beatrice rana

TE LO DO’ IO BEETHOVEN! – APRITE LE ORECCHIE ALLA NUOVA STAR DELLA MUSICA CLASSICA, BEATRICE RANA – A SOLI 27ANNI È UNA PIANISTA ESALTATA DAL NEW YORK TIMES, CELEBRATA DALLA BBC ‘’NEW GENERATION ARTIS’’, NOMINATA CAVALIERE DELLA REPUBBLICA DA MATTARELLA - È UNA LUMINOSA DONNA BRUNA, SALENTINA, FIERA DI AVER INTRAPRESO IL CAMMINO VERSO LE SALE DA CONCERTO DI TUTTO IL MONDO PARTENDO DA ARNESANO, ALLE PORTE DI LECCE "DOVE LE BANDE DEL PAESE SONO UN’ISTITUZIONE E LE SIGNORE ANZIANE SONO TUTTE MELOMANI” – IN SCENA IL 23 AGOSTO AL TEATRO ROMANO DI SPOLETO - VIDEO

 

Enrico Girardi per il “Corriere della Sera”

 

Beatrice Rana

Anche lo Stresa Festival non ammaina la bandiera di fronte al Covid e dà il via a un'edizione intelligentemente snella: alcuni concerti sinfonici a ranghi ridotti e la gemma della esecuzione integrale delle monumentali 32 Sonate per pianoforte di Beethoven, affidata a sette interpreti di livello in altrettante serate sulle rive del Lago Maggiore.

 

Pianistico, per certi versi, è anche il concerto inaugurale, perché si esegue il Concerto per pianoforte e orchestra n.3 di Beethoven affidato al talento ormai consacrato e all'intelligenza musicale di Beatrice Rana. Si può dire che il «Largo» è molto interiorizzato e intimistico, forse fin troppo «romantico» per un Concerto apollineo come il Terzo .

Beatrice Rana

 

Ma ciò nulla toglie allo slancio, alla forza e al temperamento di un'esecuzione di alto valore, sostenuta da una tecnica infallibile, musicale in se stessa. Stupendo poi il Notturno in do minore di Chopin che la pianista salentina offre come bis: una meraviglia.

 

Il padrone di casa a Stresa è Gianandrea Noseda, che sul Lago Maggiore ha anche fissato la propria residenza. Per l'occasione ha creato un'orchestra di 35 musicisti, formata dai membri italiani (gli attuali e alcuni loro predecessori, oggi attivi in orchestre importanti) dell'Orchestra Giovanile della Comunità Europea.

Beatrice Rana

 

Italiano, peraltro, è anche lo spirito della Sinfonia n.3 di Schubert, che Noseda dirige senza dimenticare la natura anche viennese, aerea e leggera, della deliziosa opera giovanile. Bella inaugurazione, insomma, che conferma la sempre più nitida maturità interpretativa di Gianandrea Noseda, musicista vero, che non ha bisogno di svolazzi per affascinare le platee. Molti applausi dai solo 200 spettatori ammessi al Palazzo dei Congressi.

 

BEATRICE RANA: «DONNA E SALENTINA: SUONO CONTROCORRENTE»

16 Novembre 2019 di Simona Antonucci per Il Messaggero

 

Beatrice Rana

«Papà mi veniva a prendere all’uscita di scuola, frequentavo le medie. In macchina trovavo la casseruola con i tortellini fatti da mamma e sul sedile di dietro il cuscino per fare il riposino che per noi del Sud è sacro. Un’ora e un quarto per mangiare e dormire prima di entrare al conservatorio di Monopoli dove mi aspettava il mio maestro di pianoforte, Benedetto Lupo: è da lui che ho imparato tutto».

 

Beatrice Rana, 26 anni, è una pianista di fama mondiale, le sue Variazioni Goldberg sono state definite nel 2017 dal New York Times tra le migliori registrazioni dell’anno, mentre la Bbc l’ha nominata New Generation Artis

 

Beatrice Rana

Cavaliere della Repubblica, Beatrice Rana è una luminosa donna bruna, salentina, fiera di sentirsi «frutto della scuola italiana, eccellente e gratuita» e di aver intrapreso il cammino verso le sale da concerto di tutto il mondo (il Musikverein di Vienna, la Philharmonie di Berlino, la Scala di Milano la Carnegie Hall di New York) partendo da Arnesano, alle porte di Lecce «dove le bande del paese sono un’istituzione e le signore anziane sono tutte melomani: quando arrivavano i cantanti a prendere lezione dai miei genitori, si sistemavano con le seggioline di casa sotto le finestre e trascorrevano il pomeriggio a godersi le arie».

Beatrice Rana

 

Il contrario di un cervello in fuga.

«Dopo il liceo, mi sono trasferita per quattro anni in Germania. Fondamentali, certo. Anche per scoprire quanto sono italiana e meridionale. Che nel nostro Paese abbiamo tanti insegnanti preparati. E tanti musicisti eccellenti. Sono tornata a Roma e non me sono più andata, se non per fare concerti e registrazioni o per andare in Salento dove ho creato un piccolo festival, “Classiche Forme”, dedicato alla bellezza della musica e della mia Terra».

 

Nel curriculum di molti suoi colleghi compaiono scuole internazionali...

«Per me è un vanto aver studiato in una scuola pubblica, gratuita, di un piccolo centro di provincia e per giunta del Sud. Dopo la Germania ho incontrato il Maestro Pappano, l’Accademia di Santa Cecilia che all’estero sono orgoglio italiano. Gli stranieri hanno molta più considerazione della nostra tradizione di quanta non ne abbiamo noi».

 

Meridionale e donna: il suo successo ha sfatato molti luoghi comuni?

Beatrice Rana

«In un mondo maschile e maschilista come quello della musica classica, per una donna, riuscire ad affermarsi non è scontato. Io non l’ho mai considerato un limite, ma un punto di forza».

 

Ed è un pensiero condiviso dai colleghi?

«Nel mondo della comunicazione e del marketing, ora funziona molto. Direttore d’orchestra donna... Pianista donna... Anche se non mi piace essere definita così. Per gli uomini non si dice mai».

 

E lei perché considera la femminilità un punto di forza?

«Le grandi figure femminili sono state spesso nell’ombra, ora ci sono più voci e anche l’arte acquista nuove sfaccettature».

Beatrice Rana

 

Lei è giovanissima e già famosa, ma crede che gli uomini esercitino forme di potere e di ricatto su colleghe più inesperte o indifese che si affacciano nell’ambiente musicale?

«Sì».

 

Beatrice Rana

Esiste una solidarietà tra donne musiciste?

«Io non amo le quote rosa. Bisogna incoraggiare e supportare, ma è la qualità che deve guidare le scelte. Non nascondo, però, che vivo con grande gioia la condivisione di un concerto o di un progetto con una collega compositrice o direttrice d’orchestra».

 

Dei tanti premi che ha ricevuto, qual è la medaglia che le ha cambiato la vita?

«Quando ho vinto il concorso di Montreal ero giovanissima, dovevo ancora fare la maturità. Solo due anni dopo, quando è arrivato il “Van Cliburn” mi sono resa conto che nulla sarebbe rimasto uguale».

 

Non si è dovuta mai fare la domanda: che cosa farò da grande?

Beatrice Rana

«E invece sì. Perché a un certo punto intuisci a che cosa andrai incontro. E lo devi fortemente volere. Ma la risposta è arrivata immediata senza musica non sarei riuscita a sopravvivere».

 

Perché?

«La stessa sensazione che potrebbe provare una persona che parla. E che poi diventa muta».

 

Beatrice Rana

Che differenza passa tra una rockstar e una star della classica?

«Non oso immaginare le pressioni che subiscono i colleghi del rock. La classica, comunque, è un ambiente di nicchia. Forse il divismo esiste di più nel mondo della lirica. Anche perché noi italiani siamo tutti un po' melodrammatici!».

 

Ha mai paura prima di suonare?

«Se avessi paura dovrei cambiare lavoro. Adrenalina, sì».

Beatrice Rana

 

Una volta ha detto che le Variazioni Goldberg sono un'esperienza trasgressiva. Perché?

«L'ascolto ti costringe a vivere con altre persone la stessa, potente, esperienza emotiva, in silenzio. Ottanta minuti senza social».  

 

Trova tempo per l’amore?

«Sì. Il tempo si trova sempre se si considera un rapporto, un amore o un’amicizia, importante».

 

Beatrice Rana

Un uomo che la sta accanto non teme di essere considerato una figura in secondo piano?

«Le donne che hanno vissuto accanto a uomini importanti spesso sono state nell’ombra. Chissà, forse nel Terzo Millennio succederà il contrario».

Beatrice Rana

 

Beatrice Rana

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…