junior cally marcello foa

VI PREGO, FATE ARRIVARE PRESTO SANREMO COSÌ CI LIBERIAMO DELL'INDIGNAZIONE PELOSA - FOA CONTRO JUNIOR CALLY: ''IL FESTIVAL DOVREBBE PROMUOVERE IL RISPETTO DELLA DONNA E LA BELLEZZA DELL'AMORE''. QUINDI IL PRESIDENTE DELLA RAI, FIGURA PERALTRO SENZA POTERI EDITORIALI, DECIDE COSA DEVONO CONTENERE LE CANZONI? SE UNO VOLESSE PARLARE DELLA BRUTTEZZA DELL'AMORE? O NON SARÀ FORSE CHE IL RAPPER HA UN BRANO CONTRO SALVINI? - ALDO GRASSO METTE IN FILA TUTTE LE POLEMICHE SUL FESTIVAL DI AMADEUS

 

1. LA GESTIONE DEL CASO RULA, LE DONNE BELLE, IL CAST: GLI ERRORI DI AMADEUS

Aldo Grasso per il “Corriere della Sera

 

junior cally 2

Inesperienza, faciloneria, superficialità, sessismo? Per ora, le scelte fatte da Amadeus, direttore artistico del 70° Festival di Sanremo, hanno suscitato solo polemiche. Non proprio il viatico migliore per una delle conduzioni più difficili dell' intera annata. Tutto è iniziato con l' invito di Rula Jebreal, la giornalista palestinese con doppio passaporto israeliano e italiano. L' allora direttrice di Rai1, Teresa De Santis, avrebbe esitato per le idee di sinistra della Jebreal e avrebbe richiesto una compensazione a destra.

Come se la Jebreal fosse davvero così «scomoda». «La Rai mi ha chiesto di fare un passo indietro, ho rifiutato», ha dichiarato la Jebreal, così il passo indietro lo ha fatto la Rai e Rula ci sarà.

junior cally 3

 

Poi fra i big della canzone è stata invitata Rita Pavone, già da tempo ritiratasi dalle scene (i cantanti italiani non si ritirano mai): valanga di critiche sui social: «È sovranista». Poi, nel presentare le dieci donne che lo accompagneranno, Amadeus è incorso in una clamorosa gaffe. Riferendosi alla fidanzata di Valentino Rossi, Francesca Sofia Novello: «Ha la capacità di stare vicino a un grande uomo stando un passo indietro».

 

Parole che hanno suscitato un vespaio di polemiche e costretto il presentatore a invocare il fraintendimento. Poi è scoppiato il caso del rapper Junior Cally, che nelle sue canzoni inciterebbe all' odio e alla violenza contro le donne. È intervenuto persino il presidente della Rai, Marcello Foa, per esprimere «forte irritazione per scelte che vanno nella direzione opposta rispetto a quella auspicata».

marcello foa foto di bacco

 

Qual è la direzione auspicata per il Festival di Sanremo? La responsabilità della scelta di Amadeus è della De Santis. Dietro ad Amadeus c' è Lucio Presta che nella direzione auspicata avrà pur detto la sua. E adesso tutti cascano dal pero, trovando in Amadeus l' anello debole della catena, un facile capro espiatorio. Responsabile di quello che ha fatto, ma anche di quello che non ha fatto.

 

 

2. LA POLEMICA IL RISCHIO DI ESCLUSIONE PER UN BRANO DEL 2017 SU UN FEMMINICIDIO

Renato Franco per il “Corriere della Sera

 

Adesso il passo indietro lo deve fare il rapper Junior Cally. Almeno è quello che chiede il presidente della Rai, Marcello Foa, che esprime «forte irritazione per scelte che vanno nella direzione opposta rispetto a quella auspicata. Il Festival, tanto più in occasione del suo 70° anniversario, deve rappresentare un momento di condivisione di valori, di sano svago e di unione nazionale, nel rispetto del mandato di servizio pubblico.

Scelte come quella di Junior Cally sono eticamente inaccettabili per la stragrande maggioranza degli italiani».

RULA JEBREAL HARVEY WEINSTEIN

 

Una presa di posizione chiara e netta quella del presidente all' indomani del nuovo caso che coinvolge il Festival.

Nel mirino questa volta è finito il rapper mascherato Junior Cally per un brano di tre anni fa ( Strega ) in cui parlava di un femminicidio: «Lei si chiama Gioia / balla mezza nuda, dopo te la dà / Si chiama Gioia perché fa la tro../ L' ho ammazzata, le ho strappato la borsa / c' ho rivestito la maschera».

 

Il cantante si è difeso spiegando che bisogna distinguere tra opinioni personali («sono contro il sessismo, i passi avanti o indietro e contro la violenza sulle donne») ed espressioni artistiche («l' arte può avere un linguaggio esplicito e il rap, da sempre, fa grande uso di elementi narrativi di finzione e immaginazione che non rappresentano il pensiero dell' artista»).

 

silvia costa foto di bacco

Come dire che un conto è la fiction del testo di una canzone, un altro il pensiero nella vita di tutti i giorni.

Una spiegazione che non è bastata al presidente Foa secondo cui invece il Festival dovrebbe «promuovere il rispetto della donna e la bellezza dell' amore. La credibilità di chi canta deve rientrare fra i criteri di selezione. Chi nelle canzoni esalta la denigrazione delle donne e persino la violenza omicida, e ancora oggi giustifica quei testi avanzando pretese artistiche, non dovrebbe beneficiare di una ribalta nazionale». Foa chiede dunque ad Amadeus di «riportare il Festival nella sua giusta dimensione».

 

maria stella gelmini foto di bacco (1)

La politica sulla questione si è accesa come spesso accade quando di mezzo c' è Sanremo. Il coro questa volta però è sostanzialmente unanime e trasversale nel condannare Junior Cally, a partire dalla Lega (di cui il presidente Foa è espressione). Salvini è netto: «Mi auguro che questo tizio non metta mai piede sul palco di Sanremo». E aggiunge: «Leggo che io non gli piaccio, e se non piaccio a questo disadattato è un titolo di merito».

 

Il riferimento è alla canzone che Junior Cally porterà (se la porterà...) a Sanremo: No grazie , un testo proprio contro il populismo e Salvini (ma anche contro Renzi).

DANIELA SANTANCHE

Il rapper non piace nemmeno al Pd (per Silvia Costa è «inaccettabile un "cantante" che utilizza frasi che sono una vera e propria incitazione alla violenza»), al Movimento 5 Stelle (Cinzia Leone parla di «frasi violente e che istigano alla violenza di genere»), a Forza Italia (Mariastella Gelmini chiede l' intervento della Rai), a Fratelli d' Italia (per Daniela Santanchè «Cally è un rapper che incita allo stupro»).

 

La Rai, come spesso succede, mostra due anime. Se quella di Foa è particolarmente loquace, l' amministratore delegato Fabrizio Salini per ora preferisce il silenzio. Ieri è stata una giornata di lunghe triangolazioni telefoniche tra lui, Amadeus e il neo-direttore di Rai1 Stefano Coletta. La scelta finale è stata quella di aspettare, di prendere ancora un po' di tempo (al Festival mancano due settimane) e valutare con calma, non sulla spinta dell' impulsività.

fabrizio salini marcello foa

 

Quando c' era da intervenire Salini in passato lo ha fatto, escludendo Sfera Ebbasta dalla giuria di The Voice per questioni di opportunità, legate alla vicenda non ancora chiarita della tragedia nella discoteca di Corinaldo. Questa volta il caso sembra diverso e soprattutto se si escludesse Junior Cally per una vecchia canzone, la stessa sorte dovrebbe toccare anche a Marco Masini e Achille Lauro. Entrambi sono in gara tra i Big del Festival e due brani di qualche tempo fa allo stesso modo non dovrebbero rientrare nella sfera dell' eticamente corretto.

junior cally 4

 

Masini in Bella stronza (del 1995) cantava «mi verrebbe di strapparti quei vestiti da putt... e tenerti a gambe aperte finché viene domattina»; mentre Achille Lauro cinque anni fa in La bella e la bestia diceva che «l' amore è un po' ossessione, un po' possesso, carichi la pistola e poi ti sparo in testa». È fiction o no?

 

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)