arnold schwarzenegger

IL SUO MIGLIOR MUSCOLO? IL CERVELLO! – DA IMMIGRATO CLANDESTINO IN AMERICA A GOVERNATORE DELLA CASA BIANCA: PER FARE UNA SCALATA AL SUCCESSO COME QUELLA DI ARNOLD SCHWARZENEGGER CI VUOLE “UN FISICO BESTIALE” – IL SAGGIO “PUMPING ARNOLD” RACCONTA IL CORPO PIÙ “POP” DELLA STORIA CHE HA ATTIRATO LE ATTENZIONI DI TUTTO IL MONDO E DI COME SIA RIUSCITO A CAMBIARE LA FIGURA DEL CULTURISTA NELLA CULTURA MODERNA - MA PER RIUSCIRCI NON BASTA AVERE “IL CULO COME IL MARMO”, BISOGNA ANCHE…

arnold schwarzenegger al

Andrea Cortellessa per “La Stampa – TuttoLibri”

 

Quella sera a New York è previsto un successone. Almeno duecento persone, molte più di quante ne assistano di solito ai dibattiti del severo Whitney Museum. Ma quel 25 febbraio 1976 la biglietteria va in tilt: si presentano in tremila. La serata s'intitola Articulate Muscle, The Male Body in Art: al centro della sala si esibiscono, nelle loro pose classiche, tre culturisti. 

arnold schwarzenegger il pensatore

 

Il più atteso è il campione di tutti gli ultimi concorsi: ha un cognome impronunciabile, il viso di un cartone animato, l'accento (se gli venisse chiesto di parlare) di Sturmtruppen. E un corpo mostruoso: Arnold Schwarzenegger trionfa nella posa del Pensatore di Rodin. Il format prevederebbe che i soloni della critica più hip commentino dal vivo quelle opere d'arte viventi, ma le signore (e i signori) di Village Voice e del New Yorker balbettano, sospirano a bocca aperta. 

 

Si fiondano a immortalarne l'icona Robert Mapplethorpe e Andy Warhol, ma ormai Arnold pensa ad altro. Quella sera infatti il videomaker George Butler è alle ultime riprese di un documentario che farà epoca: Pumping Iron esce l'anno dopo (a Cannes Arnold spopola in slippino sulla croisette) e sdogana il bodybuilding dalla «sottocultura» appiccicaticcia nella quale era sino ad allora relegato. Cinque anni dopo John Milius lo sceglie per Conan il barbaro; due anni ancora e con James Cameron sarà Terminator. 

 

arnold schwarzenegger a cannes 1

Lo vorrebbe anche Kubrick, in Full metal jacket, ma Arnold è impegnato; per interpretare il sequel di Cameron spunta trenta milioni di dollari, per Hollywood un record assoluto. Non è un caso che la figura del culturista si codifichi a fine Ottocento: quando si precisa pure, cioè, l'icona del dandy. Sculture che plasmano homo come pura esteriorità, forma quintessenziale, mezzo senza fine: Baudelaire definiva il dandy un Ercole senza fatiche da assolvere. 

pumping arnold fabrizio patriarca

 

Questa la chiave di lettura data al fenomeno culturista da Fabrizio Patriarca che, al suo quarto libro da 66thand2nd, torna ai livelli scintillanti del primo Tokyo transit: critico di formazione, con Pumping Arnold la scrittura saggistica si rivela quella a lui davvero congeniale. 

 

La leggibilità «pop» è assicurata dallo stratagemma di intercalare le riflessioni sull'«oggetto Schwarzenegger», «uno dei segni più carichi del Novecento», con una serie di gustosi siparietti presi live da una palestra di borgata, campionando le battute di allenatori e palestrati con verve non solo etnografica (condivisibile l'irritazione sull'«Acquario» in cui trasformano i set subalterni «i romanzieri italiani»), ma come attendibili portavoce della tesi di fondo (non può non essere citato Walter Siti, ma senza troppa devozione): della più fulgida delle culturiste (detta «la Transessuala», per un corpo che tende ormai alla perfetta androginia), algidamente indifferente al sesso come ogni vera statua vivente, ci si chiede «a cosa le serva quel culo di marmo», ma appunto quel culo «non deve servire» proprio a niente. 

 

arnold schwarzenegger a cannes 2

È pura affermazione di sé, celebrazione gratia sui. Nelle note finali, con preterizione dantesca («io non Enea, io non Paulo sono»), dice Patriarca che alla bisogna non ci vorrebbe lui ma gente come Roland Barthes, John Berger o Geoff Dyer. Ma è proprio lui, invece, il miglior emulo di questi maestri: grazie al punto di vista implicato nella materia (non lontana pure dal Carrère di Yoga). 

 

Se la saga di «Marcello» vede in Siti l'officiante del culto, il suo voyeur fanatico, dell'ultracorporeità culturista Patriarca è invece partecipe in prima persona. Anche lui si pompa infatti, seppure senza sperare di eccellere (piacerebbe sapere perché, allora; curiosità che resta insoddisfatta), non avendo accettato la prima regola non scritta della disciplina («questo sport si basa sulla droga, sull'alimentazione e sui pesi. Nell'ordine che ho detto. L'unica via per la gloria è il Lato Oscuro, poi vedi tu»). 

 

arnold schwarzenegger pumping iron

Se non il suo corpo dunque, da sempre dopata è la scrittura di Patriarca: autore anabolizzato se ce n'è uno. Ma, come sempre nelle migliori forme-saggio, questa scrittura riflette anche su sé stessa. E dice cose intelligenti sulla «diversione del segno, l'implacabile spasso del postmoderno», cioè sulla «parodia»: quella che per esempio «mescola Arnold a qualche pensatore francese di quelli cripto-figo-strutturalisti & oltre» (con lo spiazzamento di livelli, cioè, che fu il primo Barthes a brevettare). 

 

Il culteranesimo pop di Patriarca va in brodo di giuggiole, si capisce, nelle ekphrasis del sorriso sprezzante di Schwarzenegger: il quale da molto presto ha fatto dell'autoironia il suo brand, ma già in Pumping Iron ha capito di essere il personaggio di sé stesso. Sino al capolavoro dell'intemerata su Instagram contro Donald Trump, all'indomani del quasi-golpe di Capitol Hill. 

arnold schwarzenegger pumping iron 2

 

L'ex governatore repubblicano della California (due mandati con record di suffragi, e niente Casa Bianca solo per la Costituzione che la interdice a chi non sia nato sul suolo americano) tenne nell'occasione un discorso serissimo, negli intenti e negli esiti: al cui ineffabile culmine, però, non esitò a sfoderare la spada di princisbecco di Conan. Puro genio.-

ARNOLD SCHWARZENEGGER NEL 1976SCHWARZENEGGERarnold schwarzenegger predator arnold schwarzenegger e grace jones sul set di conan il distruttore Arnold Schwarzenegger Annie Leibovitz ARLESarnold schwarzenegger 1988arnold schwarzeneggerarnold schwarzeneggerarnold schwarzenegger franco columbu 9arnold schwarzenegger franco columbu 2arnold schwarzenegger e greta thunberg 2arnold schwarzenegger e greta thunberg 3arnold schwarzenegger 2arnold schwarzenegger 3arnold schwarzenegger arnold schwarzenegger brigitte nielsen yado arnold schwarzenegger brigitte nielsen yado sylvester stallone arnold schwarzenegger escape plan arnold schwarzenegger danko arnold schwarzenegger danko arnold schwarzenegger dankoarnold schwarzenegger l’eliminatore arnold schwarzenegger pumping iron 1

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."