pirelli 150pirelli

150 ANNI DI PIRELLI - L’AZIENDA DI PNEUMATICI COMPIE UN SECOLO E MEZZO E FESTEGGIA CON UN MEGA-EVENTO AL "PICCOLO TEATRO" DI MILANO - A CONDURRE LA SERATA, LA "JUVENTINA" ILARIA D’AMICO IN BUFFON (LA PIRELLI E' PARTNER DELL'INTER) - GUEST STAR: MARCO TRONCHETTI PROVERA, DE BORTOLI, RENZO PIANO, PAOLO MIELI… - VIDEO

 

Luigi Mascheroni per “il Giornale”

giada e ilaria tronchetti provera con anselmo guerrieri gonzaga e giorgio bruno, deputy ceo pirelli

 

Nella storia dell'azienda ci sono migliaia di foto, e centinaia famosissime, ma poche così Perfette - con la «P» maiuscola - come quella scattata altezza elicottero da Adrian Hamilton, era il 1978, per una celebre campagna Pubblicitaria (sempre con la «P» alta): 140 coloratissime automobili disposte in fila sulla pista di un aeroporto a formare la lettera iniziale di Pirelli: una «P» lunga, elastica, iconica... Slogan: «Pneumatici con la P maiuscola».

 

PNEUMATICI CON LA P MAIUSCOLA - PUBBLICITA PIRELLI 1978 BY ADRIAN HAMILTON

«P» come Prestazione, Potenza, Prodotto, Progresso, Pista, soprattutto Passione, prima di ogni cosa Pneumatici. La storia della Pirelli va di corsa. Azienda che come poche altre ha transitato l'Italia dalla vocazione agricola alla civiltà delle macchine, vive sulla strada da 150 anni: da quando, 28 gennaio 1872, nella Milano di via Ponte Seveso - oggi è in 160 Paesi nel mondo - l'ingegnere Giovanni Battista Pirelli cominciò a produrre «articoli tecnici» di caucciù: tele gommate, tubi, cinghie di trasmissione, quindi impermeabili, persino giocattoli, e poi quelle che noi, comunemente, per metonimia, chiamiamo «gomme».

 

massimo moratti e marco tronchetti provera

Delle automobili. Si partì rivestendo le ruote delle carrozze, siamo arrivati agli avveniristici pneumatici da 18 pollici per la Formula 1.  Pneuma in greco significa «respiro», «soffio vitale».

 

Lunga vita alla Pirelli, che compie 150 anni - a proposito: Auguri e altri 150 di questi viaggi - e ha festeggiato il compleanno, ieri, con un mega evento al Piccolo Teatro di Milano.

giovanni tronchetti provera e cecilia pirelli

 

Pubblico delle grandi occasioni - management, media e pirelliani - il racconto teatrale condotto sul palco da Ilaria D'Amico ha ripercorso, fra immagini, recitazione e testimonianze, la storia di un'impresa - sia nel senso di azienda industriale sia in quello di azione eroica - che attraverso tre secoli, l'800 dell'industrializzazione, il '900 della Modernità e il Duemila digitale, ha cambiato il lavoro, l'idea di fabbrica, la tecnologia, il costume, lo sport e la cultura. Modernizzando e industrializzando il Paese.

 

Guest star: Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e Ceo di Pirelli e cinghia di trasmissione - di solito di gomma - tra la Pirelli di allora e quella di domani: «Oggi abbiamo voluto percorrere insieme un viaggio nella storia guardando al futuro. Anticipare il cambiamento è quello che Pirelli fa da 150 anni grazie alla solidità della sua cultura di impresa e al suo sapere essere sempre protagonista del presente». Applausi. Accanto a lui (ed è curioso che l'avventura di una delle storie più belle del capitalismo italiano sia narrata solo dall'intellighenzia «critica») Paolo Mieli, Ferruccio De Bortoli, Renzo Piano... Prima regola di una grande azienda: separare l'ideologia, e la politica, dal business.

annamaria testa;marco tronchetti provera;ilaria d’amico

 

E in effetti quello che ha fatto grande la Pirelli è stato, piuttosto, tenere insieme uomini, idee, fabbriche, creatività, comunicazione, ricerca, tecnologia, unendo sapere umanistico e conoscenze scientifiche. Si chiama cultura politecnica. Il Cinturato Pirelli, la rivista Pirelli, il grattacielo Pirelli, il calendario Pirelli, Pirelli HangarBicocca, Pirelli Design, la Fondazione Pirellli... La dimostrazione che con la gomma, materiale dotato di elevata elasticità, si può fare tutto.

 

john elkanndomenico siniscalco e carlo bonomi

La Pirelli - ha ragione MTP, un settantaquattrenne che sembra un eterno startupper - in fondo è una bella signora che continua a ringiovanire: ha cambiato il modo di muoversi su strada, rivoluzionato l'idea di fabbrica, attraversato due guerre mondiali, almeno altrettante crisi (le fallite fusioni negli anni '70 e '90 con Dunlop e Continental, e, nel Duemila, il progetto mancato con Telecom), ha spianato l'autostrada italiana del boom economico, di cui ha innalzato il totem architettonico: il Pirellone, ha disegnato un capitolo fondamentale della storia della Pubblicità, con P» maiuscola (Depero, Nizzoli, Armando Testa, Renato Guttuso, Bob Noorda...), scritto pagine fondamentali della «letteratura d'impresa» (tutti gli intellettuali che sono passati da casa Pirelli: Sinisgalli, Sereni, Buzzati, Calvino, Eco, Alfonso Gatto, Montale...), è diventata una multinazionale e ha conquistato il mondo senza muoversi mai davvero dalla sua Milano, ha fotografato di anno in anno lo spirito del tempo con «The Cal», ci ha fatto sognare con Luna Rossa, rappresenta uno dei principali operatori mondiali nel settore dei pneumatici e ha scritto a suo modo versetti importanti in quel vangelo del fare che è diventato religione del Progresso. Con la «P» maiuscola, come Pirelli.

annamaria testa e marco tronchetti provera

 

Azienda 4.0 che mantiene salde le radici nell'equilibrio, il senso del dovere e lo spirito visionario che fu del fondatore, la Pirelli - musa industriale dal nome femminile ma fatta tutta da uomini - se ha corso così meravigliosamente bene per 150 anni, saltando tre secoli senza mai una caduta, è perché, come nelle celebri pubblicità, sa esprimere il massimo della potenza sapendosi però sempre fermare un millimetro prima del baratro. Cosa che riesce a fare solo chi sa anticipare i tempi. Si dice essere Previdenti. Con la «P».

ilaria d'amicofederico imbert e alberto bombasseicecilia pirelli e giada tronchetti proveraraffaele jerusalmi, gildo zegna e sergio dompe annamaria testa e marco tronchetti proverapirelli 150 anni; marco tronchetti provera; ferruccio de bortoli;ilaria d’amico 2 annamaria testa, marco tronchetti provera e ilaria d'amicoilaria tronchetti provera e anselmo guerrieri gonzagaandrea barbato e andre??e ruth shammahpirelli 150 anni; ilaria d’amico;paolo mieli annamaria testa e marco tronchetti proveraannamaria testa e marco tronchetti provera

marco tronchetti provera, ilaria d'amico e alberto pirelli

pirelli 150 anni; marco tronchetti provera;ilaria d’amico

marco tronchetti provera; ferruccio de bortoli;ilaria d’amico

stefano domenicali, annamaria testa, marco tronchetti provera e ilaria d’amicolivia pomodoroannamaria testa, marco tronchetti provera e ilaria d'amicoilaria d’amico alberto pirelli

marco tronchetti provera, ferruccio de bortoli, ilaria d'amico

marco tronchetti provera; ferruccio de bortoli;ilaria d’amico

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...