese di Sade, il Nostro ha creato otto anni fa un'Università popolare a Caen in Normandia, «per insegnare, e scrivere, una controstoria della filosofia che, da venticinque secoli, è stata trascurata, dimenticata, messa da parte, appunto perché insegna l'edonismo». Una notte durata duemilacinquecento anni, prima che l'arcangelo Michel venisse a rischiarare le tenebre in cui gemevamo.
C'è già chi propone una nuova periodizzazione della storia dell'uomo (e soprattutto della donna): a.M. e d.M., avanti Michel e dopo Michel. La «pedagogia del sesso» predicata da Onfray individua una terza via tra l'eros notturno cristiano e l'eros nichilista, cioè il sesso consumista, mercantile, utilitario, che mira a «possedere, sfruttare, eliminare la vecchiaia e la bruttezza».
Né con le vergini, né con le veline: ognuno deve inventare la propria sessualità, «purché il contratto sia chiaro e libero», precisa Michel. Non come quelli di Tarantini, per intenderci. Dall'ateologia all'andrologia: e se i giudici di Bari lo assoldassero come consulente?
2 - DIRITTO DI CRONACA (CON BARCA)...
Marco Travaglio per "Il Fatto Quotidiano"
Il tg di Italia1, "Stadio aperto", ieri se l'è presa con Beatrice Borromeo, rea di avere smascherato una censura Mediaset alle Iene: quella sugli immigrati morti ammazzati nel canale di Sicilia. Non perché la notizia sia falsa, anzi (i segugi di Mario Giordano, ignorando il concetto di cronaca, parlano di "diritto di critica"). Ma perché Beatrice è di "famiglia ricca" e quest'estate è stata avvistata a bordo di uno yacht con il fidanzato.
Dunque - secondo la "logica" di questi servi del politico più ricco del mondo, titolare di una mezza dozzina di yacht e di una ventina di ville - non può occuparsi di persone affondate dalla Guardia costiera sulle carrette del mare. Né tantomeno indignarsi. Come dire che chi gira su grosse auto non può occuparsi dei pedoni stirati dai pirati della strada, anzi deve possibilmente arrotarli. Solo chi ha la Duna o la Prinz o naviga in canotto può difendere la vita umana.
Ps. Piccolo dettaglio: Angelo Santoro, l'autore del servizio, si è scordato di aggiungere che la censura era opera dei suoi padroni. Dovere di cronaca.
MARIO GIORDANO - copyright Pizzi3 - IL NOBEL PER MAGRIS PASSA DA FRANCOFORTE...
Mario Baudino per "La Stampa"
In Inghilterra, gli allibratori lo danno 4 a 1, ovvero lo considerano il favorito al Nobel per la letteratura, che verrà annunciato il prossimo 8 ottobre. Ma non è detto che l'israeliano Amos Oz abbia la vittoria in tasca: l'anno scorso il vincitore, Jean Marie Le Clezio, era 14 a 1. Dietro di lui, in ordine di probabilità per gli scommettitori, vengono l'algerina Assia Djebar, lo spagnolo Juan Gotisolo, e a pari merito gli americani Joyce Carol Oates e Philip Roth. Nella lista c'è anche il nostro Claudio Magris, dato 9 contro 1 dai bookmakers.
Che tuttavia non sono il vangelo. Sarà bene guardare anche alla prossima Fiera di Francoforte, che si apre il 14 ottobre, quindi a cose fatte, nell'ambito della quale i librai tedeschi consegnano il loro «premio della pace». E' molto importante, perché è accaduto in passato che anticipasse il Nobel, o comunque lo influenzasse. Quest'anno toccherà, l'annuncio è recentissimo, proprio a Magris. Che sia di buon auspicio?