aka 7even big

LE 7 VITE DI UN RAPPER - "MI SENTIVO BRUTTO, DIVERSO, SBAGLIATO: HO VOMITATO RANCORE, ESPLOSO AMORE, DESCRITTO IL DOLORE" - AKA7EVEN, CANTAUTORE E RAPPER: "SCRIVERE SIGNIFICA RIUSCIRE A DIRE QUELLO CHE PROVO, HO INIZIATO A FARLO PERCHE' HO TROVATO LA MUSICA. E HO TROVATO LA MUSICA PERCHE' AVEVO BISOGNO DI UNA LUCE DOPO IL BUIO DI 7 GIORNI DI COMA CHE HANNO STRAVOLTO LA MIA VITA..."

Aka 7even per “Tuttolibri – La Stampa”

 

Aka 7even 9

Scrivere per me significa riuscire a dire quello che provo. Non sono mai stato bravo a mostrare le mie emozioni né a condividerle, usando la voce. Le parole si sono sempre fermate prima di uscire dalla bocca, come bloccate da una grande paura. O forse semplicemente perché quello che avevo da dire non mi sembrava abbastanza.

 

Ho sempre nascosto i miei sentimenti, anche i pensieri, per paura di essere giudicato. Non troppo bravo a parlare, ho trovato nella musica la mia espressione. E nella musica ho visto che le parole potevano uscire senza fatica, come se nessuno mi stesse guardando.

 

Mi sono sempre sentito osservato, ho sempre avuto paura dello sguardo degli altri. Mi sono visto brutto, diverso, spesso sbagliato. Ma non riuscivo a dirlo. Non potevo dirlo. Né ai miei genitori, che vedevo fare fatica per assicurare a noi figli tutto quello di cui avevamo bisogno, non volevo dare problemi, né ai miei amici, che non sono mai stati molti, in un ambiente scolastico dove spesso era più facile prendere in giro che starsi vicino.

 

Aka 7even

Ho vissuto momenti di grande solitudine, restando in silenzio e non esagero se dico che scrivere mi ha salvato. Ho iniziato a farlo perché ho trovato la musica. E ho trovato la musica perché avevo bisogno di una luce dopo il buio di sette giorni di coma che hanno stravolto la mia vita.

 

I dottori non ci speravano, «preparatevi al peggio» hanno detto a mia madre, eppure io mi sono svegliato e quando ho aperto gli occhi ho chiesto di poter suonare il pianoforte. Avevo sette anni ed è su quei tasti che, dopo qualche tempo, ho dato voce alle mie prime vere parole. Senza filtro, sincere. La scrittura per me è sincerità. È riuscire a dire ad alta voce quello che provo. È espressione di me, senza filtri.

 

Aka 7even 3

Ho iniziato per bisogno, ho continuato perché mi è piaciuto. Perché ogni parola in più, su una nota diversa, mi faceva stare meglio. Non vuol dire che lo sapessi fare bene. Scrivere è un talento che va coltivato, serve esercizio per migliorare. Ci vuole tempo, costanza, insistenza.

 

Le prime parole aiutavano me, ma non vuol dire che fossero pronte per essere condivise con altri. Frasi a volte banali, rime spesso sbagliate, quella voglia di sentirmi "poeta" con la consapevolezza che servisse tempo per imparare. Me lo sono preso. Scrivere una canzone oggi penso che sia come scrivere una poesia. Un testo breve, che dentro deve avere tutto. La storia, la metrica, il ritmo, su immagini che possano raccontare emozioni.

 

Ci ho messo un po'. E ho buttato tantissimi testi. Ne ho rilavorati altrettanti. Perché è raro per me che le parole escano tutte giuste al primo colpo, a volte succede, ma è più normale rileggere, cambiare, soppesare. Sono un pignolo, ci tengo che tutto suoni nel modo giusto. Mi capita anche di trovarmi di fronte a qualcosa che avevo scritto e che non mi piace più. E allora provo a cambiare.

 

Aka 7even 5

Credo che la scrittura sia cambiamento. Se cambio io, cambia lei. E viceversa. Mi accompagna, mi aiuta a vedere chi sono. Sono anni che riempio le stanze di fogli sparsi e pezzi di carta, trascrivo vocali, prendo appunti su mille quaderni, intasando il telefono di note a metà che poi perdo, ritrovo, rileggo, cancello, modifico, riscrivo. Mi appunto quello che vedo, le frasi che sento, le cose belle e quelle brutte, gli incontri importanti, le persone che perdo e che sono ferite, a volte profonde, che curo con una canzone. Butto giù pensieri che poi devono prendere forma e quando sento il dolore lo plasmo in parola. Penso a una struttura fatta di strofe e incisi che diventano canzoni, invento barre e le appoggio parlando di me.

 

Aka 7even 6

Parlo sempre di me, anche quando parlo di altri. Che si tratti di canzoni o di brani autoriali, sono fermamente convinto che la scrittura debba partire da dentro per arrivare fuori. Ho ascoltato tanta musica, ho letto tanti libri nella mia vita, ma le storie che mi hanno davvero lasciato qualcosa sono sempre state quelle in cui l'autore mi ha regalato un pezzo di sé, del suo mondo, della sua visione. Ecco perché anche quando ho provato a scrivere un libro, ho voluto che partisse da me.

 

Da quel coma, da quel dolore. Ma non sono uno scrittore, non potevo farlo da solo. Pignolo, dicevo, ho voluto affiancarmi di una figura professionale per essere accompagnato, per riuscire a dire quello che avevo nella testa e che volevo diventasse una storia. Ho sperimentato così una scrittura completamente diversa da quella a cui ero abituato, ho dovuto mettere in ordine i pensieri e andare a scavare nei miei ricordi, ripercorrendo gli episodi che mi hanno reso quello che sono.

 

Aka 7even 4

Ho scavato dentro di me, con la speranza di poter parlare al maggior numero di persone possibili. Ho avuto il bisogno di ritornare a quei giorni bui, per comprendere chi sono diventato. E con Silvia Gianatti, autrice a cui sono grato, ho imparato ad allungare i periodi, a descrivere i pensieri, a parlare alle persone attraverso la parola scritta, senza alcuna nota a supporto. Lo abbiamo fatto insieme ed è stato come immergersi in una seduta di psicanalisi con me stesso e quando ho messo il punto finale mi è sembrato di conoscermi un po' di più. E scrivere forse è anche questo: conoscersi, capirsi.

 

Aka 7even 7

Ho scritto per me, ho scritto dedicando ad altri, ho vomitato rancore, esploso l'amore, descritto il dolore. Quando ho deciso di scrivere 7 vite è stato per dar voce a una sofferenza che mi porto dentro da anni. Ho voluto metterla in pagina per provare a vedere se quella cosa che dicono, che la scrittura è catartica e ti aiuta a elaborare i dolori, fosse vera.

 

Aka 7even 8

Ho rimesso in ordine i pensieri, ho scelto di dire chi sono, cosa ho vissuto e cosa penso, per fare pace con me. Mi ha fatto estremamente bene. E per questo vorrò continuare a farlo. Perché mi è piaciuto. Perché ho ancora così tante storie da raccontare, non solo in musica. 

7 viteAka 7even 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HA VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…