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TUTTI PAZZI DI URSULA CORBERÓ, L’ATTRICE CHE INTERPRETA “TOKYO” NE “LA CASA DI CARTA” - LA 30ENNE CATALANA HA INIZIATO A RECITARE A 6 ANNI GRAZIE AI SACRIFICI DEI GENITORI: “VENGO DA UNA FAMIGLIA UMILE: MIO PAPÀ È CARPENTIERE, MENTRE MIA MAMMA ALLORA LAVORAVA COME PESCIVENDOLA” - È DIVENTATA FAMOSA NEL 2008 NEL RUOLO DI UN’ADOLESCENTE BULIMICA, POI LA CRISI, IL NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO E… - FOTOGALLERY PEPERINA

Andrea Federica de Cesco per www.corriere.it

 

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È considerata una delle attrici più sexy del pianeta e, al tempo stesso, un simbolo del femminismo. Merito soprattutto di Tokyo, nickname del personaggio che interpreta ne La casa di carta e che l’ha resa celebre in tutto il mondo. «Mi emoziono sempre quando le donne mi fermano per strada e mi dicono: “Il momento in cui entri nella Zecca spagnola in sella a una moto... Wow, è il girl power!”.

 

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Noi attrici ci motiviamo molto a interpretare questo tipo di personaggi, che non vengono rappresentati così spesso. Mi dà una grande soddisfazione». Lei è Úrsula Corberó, 30 anni l’11 agosto: nome da strega (quella de La sirenetta, come scherza spesso) e stesso cognome della famiglia catalana - con cui è imparentata alla lontana - proprietaria di un’omonima azienda di elettrodomestici.

 

L’abbiamo incontrata a Milano al lancio della terza stagione della serie tv spagnola di Netflix con protagonista una banda di ladri guidata dal cosiddetto Professore. Corberó veste i panni di uno dei rapinatori, Tokyo appunto, affascinante, impulsiva e battagliera. «In Spagna ho sempre interpretato ragazze fini, d’alta classe», commenta l’attrice. «Anche per questo ci tenevo a esaltare il lato più duro di Tokyo. Sono riuscita a convincere gli sceneggiatori a farmi fare la frangia, che mi dà uno sguardo animalesco. Per me i capelli sono il dettaglio più importante nella caratterizzazione dei personaggi».

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IL SOSTEGNO DELLA MADRE

Di tagli e pettinature la ragazza ne ha cambiati parecchi nel corso degli anni. Ne aveva sei quando decise che avrebbe fatto l’attrice. «Lo dissi a mia mamma e lei rispose: “Proviamoci!”. Vengo da una famiglia umile: mio papà è carpentiere, mentre mia mamma allora lavorava come pescivendola. Le devo tutto».

 

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Úrsula sorride teneramente mentre parla della donna che l’ha messa al mondo e che, prima di lei, ha avuto un’altra figlia da un altro uomo. «Rimase incinta di mia sorella a 17 anni», ha raccontato l’attrice in un post su Instagram. «Nel momento in cui si cominciò a vedere la pancia diventò la piaga del quartiere: restò senza amici e, pur essendo una studentessa brillante, fu cacciata da scuola perché era ritenuta un cattivo esempio. Ma era felice lo stesso».

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La donna non si tirò indietro nemmeno quando si trattò di realizzare il sogno della figlia minore: la portava alle lezioni di ballo e di recitazione e l’accompagnava ai casting; se non veniva presa la consolava regalandole una Barbie. Ancora oggi le bambole Mattel sono una grande passione della trentenne, insieme a quelle per Beyoncé e per la moda. «Vivevamo a 62 chilometri da Barcellona e mia madre non aveva né l’auto né la patente. Facevamo l’autostop per raggiungere il paese accanto e da lì prendere il treno per Barcellona e poi la metropolitana», si legge ancora nel post Instagram, dove Corberó conta 9,2 milioni di follower e dov’è nota come @ursulolita.

 

DALL’ESORDIO ALLA CRISI

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Questo nomignolo, Ursulolita - crasi tra Úrsula e Lolita, come si chiama il cane femmina dell’attrice - le è stato affibbiato oltre dieci anni fa sul set di Fisica o chimica, la serie tv incentrata sui professori e sugli studenti di un liceo privato di Madrid che ha fatto da spartiacque nella sua carriera di attrice (iniziata ufficialmente quando aveva 13 anni). Per 71 episodi Corberó ha vestito i panni di Ruth Gómez Quintana, adolescente ribelle rimasta orfana dei genitori che soffre di bulimia.

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Negli anni successivi Úrsula ha recitato in qualche serie tv (tra cui 14 de abril. La República, dove interpretava una giovane donna affetta da tubercolosi all’inizio del XX secolo), in due film dell’orrore di scarso successo (Paranormal Xperience 3D e Afterparty) e nella commedia Quién mató a Bambi?. Ma la crisi economica ha avuto forti ripercussioni sul mercato cinematografico e televisivo spagnolo e per qualche tempo Corberó ha fatto fatica a trovare lavoro. La ragazza ha tentato allora con il piano B e, insieme alla madre, ha aperto a Madrid (dove si è trasferita a 17 anni) un negozio di vestiti che ha ribattezzato Ursulolita. Il progetto però non è decollato e nel 2016 madre e figlia sono state costrette a chiudere la boutique.

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