claustrophobia una vita tranquilla

TITOLI AD MINCHIAM - COSA AVRA’ FUMATO L’EDITOR BOMPIANI CHE HA TRADOTTO “PAURA DI MORIRE” DI ERICA JONG IN “DONNA FELICEMENTE SPOSATA CERCA UOMO FELICEMENTE SPOSATO” - “CLAUSTROPHOBIA” DIVENTA IL SUO CONTRARIO: “UNA VITA TRANQUILLA”

Elisabetta Ambrosi per il “Fatto Quotidiano”

CLAUSTROPHOBIA UNA VITA TRANQUILLACLAUSTROPHOBIA UNA VITA TRANQUILLA

 

Chissà che sarà passato nella testa dell’editor Bompiani che ha tradotto il titolo dell' ultimo romanzo di Erica Jong Fear of dying (Paura di morire) in Donna felicemente sposata cerca uomo felicemente sposato. Forse sperava che il lettore italiano non andasse a vedere nelle prime pagine del libro dove, scritto in caratteri minuscoli, c' è il titolo originario, scoprendo la traduzione beffa.

 

Ma il caso non è unico, tutt' altro. Persiste nell'editoria italiana, più che altrove e proprio come nel caso dei film al cinema, la tendenza a tradurre i titoli dei romanzi in maniera bislacca e stravagante, o assolutamente non legata al significato originario, oppure declinata romanticamente - stucchevolmente.
 

ERICA JONGERICA JONG

Lo fanno tutti gli editori (se dovessimo fare una classifica, però, ci sarebbero in testa Sperling and Kupfer, Newton Compton e Longanesi). Ne soffrono più i romanzi medi, i rosa, i thriller (ma non solo), perché in genere con i classici o i mostri sacri si tende a restare più alla lettera. E accade, appunto, in Italia più degli altri paesi, provane siac he dopo numerose ricerche sulle traduzioni di autori italiani contemporanei all' estero il risultato è stato scarso:

 

Erica Jong - fear of dyingErica Jong - fear of dying

abbiamo trovato un Like Family (traduzione di Il nero e l'argento di Paolo Giordano, peraltro più azzeccata di quello italiano visto che si parla di una tata cui una famiglia si affeziona), un Das Zehn Minuten Projekt (Il progetto dei dieci minuti) che traduce Per dieci minuti di Chiara Gamberale rendendolo ancora più chiaro, visto che la protagonista porta avanti proprio un progetto di fare tante cose in dieci minuti; e un Twice Born per Venuto al mondo di Margareth Mazzantini. Quisquilie, appunto, rispetto alla moda tutta italiana di piazzare in copertina un titolo farlocco.
 

Passi per lievi cambiamenti - il romanzo di Lee Child, Never go back diventa Punto di non ritorno (Longanesi) - ma in un grande moltitudine di casi il titolo non c' azzecca proprio nulla. A Desiderable Residence di Sophie Kinsella (Mondadori) è diventato Affari d' oro; DearJohn di Nicholas Spark è invece Ricordati di guardare la luna nella traduzione di Sperling; Telex from Cuba, di Rachel Kushner, viene tradotto con Braci nella notte (Ponte alle Grazie); The kashmir shawl, lo scialle di cachemire, di Rosie Tomas diventa incomprensibilmente I ricordi della casa sul lago (Leggere editore); infine l' ultimo di Stephen King, Finders keepers, si trasforma in un curioso Chi perde paga (Sperling).
 

erica jongerica jong

Ma la mancanza di qualsiasi nesso tra titolo originario e sua traduzione è quasi un peccato veniale. In alcuni casi, non così infrequenti, il significato del titolo italiano è l' esatto contrario. Ad esempio, Una vita tranquilla di Tracy Ryan è la traduzione che Newton Compton dà di Claustrophobia; Quando la musica finisce di Mary Higgins Clark invece traduce The Melody lingers on (che significa la musica continua, Sperling).
 

L' altra categoria più diffusa nei romanzi che affollano i nostri scaffali è quella del titolo tradotto mantenendo qualcosa dell' originale, ma modificandolo per renderlo più accattivante, dargli un' al lure più romantica o un pizzico di mistero che non guasta mai. Ad esempio The bookstore (il negozio di libri) di Debora Meylerviene tradotto da Garzanti con

 

Lo strano caso dell' apprendista libraia; il romanzo Single, carefree, mellow (single, spensierate e serene) si trasforma incomprensibilmente sulla copertina Einaudi in Single, frivole, pronte a tutto; Midnight Rose (la rose di mezzanotte), di Lucinda Riley deve forzatamente diventare Il profumo della rosa di mezzanotte (Giunti), così come A walk to remember (una passeggiata per ricordare), di Nicholas Sparks si trasforma in I passi dell' amore (Sperling).
 

TRACY RYANTRACY RYAN

L' altra operazione che molti editori compiono quando traducono un titolo è attutirlo, usando magari eufemismi che lo rendano più accettabile, meno pauroso o meno scandaloso. Let me be frank with you di Richard Ford (in cui l' uragano Sandy spazza via tutto al protagonista, casa comprese) diventa Tutto potrebbe diventare molto peggio (Feltrinelli); God help the child (Che Dio aiuti il bambino) è tradotto in Prima i bambini (Frassinelli); ancora, The drowing people (le persone in procinto di annegare) di Richard Mason viene smussato in Anime alla deriva (Einaudi). E poi c' è la censura erotica, ad esempio quella sul romanzo di Bukowski, Erections, Eiaculation, Exhibition and general tales of ordinary madness viene tradotto da Feltrinelli anteponendo come titolo principale Storie di ordinaria follia e mettendo il resto in un micro-sottotitolo.
 

TRACY RYAN COVER LIBROTRACY RYAN COVER LIBRO

Ma forse la categorie più surreale è la traduzione -cesoia, quella che tiene il titolo originale ma tagliato: After we fell (dopo che cademmo) di Anna Todd viene curiosamente tradotto da Sperling con After e basta; infine un libro di Alice Munro, il cui titolo in inglese prevedeva tutte le fasi dell’amore, dall' odio al matrimonio: Hateship, Friendship, Courtship, Loveship, marriage è stato ridotto da Einaudi in Nemico, amico, amante... con tanto di puntini di sospensione - mai visti in editoria - alla fine.

 

Forse, chissà, temevano giustamente che il fragile lettore italiano non arrivasse alla fine del titolo. D' altronde, non c' è dubbio, cambiare un titolo può essere utile - i titoli servono per vendere, eccome - ma sarebbe meglio se il cambiamento si accompagnasse allo sforzo di non cadere nel grottesco, nell' incomprensibile, nel totalmente altro o, peggio, addirittura nel contrario.

jong  erica jong erica Erica JongErica JongErica JongErica JongERICA JONG ERICA JONG

 

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...