LA VERSIONE DI MUGHINI - "ALL’ORIGINE DEL DISASTRO CIVILE DI IERI - LA RETE FERROVIARIA ITALIANA SPACCATA IN DUE – SEMBRA CHE CI SIA UN SABOTAGGIO DEGLI “ANARCO INSURREZIONALISTI”. TUTTO QUESTO MENTRE A FIRENZE SI CELEBRAVA IL PROCESSO CONTRO ALCUNI LORO CONSANGUINEI CHE AVEVANO MESSO UNA BOMBA IN UNA LIBRERIA DI DESTRA, A DISINNESCARE LA QUALE UN ARTIFICIERE DELLA POLIZIA CI AVEVA RIMESSO UNA MANO E L’USO DI UN OCCHIO. DELINQUENTI COSÌ. NON FOSSERO DEI PERFETTI ANALFABETI SAPREBBERO CHE…" - BONANNO E QUELLE FRASI ATROCI SU MONTANELLI 

-

Condividi questo articolo


Giampiero Mughini per Dagospia

 

giampiero mughini giampiero mughini

Caro Dago, e dunque sembrerebbe che all’origine del disastro civile di ieri - la rete ferroviaria italiana spaccata in due e treni che da Napoli arrivavano a Milano con 360 minuti di ritardo - ci sia una sorta di sabotaggio attuato da quei figuri della galassia estremistica italiana che passano come “anarco-insurrezionalisti”, gente che ha fra i suoi ispiratori il catanese Alfredo Maria Bonanno. Uno di cui avevo letto un libro che aveva come incipit il suo disappunto che i terroristi avessero sparato alle gambe di Indro Montanelli anziché sparargli in faccia. Tipini così.

 

alfredo maria bonanno 24 alfredo maria bonanno 24

E tutto questo mentre a Firenze si celebrava il processo contro alcuni loro consanguinei che un paio d’anni fa avevano messo una bomba in una libreria di destra (apparentata a Casa Pound), a disinnescare la quale l’artificiere della polizia Mario Vece ci aveva rimesso una mano e l’uso di un occhio. Delinquenti così.

 

Una bomba contro una libreria e seppure di destra. Non fossero dei perfetti analfabeti saprebbero che in una libreria di destra ci puoi trovare dei libri indispensabili, preziosi. Quando alcuni anni fa alla Casa Pound romana mi invitarono a una chiacchiera pubblica, alle mie spalle e mentre mi accingevo a formulare i miei ragionamenti, era appeso un poster che fungeva da omaggio a Berto Ricci, il maestro di Indro Montanelli, lo scrittore fascista fiero e indipendente che morì a 36 anni combattendo in Libia. Eccome se i suoi libri non sono preziosi a capire un’epoca, a ricostruirne gli spasmi ideali, le illusioni, illusioni che Ricci pagò con  la vita.

giampiero mughini giampiero mughini

 

Quando sono arrivato a Roma, cinquant’anni fa, e sono andato ad abitare in via della Trinità dei Pellegrini, giusto sotto casa mia c’era la libreria di un fascista aperto e dichiarato, un libraio competentissimo che aveva fra i suoi maggiori clienti Renzo De Felice. Su quei suoi scaffali zeppi zeppi c’erano anche dei libri futuristi, libri che cinquant’anni fa non avresti trovato altrove, e io ne comprai parecchi. (Mi pare che anche Pablo Echaurren abbia attinto a quella libreria.) Anche contro di lui gli estremisti del tempo, gli Autonomi romani, si accanirono. Scaraventarono due bottiglie molotov contro le vetrine della sua libreria, che ne andarono in fiamme. L’indomani scesi da lui a esprimergli la mia solidarietà.

 

Se vuoi capire l’Italia del novecento, e dunque i vent’anni in cui la gran maggioranza degli italiani stava dalla parte di Benito Mussolini, le librerie di destra sono indispensabili. Qualche giorno fa m’ero messo alla ricerca di un libro introvabile del 1950, Itinerario tragico di Giorgio Pini. Per fortuna l’ho trovato su internet, altrimenti lo avrei cercato in una qualche libreria di destra. Combattente valoroso della Prima guerra mondiale, anche lui una figura adamantina, Pini era stato un ardente mussoliniano fino all’ultimo. Dopo il 25 aprile 1945 lo misero in un campo di concentramento. Dove andava a trovarlo in bicicletta il figlio diciassettenne. Una volta che tornava dalla visita al padre venne intercettato da un blocco partigiano. Il suo cadavere non è mai stato ritrovato.

treni siti anarchici treni siti anarchici

 

giorgio pini cover giorgio pini cover

Mi chiedo se quelli che commemorano a ogni piè sospinto il povero Carlo Giuliani (colpito mentre cercava di spaccare la testa a un poliziotto) sappiano nulla di quel diciassettenne trucidato solo perché portava il cognome Pini. Io stesso trenta e passa anni fa, quando andai nella casetta bolognese dove Pini stava vivendo gli ultimi anni della sua vita (nel suo studiolo teneva alla parete un disegno che gli aveva autografato Giorgio Morandi), non ne sapevo nulla di quel figliolo assassinato. Lo avessi saputo, Pini padre lo avrei abbracciato.

mughini mughini giorgio pini giorgio pini

Giampiero Mughini

giampiero mughini giampiero mughini ANARCHICI 1 ANARCHICI 1 LE SCRITTE DEGLI ANARCHICI CONTRO SALVINI LE SCRITTE DEGLI ANARCHICI CONTRO SALVINI disagi e ritardi alla stazione termini dopo l'incendio a firenze rovezzano 50 disagi e ritardi alla stazione termini dopo l'incendio a firenze rovezzano 50 disagi e ritardi alla stazione termini dopo l'incendio a firenze rovezzano 44 disagi e ritardi alla stazione termini dopo l'incendio a firenze rovezzano 44 incendio alla cabina elettrica dell'alta velocita' a firenze 2 incendio alla cabina elettrica dell'alta velocita' a firenze 2 treni firenze treni firenze firenze blocco treni firenze blocco treni ANARCHICI SCONTRI COI CARABINIERI ANARCHICI SCONTRI COI CARABINIERI mughini cover mughini cover

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...