allegra gucci patrizia reggiani

LA VERITÀ DI ALLEGRA GUCCI - LA FIGLIA DI PATRIZIA REGGIANI RACCONTA IN UN LIBRO LA MORTE DEL PADRE, SBUGIARDA LA RICOSTRUZIONE DEL FILM CON LADY GAGA, “HOUSE OF GUCCI”, E ATTACCA PAOLA FRANCHI, ALLORA COMPAGNA DI MAURIZIO: “LA NOTTE DEL 27 MARZO ORGANIZZA UN TRASLOCO DALL’APPARTAMENTO DOVE VIVEVA CON LUI. NEL FILM SI NARRA CHE MIA MADRE SIA ARRIVATA PER MANDARLA VIA MA È UNA BUGIA” - “MI FIDAVO CIECAMENTE DI MIA NONNA SILVANA, MA PRESTO HO CAPITO CHE PER LEI ESISTEVANO SOLO IL DENARO E IL POTERE CHE NE DISCENDE” - IL DOCUMENTO NOMINATO “CONVENZIONE DI CONVIVENZA”, LA CAUSA PER L’AFFIDAMENTO E LO STUOLO DI “ADULATORI, IPOCRITI E CONSIGLIERI FRAUDOLENTI"

 

 

 

 

 

 

ALLEGRA GUCCI - FOTO DAVIDE ESPOSITO PER VANITY FAIR

Estratto dell’articolo di Simone Marchetti per “Vanity Fair”

 

Tutte le famiglie felici si somigliano. La famiglia Gucci è stata infelice a modo suo. Attenzione: questo non è l’incipit di Anna Karenina. Questo è solo l’inizio di un dramma dove i fili del destino dei personaggi reali si intrecciano a quelli delle marionette di Hollywood.

 

Benvenuti nello spettacolo che sostituisce il dolore col cabaret e la verità con la banalità. Da una parte ci sono i fatti narrati in un nuovo, sconvolgente libro che ripercorre l’omicidio di Maurizio Gucci, il carcere di Patrizia Reggiani e lo stuolo di «ipocriti, adulatori, ladri, consiglieri fraudolenti e seminatori di discordia».

 

COPERTINA VANITY FAIR CON ALLEGRA GUCCI

Dall’altra c’è il poliziesco scritto male e recitato peggio che s’intitola House of Gucci, un kolossal che ha portato sotto gli occhi del mondo la tragedia di glamour, gelosia e delitto della famiglia dalla doppia G.

 

Sono passati 27 anni da quella mattina del 27 marzo 1995, giorno della morte dell’erede di Gucci. 27 anni in cui Allegra Gucci, secondogenita di Maurizio e Patrizia, 41 anni appena compiuti, è rimasta in silenzio assistendo alle illazioni, alle bugie, ai titoli sensazionalistici, alle interviste in tivù e agli infiniti attacchi senza proferire parola. Ora, nelle 200 pagine di Fine dei giochi (Edizioni Piemme), racconta tutta la sua verità.

 

Partiamo da quel giorno, il giorno della morte di suo padre, freddato da quattro colpi di pistola da un sicario nel centro di Milano. Come ha saputo della sua scomparsa?

adam driver lady gaga nei panni di maurizio gucci e patrizia reggiani

«Sono nella mia camera, non avevo dormito bene quella notte. Mia madre, Patrizia Reggiani, entra nella stanza e mi dice frettolosamente che papà è morto. Io, 14 anni, mi accovaccio a terra e guardo la vetrata che si affaccia su piazza San Babila. Sotto, i taxi gialli e le persone continuano a muoversi. Ma io sono ferma, come in una bolla, come se la mia vita si fosse fermata».

 

Quando ha capito che era stato un delitto?

«Poco dopo. L’ho sentito dalla televisione».

 

ALLEGRA GUCCI - FINE DEI GIOCHI

Il suo libro vuole mettere in luce le ombre di questa storia e di questi 27 anni. Le prime persone che entrano in scena sono cinque donne: Paola Franchi, compagna di suo padre in quel periodo; Giuseppina Auriemma, da tutti conosciuta come «la maga»; Loredana Canò, compagna di cella di sua madre; Silvana Barbieri Reggiani, sua nonna; e infine Patrizia Reggiani, sua madre. Iniziamo da Paola Franchi, spesso descritta dai giornali come la vittima di questa vicenda.

«La notte di quel 27 marzo, a poche ore dalla morte di mio padre, Paola Franchi organizza un trasloco dall’appartamento di corso Venezia dove viveva con lui, circa 1.000 mq. Lo stesso avviene con la casa di St. Moritz nei giorni seguenti».

 

ALESSANDRA E ALLEGRA GUCCI

Nel film, al contrario, si narra di sua madre che arriva nella casa di corso Venezia per mandarla via...

«Bugie. Mia madre non ci è mai andata. Quello stesso giorno, invece, mia sorella Alessandra si reca all’indirizzo per chiedere qualcosa del padre: voleva respirare ancora il suo odore, abbracciarlo l’ultima volta.

 

Franchi non si presenta, al suo posto la persona che apre la porta dà frettolosamente a mia sorella un golf bianco di papà rimasto su una poltrona. Franchi lascerà la casa a luglio, molti mesi dopo. È tutto agli atti».

 

MAURIZIO GUCCI E LA FIGLIA ALLEGRA

Ci sono altre due questioni relative a Franchi e riportate nel libro: un documento nominato «Convenzione di convivenza» e il racconto della causa per ottenere il suo affidamento perché lei era minorenne...

«Il primo documento è importante per due motivi. Primo: è l’evidenza del grande amore intercorso tra mio padre e mia madre, una storia bellissima durata 13 anni e interrotta dalla separazione avvenuta nel 1985. I

 

l loro matrimonio non è finito a causa della Franchi come spesso riportato dai giornali: l’allontanamento risale ad almeno 7 anni prima della loro relazione. Secondo: la Convenzione di convivenza attesta la volontà di mio padre di non volersi sposare più. Lo ripeteva a tutti: non si sarebbe creato mai più una famiglia perché la sua famiglia eravamo noi, io e mia sorella».

LE NOZZE TRA MAURIZIO GUCCI E PATRIZIA REGGIANI

 

«Mi fidavo ciecamente di mia nonna Silvana, ma presto ho capito che per lei esistevano solo il denaro e il potere che ne discende»

 

E la causa per la sua custodia?

«Franchi non era la moglie di mio padre, non era mia madre né tantomeno era un’amica. Quando nel 1998 mia madre è stata giudicata colpevole, Franchi si è rivolta al Tribunale per i Minorenni indicando che io e il mio patrimonio eravamo “allo sbando” e che lei si offriva per tutelare me e i miei interessi. Un altro schiaffo. Io, figlia di un padre assassinato e di una madre incarcerata, dovevo subire anche questo.

alessandra e allegra gucci 3

 

E nonostante l’autorità svizzera avesse già nominato di fatto un tutore per legge, quindi non potevo essere di certo allo sbando, in quel momento ho dovuto pensare anche a difendermi, ad andare davanti a un giudice per spiegare cosa provavo, qual era la mia vita, a giustificarmi per evitare un altro attacco. Paola Franchi non ci ha mai dato tregua. E ha continuato. Non capisco come ci si possa scagliare così contro una ragazzina. O forse lo so: era alla ricerca solo di una ricompensa perché le sue azioni vanno contro le sue intenzioni di cura e di amore professate».

 

ALLEGRA GUCCI

(Continua, sul numero 11 di Vanity Fair in edicola fino al 14 marzo 2022)

PATRIZIA REGGIANI NEL 1998patrizia reggianipatrizia reggianialessandra e allegra gucci con la nonnapatrizia reggiani uli weberalessandra e allegra gucci

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO